Ma anche no

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Oggi i ragazzi hanno l'amichevole, perfino Tsukishima è concentrato, sta per finire l'ultima ora, poi con un pulmino il professor Takeda ci porterà alla scuola Aoba Johsai.

Devo ammettere di avere un po' d'ansia anch'io, ma con i giocatori che abbiamo, la cosiddetta veloce "bislacca" di Hinata e Kageyama, il muro, costituito da vari giocatori, tra cui Kei, arriva al metro e novanta, le schiacciate dell'asso, Asahi, di Tanaka, con le ricezioni di Daichi e Nishinoya.

Credo in loro, ognuno di loro, nella loro grinta e voglia di vincere, di riscattarsi, di far rinascere i corvi e farli volare sempre più in alto!
Spero proprio che accada.

La campanella suona, metto a posto in fretta e mi fiondo fuori, mi giro di scatto perché sento una voce familiare che grida il mio nome, faccio appena in tempo a vedere che è Shoyo prima di scontrarmi con la schiena di qualcuno, qualcuno di molto alto a quanto pare, e chi poteva mai essere se non lui.

Non so se mi sento in imbarazzo oppure scocciata, lui si gira e ghigna <che hai da ridere spilungone? Sei sempre in mezzo!> si sistema gli occhiali e per poco non muoio qui seduta stante <oh, vista da così sei ancora più bassa lo sai?> basta con questa storia!

<Smettila con questa storia!> non posso credere che vada ancora avanti, lui mi da dei buffetti sulla testa, ma cosa sono un cane?!
<Dai piccoletta, non scaldarti che sennò ti si fonde il cervello, conserva la poca intelligenza che hai> e fa uno di quei suoi sorrisini provocatori quanto lo od- aspetta come mi ha chiamata?

MI HA CHIAMATO PICCOLETTA?!
Credo di poter morire in pace, mi ha persino "accarezzata" diciamo, ok devo essere fucsia come minimo, sento il caldo e abbasso la testa <gne gne gne, zitto palo, torna a fare luce nei marciapiedi> e vado verso Hinata, che ancora mi aspetta fremendo dall'entusiasmo, sento il biondino ridere dietro di me, che bella risata, è come musica per le mie orecchie.

<Tsukishima vuole le botte?> e inizia a fare dei movimenti strani <lascia stare Saltyshima, è frustrato come sempre dalla vita> ridacchio e ride anche il ragazzino di fronte a me, poi mi prende per il polso e comincia a correre trascinandomi con sé.

Quanto corre questo ragazzino, mica sono così veloce io!
Rischio di inciampare più volte ma arriviamo al cancello della scuola.
Non c'è quasi nessuno, c'è solo il prof, il coach e Kageyama.

Aspettiamo l'arrivo degli altri, facciamo un saluto e poi cominciamo a salire sul pullman, per l'occasione mi sono portata le cuffie, almeno non mi disturberanno, salgo e vedo che Yamaguchi è seduto con Yachi e stanno parlando, cavolo volevo sedermi con lui.
Cerco dei posti liberi ma ce ne sono pochi, credo solo due, che palle, c'è quello in fondo tra Tanaka, Shoyo e Nishinoya ma anche no, rimarrebbe quello affianco a Tsukishima, non che mi dispiaccia, va bene ora vado.

<Posso sedermi?> domando al biondino <se non rompi le palle> e fa spallucce mentre si mette le cuffie, che simpatico che sei eh, gentilissimo come al solito.

Mi siedo e mi metto anch'io le cuffie, faccio partire la mia playlist preferita, ce l'ho in loop, la adoro troppo!
Parte anche il bus e il viaggio comincia, mi sta venendo anche sonno a dire il vero, magari mi faccio anche un riposino, ma sì dai.

Mi sveglio, non credo sia passato molto tempo, forse un quarto d'ora ma sono comoda, mi sembra quasi di essere poggiata su qualcosa, un po' duro ma qualcosa, apro gli occhi e vedo che la mia testa non è dritta, aspetta ciò comporta che ero addormentata su Kei?!

Però sto bene, è una bella sensazione e non voglio spostarmi, quindi resto così, dopo circa 10 minuti sento un peso sulla testa, oh merda, credo che stia succedendo ciò che penso?
Anche lui si è addormentato, sulla mia testa per giunta!
No devo troppo vederlo.

|𝘉𝘭𝘰𝘯𝘥𝘪𝘦| Tsukishima Kei X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora