𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟏 || 𝐙.

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Stasera è la sera

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Stasera è la sera. Sto aspettando che arrivi Liv dopo il suo turno di lavoro, pensando a quello che sta per succedere.
Essendo un giorno infrasettimanale, arriverà entro mezzanotte. Attendo impazientemente, non ho mai fatto un video con qualcuno. So per certo che se fosse stato qualcun altro a chiedermelo, io non avrei mai accettato. Ma è Liv. E sapere che lei era tanto elettrizzata all'idea mi ha convinta.

Quando bussa alla porta, faccio un respiro profondo prima di farla entrare. Sono pronta.

Io indosso una lingerie rossa estremamente fine ed erotica, e lei si spoglia fino a rimanere con un intimo azzurro in pizzo. Il reggiseno le tiene le tette alte, sono sode e perfettamente circolari. Ha i fianchi a clessidra che rendono il suo corpo armonico, e il materiale degli slip crea un effetto vedo-non vedo nella sua intimità.

Le chiedo di scegliere due maschere: una per me e una per lei. Mi porge una maschera veneziana argento molto elegante che copre solo gli occhi, che approvo. Per sé, invece, un semplice passamontagna.

"No, questa non va bene." Le dico scuotendo la testa.

Il passamontagna le nasconderebbe il viso quasi del tutto, mentre io ho bisogno di vederla il più possibile.

La mia mano aleggia nella collezione di maschere e poi si ferma. "Ecco, lei è perfetta per te." Anche questa copre solo gli occhi, ma è dorata.

Lei la prende senza obiezioni. Ancora non le indossiamo.

Dopodiché apro il mio cassetto, e questa volta lei lo scruta con più attenzione. Mi chiede informazioni su alcuni oggetti che non ha mai visto, e la vedo riflettere con accuratezza. È evidente che voglia scegliere in modo saggio.

Infine mi porge delle manette giocattolo. Un sempreverde. Alzo il lato della bocca guardandola negli occhi.

"Le hai mai usate?"

Scuote la testa.

"Ti mostrerò io."

Non abbiamo ancora iniziato e sono già eccitata.

"Prima di iniziare, un paio di regole." Prendo la parola. "Quello che giriamo non è un porno, non dobbiamo scopare. Ci dobbiamo stuzzicare, deve sembrare che ci stiamo eccitando, in modo erotico ma anche soft. Chiaro?"

Lei annuisce.

"Seconda cosa, so che ti sei divertita l'ultima volta ad avere il controllo." Mi riferisco a quando mi ha scattato le foto. "Ma oggi comando io."

Mi sorride maliziosamente, sembra che l'idea non le dispiaccia.

La webcam è piazzata davanti a noi, che siamo sedute sul letto. Prima di avviare il video la guardo per assicurarmi che sia d'accordo, e lei fa un cenno di assenso con la testa per darmi l'ok. E allora ci mettiamo le maschere.

Appena il video parte, mi siedo a cavalcioni sopra di lei dando le spalle alla telecamera. Consapevole del fatto che la webcam stia inquadrando il mio sedere, Liv lo prende di mira. Le sue mani levigano i miei fianchi fino a scendere sempre più sul fondoschiena, che accarezza con movimenti ondulati e precisi. Poi, lo stringe con forza. Intreccia le dita nei miei slip sottili, giocando con il tessuto. Agguanta la striscia delle mutande che dividono le due chiappe e la tira verso l'alto, in modo che le mie curve siano ben visibili. Poi la lascia andare, e il tessuto sbatte sul mio corpo in modo violento.

Intanto, i nostri volti sono a pochi centimetri di distanza. Ma questo la webcam non lo inquadra. Nessuna delle due interrompe il contatto visivo, ci guardiamo con intensità, e fa un sorrisetto quando strizza il mio culo, in modo progressivamente più aggressivo.

Poi, nella stessa posizione, inizio a muovermi sopra di lei. Vedo le sua guance arrossarsi, e la sua bocca aprirsi leggermente per prendere aria più facilmente. Dopo poco, la spingo all'indietro. Lei si stende completamente nel letto. I miei fianchi ondeggiano sul suo bacino, e le sue mani spostano il mio corpo a suo piacimento, per creare frizione nel punto in cui maggiormente lo brama.

Dal basso, mi osserva con desiderio. Non c'è finzione.

Le nostre mutande sono a contatto e percepisco ardere sotto di me, senza distinguere se si tratti di me o di lei.

Quando cambiamo posizione, per fare in modo che la webcam ci inquadri tutte e due faccia a faccia, siamo entrambe eccitate. Strusciarmi sopra di lei mi ha reso bagnata, ed è evidente che abbia inebriato anche lei.

Siamo sedute l'una di fronte all'altra che ci guardiamo negli occhi, con le mie gambe incastrate tra le sue. Le accarezzo la guancia dolcemente, mentre le guardo le labbra, come per avvertirla che sto per dirigermi verso di essa.

Io e lei non ci siamo ancora mai baciate.

E a giudicare dal modo in cui mi osserva, sembra che non aspetti altro. E io pure.

Il mio pollice le sfiora la bocca morbida. Mi avvicino piano piano e, invece di baciarla, conduco la lingua verso il suo labbro superiore. La appoggio con delicatezza fino a inumidirle le labbra, provocandole un sobbalzo. Lei è ferma, aspetta che sia io a guidarla, vuole seguire i miei movimenti.

Passo nuovamente la lingua sulle sue labbra, ma questa volta premendo più aggressivamente, e in un movimento più lungo. Liv mi lancia un'occhiata fulminea, come a chiedere "cosa mi stai facendo?"

Poi mi prende il viso tra le mani e si avvicina a bocca aperta. Faccio per baciarla, e poi si allontana di qualche centimetro. Mi sta provocando. Adesso è lei ad accarezzarmi la bocca con la lingua. Mi lascia una sensazione calda e bagnata sia sulle labbra che nella mia intimità, che sento pulsare sotto le mutande.

Poi, lasciando il bacio in sospeso - che ancora non è avvenuto - sposto la bocca verso il suo orecchio, e in un sussurro inudibile alla videocamera, le chiedo "Ti sta piacendo?"

Lei torna a guardarmi negli occhi, annuisce la testa mentre il suo respiro si fa pesante.

Mi sposto nuovamente sul suo orecchio, mormorando "Allora aspetta di vedere questo." Poi succhio il suo lobo prima di allontanarmi. Involontariamente, Liv mugola.

Sollevo le manette al bordo del letto lasciandole tintinnare.

Dopodiché mi alzo, facendole cenno di seguirmi. Lei è come folgorata, osserva i miei movimenti con attenzione e mi asseconda in tutto. La spingo sulla sedia accanto al letto e, velocemente, sposto la webcam in modo che ci riprenda.

Appena si siede mi avvicino a lei, le prendo le mani con delicatezza e le colloco dietro la sedia. E così la ammanetto.

Appoggio le mie mani sulle sue ginocchia e le apro le gambe. Poi mi giro dandole le spalle, e il mio sedere inizia una sorta di danza sensuale e provocatoria sulle sue mutande. Non ho paura a creare contatto, al contrario. Sento le sue cosce calde e l'intimo umido. Mi piace l'idea che lei sta così per merito mio.

Liv non può toccarmi con le mani, essendo legate dietro la sua schiena, ma sento la sua voglia di percepire aderenza tra i nostri corpi. Ogni volta che il mio culo si solleva da lei, infatti, con le gambe segue i miei movimenti. E cerca in ogni modo di avvicinare il suo volto al retro del mio collo.

Lascia cadere la testa sulla mia spalla sinistra, poi strusciando la fronte sulla mia pelle, arriva nella zona del mio orecchio e sussurra: "Voglio toccarti."

La sua affermazione mi provoca un brivido lungo la schiena, ma la ignoro e continuo a ondeggiare il mio corpo sopra di lei, provocandola sempre di più.

Dopo qualche minuto mi fermo. "Direi che abbiamo finito." Le levo le manette e spengo la webcam. Siamo entrambe in piedi di fronte al letto, ci fissiamo.

La tensione tra noi è alle stelle.

"Allora, ti è piaciuto?" Le domando per rompere il ghiaccio.

Lei mi sorride ma scuote la testa. "Non riesco a credere che non hai nemmeno voluto baciarmi."

Scrollo le spalle sorridendo. Ho una voglia matta di baciarla.

Piano piano si avvicina a me, che indietreggio a ogni passo che fa. Annulla la distanza fra noi fino a farmi cadere nel letto dietro di me. Sono semisdraiata, e lentamente lei si adagia sopra di me.

𝐌𝐀𝐒𝐐𝐔𝐄𝐑𝐀𝐃𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora