Scelte e futuro

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Ho la presunzione di ritenermi brava a scrivere. 

Alle elementari mi veniva detto che ero 'fantasiosa', alle medie ' presuntuosa, al liceo invece ero costretta a sentire la solita frase ad ogni lezione ''non studi, ma scrivi bene'';la cosa avrebbe dovuto consolarmi.

Ed ora, dopo le varie stroncature e i vari ''ma dove cazzo vai!'' ho avuto ancora la presunzione di iscrivermi all'università, e no, non economia, ma lettere moderne.

Vorrei scrivere, vorrei fare della scrittura la mia modalità di sostentamento principale.

Di vaffanculo me ne sono presi fin troppo come di altrettanti 'non ne vale la pena' per non parlare delle varie battute circa le inesistenti possibilità di lavoro che mi aspettano.
La risposta ''lo faccio per me stessa'' non è bastata a nessuno, e forse non basta neanche a me.

Vorrei scrivere, vorrei essere un libro ben scritto, vorrei essere quelle parole, vorrei vivere di progetti e fogli sparsi per tutta casa.

Voglio condividere i miei pensieri e vorrei anche che la gente mi dicesse che son brava a farlo. Nessuno ti da soldi per dire la tua opinione. avete ragione tutti, ma se Salvini ha diritto di parola, sinceramente credo di poter esprimere liberamente le mie idee, seppur banali.

Ho anche la presunzione di dire di non essere come voi, la stessa presunzione di cui si avvalgono tutte le persone che dicono di non essere come me.

Sarà il continuo interiorizzarsi, sarà il sentirsi sempre in disparte guardando il mondo dalla parte di chi non guarda i volti ma i gesti, le mani intrecciate e gli sguardi lanciati con la coda dell'occhio per timidezza.

Sarò io, che voglio sempre cercare la via più difficile per arrivare dove voglio.

Voglio arrivarci, voglio dire di essere fiera di me stessa.

Storie di ordinaria monotoniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora