Capitolo 3

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Dopo essere arrivati a casa e aver sistemato la mia roba mi distesi sul mio letto per pochi minuti,sospirando e coprendomi gli occhi con le braccia.

Sentii bussare alla porta.

< Buongiorno signora sono qui per Hariel ed Aciel,sono in casa? > era la voce di un uomo che però,mi era sconosciuta.

Sentite queste parole aprii gli occhi e aiutandomi con le braccia mi alzai dal letto,mi diressi verso la porta aprendola e affacciandomi per vedere chi fosse stato a chiedere di me e mio fratello.

Affacciandomi dalla camera anche se si trova al secondo piano riesco a vedere perfettamente chi c'è dalla porta,stessa cosa Aciel,anche se la sua stanza si trova di fianco alla mia, più lontano dalla ringhiera della scala,non ha problemi a vedere l'ingresso aiutato anche dal fatto di essere più alto di me.

Non mi sembra di conoscere l'uomo alla porta,ha i capelli biondo platino e gli occhi molto chiari quasi bianchi,porta un vestito elegante bianco e sfoggia un dolce sorriso nel quale rimango incantata a fissarlo per pochi secondi,fino a quando non vedo lo sguardo dell'uomo spostarsi sul mio accennando un sorriso e in quel momento sussultai sgranando gli occhi,sentendo le guance andare in fiamme.

Ma a interrompere quell'imbarazzante momento ci pensò mio fratello uscendo dalla camera
< Chi sei? > disse con voce ferma e sguardo serio mentre scendeva le scale seguito da me un po' imbarazzata.

< Aciel,Hariel che piacere conoscervi,io sono Gabriele e sono qui per invitarvi a frequentare un college aperto da poco agli studenti,si chiama Hade >
ora io ed Aciel siamo proprio di fronte a lui e mi accorgo che da vicino è ancora più bello
< Mi piacerebbe se entrassi per spiegare ai ragazzi come è organizzato il college > rispose la madrina con voce delicata e sorridendo dolcemente.

Gabriele è un uomo che dimostra circa una trentina di anni,alto,con esile corporatura,i suoi movimenti sono delicati e aggraziati,i capelli biondo platino gli incorniciano il viso e in quella carnagione così chiara i grandi occhi azzurri spiccano inevitabilmente,il naso è piccolo e sottile mentre la bocca carnosa.

Ci accomodammo tutti e tre in salotto mentre la madrina cominciò a preparare il the.

< Allora ragazzi se avete delle domande coraggio,devo incontrare altre famiglie > disse Gabriele accennando un sorriso.

< Di che college parliamo? > Chiesi io incuriosita

< Oh è un college aperto a molte attività,e siamo molto selettivi su chi far continuare con gli studi > stranamente non fece alcun sorriso ma anzi,il suo sguardo stava diventando al quanto inquietante insistendo a fissarmi negli occhi.

< Dove si trova? > ringraziai mio fratello di essere intervenuto.

< Non preoccupatevi del posto,appena deciderete se accettare l'offerta di far parte del nostro college dovrete solamente chiamare questo numero e una macchina vi porterà esattamente davanti ai cancelli > mio fratello prese il biglietto che ci porse mentre a me stava decisamente irritando con quel sorriso.

< Come non preoccupatevi?non voglio allontanarmi troppo da casa,dove si trova il college? > chiesi io con voce stizzita.

< Hariel,non è questo il modo di parlare ad un ospite! > disse la madrina entrando in salotto con un vassoio dove è poggiato un intero servizio da the con quattro tazzine,la teiera e il porta zucchero tutto in ceramica.

< No signora,non si preoccupi > guardò la madrina sorridendo e poi il suo sguardo tornò su di noi < capisco che voi vogliate rimanere vicino a casa ma vi offriamo la possibilità di entrare ad un college dove è massima le specializzazione di tutti i tipi di arti,contando anche il fatto che in pochi sono riusciti ad avere un posto nella nostra scuola > disse Gabriele ora alzandosi dalla sedia e avvicinandosi all'uscita.

< Vi ringrazio per l'accoglienza ma ora devo andare,mi scusi se le ho fatto perdere tempo per il the che non ho nemmeno avuto il tempo per assaggiare ma sono sicuro che fosse delizioso > disse rivolgendosi alla madrina sorridendo < E voi ragazzi > rivolse quelle punte di ghiaccio inquietanti verso di me e Aciel < A presto > sorrise,chiuse la porta e finalmente se ne andò.

Rivolsi uno sguardo confuso verso Aciel accorgendomi che lui ricambiava il mio stesso sguardo.

La nosta madrina si mise a sedere < Sentite,vorrei che valutaste la scelta > affermò in un tono così serio che catturò gli sguardi di entrambi < Si parla del vostro futuro e non riuscirei più a guardarvi negli occhi sapendo che avete rinunciato a qualcosa per starmi vicino > continuò con tono serio.

< Ma madrina se scegliamo un college vicino a casa non lo facciamo per te ma perché siamo sicuri che sia la decisione più adatta per me e Hariel > disse mio fratello accennando un sorriso.

< Ragazzi.. > disse ora con tono dolce e sfoderando uno dei suoi più caldi sorrisi < Non prendiamoci in giro,sabbiamo benissimo il perché lo fate e vi ringrazio di cuore ma penso che siate abbastanza intelligenti per capire che quella fatta da Gabriele sia un offerta molto buona,è un college nuovo e quindi molto organizzato in fatto di tecnologie,è molto esigente sulle persone che possono entrare quindi pretende molto da ognuno di voi e in più offre una preparazione generale e approfondita in tutti i campi di apprendimento,se proprio non volete andarci subito aspettate ma almeno pensateci bene prima di prendere decisioni di cui potreste pentirvi > e con queste parole si alzò e si diresse nuovamente in cucina < Vado a preparare la cena,vi chiamo quando è pronto > disse sorridendoci,noi rispondemmo con un cenno e ricambiammo il sorriso.

Siamo rimasti solo io ed Aciel in salotto.

< Aciel secondo te... > chiesi io senza alzare lo sguardo da terra

< Secondo me ha ragione la madrina..è una grande opportunità per noi due > disse lui con un filo di delusione nella sua voce.

< Forse è vero..ma lei è pronta a lasciarci andare così?insomma..non la sento piangere solo io la notte > dissi io irritata,ma insomma,cosa ha fatto quel tizio a tutti quanti?dalla madrina me lo sarei aspettata ma anche da Aciel?solo io sentivo qualcosa che non andava?il suo sguardo,quando ha cominciato a parlare di cosa ci poteva offrire la scuola..e poi quel "A presto" come se fosse già sicuro che noi avremmo accettato. No,c'era qualcosa che non mi convinceva per niente.

< Hariel! > disse con decisione Aciel tanto da farmi sobbalzare svegliandomi dai miei pensieri < Sicura che è lei a non essere pronta?o siamo noi che facciamo fatica a staccarci da questo posto?dalle parole della madrina ho capito che sono io a dover crescere,ed è ora che lo faccia anche tu,se non vorrai andarci non è affar mio,domani chiamerò Gabriele e andrò in questo college con o senza di te > e dopo queste dure parole Aciel si alzò e andò in camera sua chiedendo la porta.

Forse Aciel ha ragione,dovrei crescere.

Ma potrei comunque andare al college qui vicino..conoscerei già tanta gente e in più potrò continuare a vivere con la madrina...

...Ma chi voglio prendere in giro,non sarebbe lo stesso senza Aciel.

Domani chiamerà e io andrò con lui,se faremo una cosa stupida,almeno la faremo insieme.

L'ombra dell'AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora