Prologo

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DERECK
Quando ero piccolo mio padre mi insegnò una cosa,mi diceva sempre :<<c'è un modo per capire se una persona si perde nella sua mente,gli occhi. Se i suoi occhi scorrono su ciò che la circonda allora è persa nel flusso dei suoi pensieri o delle sue fantasie. Ma se si fermano,se i suoi occhi sono fermi su di un unico punto mentre tutto attorno scorre allora la cosa è un po' più complicata. Si sta perdendo nei meandri oscuri della sua mente e Dio solo sa quanto intimamente stia cercando aiuto>>. Pensieri intrusivi, così li chiamano,su internet sono descritti come pensieri o anche immagini che irrompono nella mente della persona forzatamente, contro la sua volontà, che non vengono riconosciuti come “parte di sé” e creano una condizione di allarme o minaccia.<< Figlio mio,se mai qualcuno a te caro si perde in questi pensieri aiutalo anche contro la sua volontà perché si sta autodistruggendo e ha bisogno di tutto l'amore e l'aiuto che puoi dare>> quello che però non mi aveva detto era che questi pensieri possono scaturire anche da ricordi o esperienze passate e soprattutto che cercando di aiutare questo tipo di persone puoi rimanere ferito anche tu ma soprattutto,non mi aveva detto come fare quando tu quegli occhi non li puoi guardare.

IRIS
Da piccola passavo molto tempo da sola,a volte questo mi rendeva triste,altre mi piaceva. Quando mamma riusciva a passare del tempo con me con gli occhi umidi mi diceva che gli sarebbe tanto piaciuto restare a giocare con me ma doveva andare a lavoro mentre io la rassicuravo,allora lei prendeva un pennarello indelebile e mi scriveva il suo nome sulla mano<< Così starò sempre con te>> <<Ma mamma..con l'acqua sparisce>> per quanto segretamente affascinata dal romanticismo delle cose mi mostravo sempre molto realista<<No cara,non va via ma piano piano il tuo corpo lo assorbe rendondomi indelebile proprio qui,nel tuo cuore>>. Le volevo bene,mi perdevo per ore ad ammirare il suo volto,ogni segno,ogni dettaglio e mi chiedevo dentro di essi quanti ricordi ci fossero. In realtà lo facevo un po' con tutto,osservavo i minimi dettagli e mi perdevo nella fila di pensieri che scaturiva da ognuno di loro. Mi piaceva perdermi in quel flusso di pensieri perché mi distraevano da quelli più brutti,quelli da cui ho sempre cercato di scappare.

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