31 settimane
Tra poco meno di una settimana dovrei partorire e di Carmine non c'è traccia. Per quanto faccia male lo capisco l'ho ferito più e più volte e mi ha sempre perdonato senza battere ciglio, lasciarlo all'altare è stato troppo. Sto uscendo dalla doccia quando una fitta mi fa quasi cadere, il dottore ha detto che sono contrazioni pre travaglio che preparano il mio corpo per il parto e ormai le sto avendo da un paio di giorni. Mi riprendo velocemente e mi cambio quando sento un'altra fitta più forte della prima e sento un liquido scendere lungo le gambe; mi si sono rotte le acque. Sono sola in casa perché Ciruzzo aveva la febbre e non volevamo rischiare che me la passasse. Cerco il telefono ma non lo trovo e realizzo di averlo lasciato nella macchina di Carmela. Impreco a bassa voce e decido di incamminarmi a piedi sperando di incontrare qualcuno che mi possa aiutare. Appena arrivo nel cortile di casa entra una macchina da cui escono il comandante e Carmine ma prima che potessi parlare un'altra contrazione mi fa piegare dal dolore "rosa!" Carmine corre verso di me e mi prende in braccio "dobbiamo portarla in ospedale comandà" entriamo in macchina e partiamo. Quando finisce la contrazione mi giro e vedo futura nel seggiolino "Ca' prendi futura non mi deve vedere così". Arriviamo in ospedale e dopo avermi visitato mi portano subito in sala parto insieme a Carmine "mi dispiace Ca' ho fatto una cazzata, so che mi odi ma-" vengo interrotta da una contrazione "tarantè non ti odio stai tranquilla pensa solo a far nascere i nostri bambini" "ho scelto i nomi-ugh, sono un maschio e una femmina" "ah sì, E quali sono?" "Pietro massimo e Nina-Nina Maria" "non sai quanto ti amo tarantè" mi bacia ed entra il dottore in sala "allora rosa ho bisogno che tu spinga più forte che puoi ogni volta che senti una contrazione. uno, due, tre spingi" urlo dal dolore e continuo a spingere finché non sento pianto "è il maschietto" "Bravissima Ro, sei stata fantastica, è bellissimo"" Forza Rosa ci sei quasi, spingi" a un certo punto il dolore scompare ma la stanza è silenziosa, il dottore si allontana velocemente " Perchè non piange, che succede?" chiedo preoccupata. Subito dopo un pianto riempie la stanza " è femmina"