"Non ci posso credere, dovremo passare due ore con quei due" "A me non dispiace" "Ci credo Anna, Emanuele è il tuo fidanzato, non vedi mai l'ora di stare con lui" dissi leggermente infastidita. Eh si perché se non fossi già abbastanza sfortunata la mia migliore amica si è fidanzato col migliore amico di Ciro Conte "Eh dai, non la prendere a male. Che poi secondo me a Ciro piaci e pure a te piace un pochino" "Ma smettila, io e Ciro Conte nun avimu niente a che spartere" "Vabbè, se lo dici tu". Mando un messaggio a mia mamma per farle sapere che tornerò un po' più tardi e all'uscita da scuola invece che tornare a casa vado in classe "Allora io devo andare a una riunione voi quattro pulite quest'aula da cima a fondo". La prof se ne va e Anna ed Emanuele si guardano "Beh noi andiamo" "Ma dove andate? Siete pazzi?" "Eh ja Futù torniamo prima che arrivi la nazista" prima che potessi rispondere corrono via. "Ma guarda questi" mi giro e vedo Ciro che mi guarda il culo "Non ti ci mettere pure tu, vedi di lasciarmi in pace""C're di Salvo? Hai paura che ti possa fare qualcosa?" Dice lui avvicinandosi finché non mi chiude al muro mettendo le sue braccia accanto alla mia testa, 'ma chi si crede di essere?' "No, io non ho paura di niente e di sicuro non di te" "Ahahah, sai, scommetto che sei ancora vergine, frigida come sei" "Fatte 'e cazze tuoje" "Scommetto anche che se ora ti baciassi non sapresti nemmeno che far-" non cosa mi è preso ma lo tiro per il colletto e lo bacio. Lui ricambia e mi prende in braccio, mi appoggia sulla scrivania e comincia a togliermi la maglietta "Aspetta, aspetta... Non posso" scendo dalla scrivania ed esco dall'aula senza guardare indietro. Sono tornata a casa, che è fortunatamente vuota, e mi sono buttata a letto. Non so proprio cosa fare, quello che è successo mi è piaciuto e non nego che Ciro non mi è indifferente ma è uno stronzo donnaiolo, non posso innamorarmi di lui, mi farebbe solo soffrire. Purtroppo per me il detto è vero 'al cuor non si comanda'. Dopo un po mi arriva una chiamata da Anna [ A=amò ma dove sei finita? Ciro ha detto che sei scappata, ti ho dovuto parare il culo con la nazista. F= Non è successo niente tranquilla. A= Ti ha fatto qualcosa? Vuoi ca' lo vatt'? F= No Anna veramente sto bene. A= Vabbo, ci sentiamo domani allora. Caio amò]