6. Indagare

43 4 1
                                    

Sicuro di essere solo in casa, Itachi scende in cucina a bere una birra con solo l'asciugamano in vita dopo essersi fatto una doccia. Apre il frigorifero, prende la lattina aprendo distrattamente anche questa e portandosela sulle labbra.

Kakashi: Mi fa davvero piacere che ti senti libero di muoverti come fosse casa tua, sono felice che sei a tuo agio.

L'Uchiha si irrigidisce e per poco non salta sul posto, chiude il frigo e si gira verso l'uomo alle sue spalle, appoggiato allo stipite della porta, cercando di mascherare l'imbarazzo.

Itachi: Credevo non ci fosse nessuno, altrimenti mi sarei vestito.

Kakashi: Non è un problema per me, puoi fare come vuoi.

Annuisce continuando a bere e guardando altrove. Magari potesse fare davvero come vuole, si sdraierebbe anche volentieri sul tavolino che si trova al momento in mezzo a loro, mettendosi a disposizione del Jonin per farsi fare da lui qualunque cosa. Si concederebbe immediatamente se solo l'altro mostrasse un minimo accenno di interesse, ma egli è impassibile come sempre, non lo ha toccato proprio la sua quasi nudità.
Infondo perché dovrebbe? Non ha certo una donna davanti.

Kakashi: Ti preoccupa qualcosa?

Itachi: No, va tutto bene.

Kakashi: Sicuro? Mi sembri molto pensieroso.

Itachi: Mi sento un po' solo, tutto qui. Mi ci sento da anni e non mi ci abituo del tutto.

Kakashi: Immagino sia normale nella tua situazione.

L'albino si avvicina a lui, lo stringe tra le braccia facendogli appoggiare la testa al proprio petto e gli accarezza i capelli nella speranza di dargli un po' di conforto.
Itachi nasconde il volto arrossendo, porta le braccia intorno alla vita dell'altro godendosi il dolce momento ma evitando di far intendere la gioia che sta provando.

Kakashi: Vuoi che ti chiamo una escort? Può esserti d'aiuto?

A quella domanda, l'Uchiha, si toglie dall' abbraccio spingendolo via ed esce dalla cucina innervosito e deluso. Non voleva proprio reagire così, sa bene che non poteva aspettarsi diversamente, ma Kakashi ha rovinato un bel momento di pace ed illusione con quella uscita. Un momento in cui poteva almeno sognare restando pur sempre consapevole della realtà, senza farsi voli pindarici.
Entra nella propria stanza ed incomincia a rivestrirsi. Mentre si allaccia i pantaloni sente la presenza dell' altro alle sue spalle, ora come giustificarsi? Lo avrà fatto preoccupare ulteriormente col suo atteggiamento.

Kakashi: Scusa, non pensavo la prendessi in questo modo. Non hai mai fatto esperienze?

Itachi: No, non ho avuto modo né tempo...

Si volta rispondendo sinteticamente, omettendo che non ne ha mai avuto nemmeno l'interesse in realtà se non proprio nei confronti del suo interlocutore. Si è a volte chiesto come facciano gli altri a sentirsi stimolati da una semplice attrazione fisica, lui non ne è capace, deve avere un legame vero.

Kakashi: Mi dispiace. Cosa posso fare per farti star meglio?

Itachi scuote la testa in segno di diniego, si infila la maglietta e si siede sul letto poggiando i gomiti sulle ginocchia, fissando il pavimento.
L'altro si siede al suo fianco mettendo una mano sulla sua spalla restando in silenzio per interi minuti, riflettendo su come far aprire l'Uchiha riguardo a questo argomento.

Itachi: Tu ne hai avute molte di esperienze?

Kakashi: In realtà no. Tanta teoria e pochissima pratica, anche io per mancanza di tempo.

Itachi: Solo di tempo? O cerchi qualcosa in più?

Kakashi: Beh... anche. Non è che mi vada bene chiunque capiti a tiro, invidio un po' Jiraiya su questo.

Itachi: Ti comprendo, anche io non sono così facile, non provo attrazione tanto spesso.

Kakashi: Quando è stata l' ultima volta che ti è capitato? E perché non hai provato ad andare oltre?

Itachi: Di recente, non posso provarci.

Kakashi: Attualmente, dunque. Chi è? Vedo se posso trovare una soluzione.

Il corvino abbassa la testa tra le proprie mani, sta lottando dentro sé tra la voglia e la paura di dirglielo. Non se la sente, troppo teme di rovinare il loro attuale rapporto confessando ciò che prova per lui, sarebbe poi difficilissimo viverci insieme come se nulla fosse.

Kakashi: Itachi, lo sai che puoi dirmi tutto, non chiuderti in te stesso, per favore.

Itachi: È complicato. Non è che non voglia dirtelo, è potrebbe causare un sacco di problemi.

Kakashi: Non dirmi che è Tsunade.

Itachi: Cosa?? Ma ti pare?!

Si riaddrizza girandosi a guardare scandalizzato l'albino nel sentire il nome dell' Hokage, poi fa un espressione indecifrabile nel vederlo ridere della sua reazione. Non sa se l'abbia buttata a caso per scherzare o abbia pensato sul serio ciò che ha detto, vorrebbe sapere come gli sia venuto in mente, a meno che non sia lui quello che la trova attraente.
Sta ora provando un forte senso di gelosia seppur pensa non ci sia nulla da temere, l'Hokage non gli sembra una donna che cede facilmente alle avances di qualcuno.
Mentre continua a perdersi nelle proprie riflessioni viene ridestato dalla mano dell' uomo accanto a lui spostatasi sul suo polso.

Kakashi: Ti stai arrovellando il cervello ancor più di prima. Cerca di rilassarti, o non risolviamo nulla.

Itachi: Hai ragione. Però, credimi, non si può risolvere la cosa.

Kakashi: Insomma non vuoi nemmeno dirmi il nome?

Itachi: Posso dirti che è un uomo, ma non chi è.

Ha scelto di rivelare in parte, per testare, avere totale chiarezza una volta per tutte sui gusti dell' altro.

Kakashi: Capisco. Immagino sia ancor più complicato così, sai quale sia il suo orientamento?

Itachi: Non ne sono del tutto sicuro, sinceramente... Tu cosa faresti se un uomo ci provasse con te?

Kakashi: Dipende se mi piace o meno, sino ad oggi non mi è mai capitato ma se lo trovo interessante non disdegno.

Quelle ultime parole rincuorano Itachi, ora sa di avere qualche speranza. Resta però fermo seppur vorrebbe baciarlo immediatamente, non ha ancora il coraggio di agire temendo comunque di poter essere respinto.

Itachi: Ad esempio, chi potresti trovare interessante?

Kakashi: Mmmh... Beh, il quarto Hokage lo era molto, con lui ci sarei stato.

Itachi: Lo ricordo. Si, era davvero affascinante.

Qual è la realtà?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora