Capitolo 6

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Finalmente suonò la campanella ed uscimmo tutti dalla classe.

I miei compagni mi superarono e si diressero verso l'uscita mentre io rimasi sulla soglia della porta tenendomi la testa con una mano,tutto ciò che è successo mi aveva sconvolta.

< Hei cosa ci fai ancora qui? > mi voltai ed era il mio compagno di banco.

< Io..non so dove andare > dissi io balbettando sentendomi bruciare le guance.

< Vieni,ti faccio visitare io il college > mi rispose sfoderando un sorriso che gli illuminò il viso.

Io non risposi,mi limitai a sorridere dolcemente.

Andammo fino alla fontana per poi seguire la stradina di ghiaia e andare verso il boschetto,li cominciammo a camminare l'uno affianco all'altra.

< Mikael > disse improvvisamente lui guardandomi sorridendo.

< Scusami? > risposi ricambiando il suo sguardo.

< Mi chiamo Mikael,ancora non ti avevo detto il mio nome > mi spiegò divertito.

Passammo alcuni secondi in silenzio.

< Non l'hai presa benissimo la storia dell'Angelo > improvvisamente si fece serio continuando a guardarmi.

< Ancora mi sembra tutto uno scherzo,avevo notato parecchie cose strane ma mai mi sarei immaginata questo.. > dissi abbassando gli occhi.

Continuammo a passeggiare per alcuni minuti e nessuno parlò,ci limitammo a guardarci intorno meravigliati dalla vegetazione,del canto degli uccelli che volavano tra gli alberi e dalla completa tranquillità che emanava quel posto.

< Ferma Hariel,dove vai? > disse Mikael prendendomi per un braccio con forza.

< Cosa?che succede? > domandai io guardando prima la sua mano stretta al mio braccio e poi i suoi limpidi occhi azzurri.

< Guarda,lì tutto è più scuro,è terreno dei demoni > mi spiegò facendo un cenno per indicarmi dove guardare.

< Agli Angeli non è permesso andare nel territorio dei demoni? > chiesi io con occhi pieni di tristezza.

< Esatto,è pericoloso per noi,i demoni sono attirati dal nostro sangue > disse facendosi serio.

< Non è vero! mio fratello non ha mai provato a farmi del male.. > alzai la voce per non far sentire che stava cominciando a tremare.

< Qui la trasformazione di ognuno di noi è completa,prima non aveva alcun bisogno del tuo sangue ma ora ne sarà fortemente attratto > detto questo mi lasciò il braccio.

Rivolgendo un ultimo sguardo a quella parte così scura rispetto a quella che avevo appena percorso tornai indietro accanto a Mikael a testa bassa.

< Vieni ti faccio conoscere delle persone > disse dopo alcuni secondi con un sorriso rassicurante.

Mi prese per mano e corse da un gruppetto di ragazze e ragazzi seduti dalla fontana.

< Ciao ragazzi,vi ricordate di Hariel? > Mikael sorrise salutando i nostri compagni.

< Hei Mikael è appena arrivata e già ci provi? > disse uno di loro provocando la risata di tutti.

In quel momento entrambi guardammo le nostre mani e sentendomi le guance in fiamme ritrassi la mano portandomela al petto insieme all'altra.

< No ecco..ragazzi avete capito male > cercò di spiegarsi facendo un timido sorriso.

< Si si Mikael,tutte scuse > disse una ragazza ridendo venendomi incontro < Vieni piccola,ti facciamo vedere la tua stanza > due ragazze mi presero a braccetto e mi portarono dentro al college,feci in tempo solo a dare un ultimo sguardo indietro vedendo Mikael che mi stava sorridendo dolcemente.

Le ragazze mi portarono in un corridoio lunghissimo,da entrambi i lati c'erano porte completamente bianche con sopra un numero color oro.

< Ecco piccola,tu sei nella numero ventinove,la tua compagnia di stanza si chiama Siria,è una ragazza piuttosto riservata ma molto dolce,penso che andrete d'accordo,ha lei la copia della chiave quindi per questa volta dovrai bussare > disse la ragazza di prima sorridendomi < Ah io mi chiamo Luna e lei è Mira,è un piacere averti come compagna > e con queste parole se ne andarono e mi lasciarono sola nel corridoio.

Bussai,nessuna risposta. Si vede che ancora in camera non c'è nessuno.

Pensai di girare un po per l'istituto quando improvvisamente vidi un portone nero alla fine di un corridoio,mi avvicinai,afferrai la mangia e la spinsi verso il basso per poi entrare.

Mi ritrovai in una parte del castello molto più scura di quella dove ero prima,le porte che prima erano bianche ora sono completamente rivestite di una vernice nera.

Camminai non molto convinta nei diversi corridoi senza sapere dove mi trovassi.

< Ma guarda > disse una voce alle mie spalle < Un Angioletto che gira per i corridoi dei Demoni > continuò.

Mi girai e vidi che la voce proveniva da un ragazzo con la schiena appoggiata al muro di pietra,stava accennando un sorriso divertito tenendo gli occhi chiusi e la testa leggermente abbassata.

Il ragazzo ha i capelli neri spettinati con due ciocche bianche che gli ricadono sul viso e una rossa a lato della guancia sinistra,gli occhi verdi sembrano smeraldi al contrasto con i suoi capelli,il naso non è molto grande e si presenta leggermente a punta,ha un fisico snello e agile,piuttosto muscoloso compreso nelle braccia che ora sono incrociate.

Non risposi,continuai a fissarlo ricordandomi ciò che mi aveva detto Mikael,i demoni desiderano il sangue degli angeli.

Mentre ero immersa nei miei pensieri lo vidi improvvisamente lanciarmi un occhiata fulminante,anche il suo sorriso era svanito e si stava dirigendo con passi lenti verso di me.

Si avvicinò così tanto che il mio cuore iniziò a battere fortissimo. Il ragazzo portò la sua bocca al mio orecchio.

< Hai un buon profumo lo sai? > mi sussurrò. A queste parole le guance mi bollirono e i miei occhi si spalancarono.

< Emm..io.. > ma cosa mi prende? ero pietrificata.

< Il tuo sangue angioletto,il tuo sangue ha un buon profumo > disse allontanandosi da me riprendendo quel suo sorrisetto divertito.

Io mi ripresi e finalmente.

< Ma come ti permetti? anche se sei un Demone resto una ragazza,non avvicinarti più a me! > dissi io stizzita urlandogli contro.

< Povera illusa,pensi davvero che io perda tempo con angioletti come te? > continuò completamente disinteressato < Ragazzina > riprese lui mentre camminava per il corridoio fermandosi davanti a una porta placcata nera < Sarà meglio che tu te ne vada,non tutti hanno gusti raffinati come i miei riguardo al sangue > così entrò e io rimasi sola in un corridoio completamente sconosciuto. Non avevo idea di come tornare al portone.

< Hariel? > mi girai,riconoscevo questa voce < Hariel ma cosa ci fai qua?sei impazzita? > disse Aciel avvicinandosi a me.

< Aciel > corsi incontro a mio fratello sorridendo e sollevata di averlo trovato finalmente < Avevo bisogno di vederti > gli spiegai abbracciandolo.

Lui rispose al mio abbraccio.

< Non puoi stare qui,è pericoloso,sentirebbero il tuo odore > mi disse lui prendendomi per le spalle e fissandomi negli occhi preoccupato.

< Capisco..non c'è un posto sicuro dove possiamo parlare un po..? > chiesi aggrappandomi all'ultimo frammento di speranza a me rimasto.

< Provo a portarti in camera mia,il mio compagno di stanza sembra tranquillo..ma solo fino a ora di cena,dopo ti riaccompagno al portone d'accordo? > disse continuando a guardarmi negli occhi. Accennai un sorriso con le lacrime agli occhi.

Finalmente,Aciel era l'unica persona di cui avevo bisogno ora.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2015 ⏰

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