My Fake Lover

Capitolo 26

<Non mi piace> alzo gli occhi al cielo al commento di Michael mentre scendo le scale. I suoi occhi sono fissi sulle mie gambe nude. Incrocia le braccia al petto come un bambino di cinque anni.
<Fa freddo!> continua cercando l'approvazione di Jason e Robin. Questa sera hanno organizzato l'ennesima festa e ho indossato una panta-gonna a pieghe con una maglietta attillata sopra. Mi sono arricciata i capelli con il ferro e mentre lo facevo mi sono vergognata nel pensare se James mi avrebbe trovato attraente.

<Da quando hai vestiti così corti? Sei con il culo di fuori> Robin smette dì sistemarsi i capelli davanti allo specchio. In risposta alzo la gonna mostrando il pantaloncino sotto e facendo una giravolta.
<Tadà> dico divertita dalla loro reazione esagerata.
<Non osare farlo davanti a James...non ti scoperà  mai più> Jason scuote la testa, rabbrividendo alla scena.

<Tranquillo fratellino non potrà mai succedere> lo rassicuro ammiccando. Jason ride mentre gli altri due mi osservano sconvolti.
<Tu...tu...> Michael inizia a balbettare sconvolto. Sento la faccia andare in fiamme.
<Ma che hai capito? Stavo scherzando!> urlo indignata. Mi avvicino alla porta per uscire ma Robin mi si para davanti.

<Spostati>
<Vatti a cambiare> inarco un sopracciglio e incrocio le braccia al petto.
<Posso anche farlo, non saranno le mie gambe coperte o meno a definire cosa farò questa sera mentre mi riaccompagnerà a casa. Ma non voglio perché ho pagato questa gonna venti dollari e mi piace tantissimo come mi sta addosso> Robin sbianca a quella parole mentre Jason scoppia a ridere come una iena.

Prendendolo di sorpresa, lo supero ed esco di casa. La macchina di James è parcheggiata poco più avanti, mi avvicino trafelata ed entro dentro salutandolo.
<Perché sei tutta rossa?> mi chiede divertito. I suoi occhi verdi brillano sotto la luce della macchina e io mi sento arrossire ancora di più.
<Nulla> scuoto vigorosamente la testa poi una volta calma riesco ad osservarlo meglio. Indossa una specie di tuta da meccanico blu, la parte superiore è abbassata e incrociata intorno alla vita e sotto c'è una maglietta bianca che gli copre il corpo. Alzo lo sguardo su di lui, che mi guarda dispiaciuto.
<Scusami...stavo dando una mano al mio patrigno però abbiamo fatto tardi perché l'ultimo cliente era da un suo amico. Non volevo farti aspettare...passiamo a casa mia e in tempo record mi lavo e vesto,  giuro> mi dice incrociando le mani a mo di preghiera.
<Non ti preoccupare! A casa tua chi c'è?> domando cercando di fingermi noncurante.
<Le mie sorelle sono da mia nonna perché mia madre aveva il turno di notte e il mio patrigno doveva andare ad un addio al celibato. È per questo che ho fatto tardi, si stavano organizzando su cosa fare> mi spiega mentre mette in moto, mi giro a osservare casa e mi lascio scappare un verso di sorpresa e paura quando noto tutti e tre i mie fratelli sulla veranda.

<Che succede?> James è troppo concentrato sulla guida per notarli.
<Niente...mi è sembrato di vedere una volpe> invento imbarazzata. Qualcuno lo chiama e leggo il nome di Derek sullo schermo.
<Pronto? Si...stavo dando una mano al mio patrigno, passo a casa per prepararmi e arriviamo> il suo sguardo scende su di me per un secondo e per qualche motivo mi sento a disagio.
<No. È con me> Alza gli occhi al cielo a qualcosa che gli dice, lascia andare in volante e cambia marcia prima di riprenderlo in mano.

<Queste battute da dodicenne le inventi sul momento oppure le cerchi su internet?> domanda retorico.
<Ahh, certoo> mi lancia uno sguardo divertito che non capisco. Inarco un sopracciglio.
<Che succede?> chiedo quando stacca la chiamata.
<Derek è geloso. Dice che conquisti tutta l'attenzione della sua fidanzata quando ci sei tu>  mi dice divertito. Scuoto la testa.
<Cosa posso farci se sono perfetta?> domando ironica.
<Dovrei iniziare anche io ad essere geloso...attiri l'attenzione di troppe persone. Non ho la forza per competere anche con le donne>