6) Time Out OT8 x girl

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Timeout

La mamma, mi chiede sempre cosa desidero dalla vita, ed io, puntualmente, ho sempre paura a dirle la verità.
La verità è che voglio amare ed essere amata. La verità è che voglio avere il mio branco.
Ma non un branco governato dall'alpha capo e dalla sua luna. No. Io voglio il mio branco. Senza distinzione di ruoli, a parte il capo alpha e il capo omega, che si occupa dei minori. Voglio l'amore. E lo voglio da più persone, non me ne basta solo una.
Alla mamma dovrei rispondere che voglio il branco dei randagi, ma puntualmente mento e dico che voglio essere la prossima luna. Mento, perché lei non capirebbe. Lei vuole che sia la prossima luna e quello che lei dice io devo fare, obbedire. Ed è per questo motivo che sono finita in questo disastro di matrimonio combinato quando di nascosto sono innamorata e fidanzata con otto ragazzi randagi del branco di Chris.
Questa è la mia storia e sto per raccontarvela.

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"Lo stiamo facendo?"

"Metti in moto, Hyung."

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Parte uno

Per primo ho incontrato Hyunjin.

Alto. Molto alto rispetto a me. Che, con il mio metro e sessanta centimetri a stento raggiungo il suo viso etereo, bloccandomi alla sua spalla o forse poco più giù.
Occhi dal colore del cielo che prendono sfumature gialle a causa del suo rango: beta.

I capelli biondi platino, gli arrivano fino alle spalle. Ho scoperto che ama tenerli legati con un nastro e non un elastico. Dice che quest'ultimo glie li rovina, spezzandoglieli.

La prima cosa che mi ha affascinata di Hyunjin è stata il suo profumo. Odora di fiore di ciliegio con un sentore di selvaggina. Non ho mai pensato di unire quei due odori insieme, ma su di lui stanno benissimo.
Mi ha spiegato che quello è l'odore del suo branco al completo. I loro odori si miscelano alla perfezione creandone uno nuovo, riuscendo comunque a non nascondere l'odore originale del membro del branco.

È stato facile innamorarsi di lui, come bere un bicchiere d'acqua. Hyunjin mi ha sempre fatta sentire a mio agio e non ha mai giudicata. Nemmeno quando mi sono presentata al nostro primo appuntamento vestita da mezza barbona, con i capelli scompigliati per colpa del cuscino e del vento e il viso completamente struccato. A mia discolpa, mi ero addormentata nel primo pomeriggio, dimenticando completamente la nostra uscita.
Lui è stato gentile, mi ha sorriso e mi ha ordinato il mio tea preferito.

Non abbiamo mai litigato, perché siamo sempre stati onesti tra di noi. La nostra relazione si è basata sulla comunicazione verbale e non. Ci siamo inventati un linguaggio dei segni tutto nostro per poter parlare anche quando non potevamo realmente farlo.

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Il secondo è stato Felix.

Che ho scambiato per una fata dei boschi a causa dei suoi capelli marroni, con fili d'oro intrecciati tra di essi e dei suoi occhi verdi acqua che diventano rosa, quasi al limite del fucsia per il suo rango.
In realtà è un omega dolcissimo che ama il suo branco più di sé stesso. È sempre pronto ad aiutare quando c'è bisogno e non si ferma nemmeno se lo obblighi.

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