@rubendias: 😍😍😍 stupenda... @taliamaldini: grazie 🫶🫶🫶 @rubendias: parlavo di Londra 😂😂😂 @taliamaldini: non sei divertente...
@dani.malda: di spalle sei ancora più bella sorellina 😂😂😂 @taliamaldini: ma come siamo simpatici 😑😑😑 @dani.malda: come no? Sono quello simpatico della famiglia @taliamaldini: credici 😂😂😂
@greancelotti: divertiti gnocca 😍😍😍 @taliamaldini: topa ❤️
@milanfamily: stupenda la nostra Maldini preferita 🫶 @taliamaldini: grazie 😘🫶
Londra, amavo questa città, in qualche modo mi ero sempre immaginata a vivere in qualche città inglese, amavo vivere in Italia, ma l'Inghilterra mi aveva sempre affascinato. Rubén ed io passeggiavamo tranquillamente per le vie della città come due turisti qualsiasi, come se nessuno potesse conoscerci o fotografarci. Mia mamma sapeva ogni cosa mio padre meno, volevo solo trovare il momento più adatto per dirgli di noi due, ma prima volevo essere sicura di cosa fossimo. Avevo così tante paure, così tante incertezze eppure in questi mesi mi ero sentita felice per la prima volta in vita mia.
R: mi rendi felice sai? T: anche tu, mio padre mi fa mille domande, sospetta qualcosa R: sospetta di me? T: no, ma che esca con qualcuno si. R: io vorrei tenerlo ancora per noi T: si anche io
Mi abbracciò e poi tornammo a passeggiare tranquillamente per la città, andammo sulla ruota panoramica e poi per cena in un ristorante molto carino con vista sul tamigi. Tornati in albergo andai a fare una doccia e lui venne con me, il suo corpo era dannatamente perfetto, era super depilato proprio come piaceva a me, passai la mano sui suoi addominali perfetti posando le mie labbra su ogni centimetro della sua pelle, scesi fino ad arrivare alla sua erezione. Mi fece rialzare dopo un po' e girandomi di schiena mi penetrò con forza e decisione, la sua mano si posò sul mio fianco e l'altra sul collo, sapeva fin dove spingersi, sapeva come non superare il limite ma sapeva come portarmi a raggiungere l'apice del piacere. Quando venni lui uscì da me e riversò il suo liquido caldo sulle mie natiche, poi mi diede un bacio sul collo. Finimmo di fare la doccia e poi ci buttammo sul letto, guardammo un po' di Tv prima di crollare dal sonno entrambi.
La mattina dopo quando mi risvegliai il volto di Rubén era difronte a me, era rilassato esprimeva tutta la dolcezza che aveva in corpo. L'idea che si aveva di lui era ben lontana da quella di un ragazzo dolce, ma in realtà lo era, a modo suo ma lo era. Sapeva essere dolce quando era il momento di esserlo, nel sesso per fortuna la dolcezza la lasciava fuori dalla camera da letto, amavo un po' di fisicità nel sesso, anzi ne andavo matta. Per anni mi ero sempre repressa perché al mio fianco non avevo un ragazzo che mi capiva e assecondava, ma ora lo avevo trovato ed ero riuscita a lasciarmi andare. Si forse anche con Theo mi ero lasciata andare, ma non era per niente paragonabile a quello che stavo provando con lui. Gli diedi un bacio sulle labbra e lentamente apri gli occhi, mi strinse fra le sue braccia avvicinandomi a lui, a questo giro fu lui a baciarmi.
R: buongiorno principessa T: buongiorno sexy, sei dolce quando dormi sai? R: davvero? T: si, tanto dolce R: anche tu, ieri sera sembravi un angelo, il mio angelo.
Mi diede un altro bacio e poi un altro e andò avanti così fino a quando non finimmo per fare l'amore. Avevamo ancora qualche giorno per noi e poi lui sarebbe tornato a Lisbona e io a Milano.
Messaggio da papà:
Quando torni a casa dobbiamo parlare
Passai il telefono a Rubén e gli chiesi cosa dovessi fare, mi disse di stare tranquilla e fare quello che più mi sentivo, e che magari non sapeva nulla di noi due. Ultima passeggiata in centro, ultima cena romantica ultima notte insieme prima di tornare alla realtà delle cose e soprattutto prima di capire cosa volesse dirmi mio padre.
