<Tesoro> strizzo gli occhi, facendo finta di dormire mentre sento il materasso piegarsi sotto il peso di mia madre.
<Non mi sento bene> mugugno, tirandomi le coperte fino sopra al naso.
<Sono tre giorni che non ti senti bene, dici che dobbiamo andare da un dottore?> mi chiede gentilmente accarezzandomi la schiena. Sa benissimo che il mio non è un dolore fisico.
<Non ti preoccupare, è solo un po' di febbre> mento con la voce incrinata. La sento sospirare pesantemente.
<Perché non mi dici cos'hai...hai litigato con il
tuo fidanzato?> mi sussurra piano. Mi mordo un labbro, sentendomi soffocare.
<Ci siamo lasciati> ammetto, non essendo in grado di mentire.<È per questo che stai così?> mi incalza. Scuoto la testa contro il cuscino, rivivendo la scena di venerdì nella mia mente. Quando sono tornata a casa, mi sono chiusa nella mia stanza e ne sono uscita solo per andare in bagno o per stuzzicare qualcosa, quando sapevo che non avrei incontrato nessuno, e se lo facevo era più per senso di sopravvivenza che per vera fame.
<No...> mia mamma si abbassa su di me, mi lascia un bacio tra i capelli e mi scappa un singhiozzo.
<Per favore...ti prometto che domani vado a scuola, lasciami stare a casa per oggi> insisto.<Va bene. Ti ho preparato la colazione. È in cucina> mi dice, riesco a sentire la sofferenza nella sua voce anche se si sforza di rimanere impassibile. Io e mia madre siamo simili, proviamo ad essere delle donne forti anche se non lo siamo. Siamo troppo gentili.
<Perché non ti fai un bagno caldo più tardi? Ho comprato delle Bath bomb alla frutta> mi suggerisce.
<Grazie. Lo farò> non dice più niente.La sento muovessi silenziosamente per la stanza e sento il
rumore della finestra aprirsi, insieme con l'aria fresca di novembre che entra nella stanza, altri passi e poi il rumore della mia porta che si apre e chiude. Mi lascio andare ad un pianto liberatorio ora che sono da sola.Lo odio. Odio il potere che ha su di me. Odio il fatto che la mia vita sia entrata in stand by per colpa sua. Odio di non poter trovare la forza di alzarmi dal letto e andare avanti come se niente fosse, come sono sicura stia facendo anche lui. Odio il fatto che ogni volta che mi innamoro finisco per essere illusa. Odio il fatto che mi sia illusa da sola, pensando che potesse esserci qualcosa. Odio i suoi occhi, odio i suoi capelli, odio la sua risata, odio le sue labbra, odio tutto di lui. Ma la cosa che più odio è che non mi ami.
Mi tiro lentamente a sedere, osservo la mia stanza distrattamente. È perfettamente in ordine, ad eccezione dei vestiti buttati alla rinfusa vicino alla scrivania. Mi alzo in piedi lentamente, sentendo la schiena dolorante, raccolgo i vestiti vicino alla scrivania e vado in bagno, lasciando la porta aperta. Metto i vestiti che ho in mano nel cesto dei panni sporchi e poi inizio a spogliarmi, magari un bagno caldo mi farà bene. Mi fermo davanti alla vasca, vedendo la bath bomb a limone appoggiata su di essa.
Dio, Lily, non puoi piangere per una stupida palla di sapone.
Esco dal bagno velocemente, maledicendomi, e mi dirigo nel bagno con la doccia. Mi infilo nel box doccia e lascio che l'acqua prima fredda e poi bollente mi colpisca la pelle. Com il rumore dell'acqua nelle orecchie ritrovo un po' di pace, mi insapono e mi lavo i capelli, passando lo shampoo e il balsamo. Sì, ho il cuore spezzato ma devo smetterla di comportarmi come un'automa. La vita va avanti, ci sono cose più importanti...la famiglia, il lavoro. Non è fatto per tutti l'amore, io sono una di quelle persone.
Devo semplicemente accettarlo, questa ne è stata la conferma. È inutile soffrire per qualcuno che non mi considera. Con questa nuova convinzione mi sento meglio. Esco dal box doccia, mi infilo nell'accappatoio e mi sistemo i capelli in un turbante. Mi lavo la faccia con un detergente purificante e poi mi ricopro il viso con una maschera all'argilla. La lascio stare in posa poco più di cinque minuti e poi la risciacquo. Afferro l'asciugacapelli e inizio ad asciugarli.

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My Fake Lover
RomanceLily Parker è una classica ragazza americana, timida e con pochi amici. La sua caratteristica peculiare è quella di avere quattro fratelli, tutti bellissimi e popolari. Infatti, suo fratello Robin è il capitano della squadra di football della sua sc...