Lampi

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2 settimane dopo

Anche oggi si va a scuola, sono come al solito con Yamaguchi e Tsukishima, in queste due settimane non abbiamo perso un attimo per fare battutine e stuzzicarci, se arrivavamo a scuola e non l'avevamo ancora fatto era sempre "che c'è il gatto ti ha morso la lingua?" oppure "hai deciso di smetterla di rompere?" e da lì, cominciavamo, tutto il giorno, è diventato il mio passatempo preferito oramai.

Con Yams ho legato moltissimo, è sicuramente il mio migliore amico, è davvero fantastico come amico, gli voglio molto bene, anche se magari non lo dimostro.

Ho legato molto anche con Hinata il bambino iperattivo, con quelli del terzo anno e sono davvero simpatici, sembrano dei genitori, Asahi sembra solo un adulto spaventato dalla sua ombra invece, poverino la gente ha sempre paura di lui.

Ho fatto amicizia anche con Tanaka e Nishinoya, sono due pazzi, per le donne vanno fuori di testa, mi fa ridere come Kiyoko li rifiuta sempre.

Anche con le altre due manager ho fatto amicizia, siamo diventate migliori amiche, sono davvero carine entrambi e sono molto belle anche fisicamente.

Arriviamo in classe e le lezioni cominciano come al solito; dopo un po' accade un evento più unico che raro, Tsukishima chiede di andare in bagno, allora ci va anche lui!
Da quando sono qui non c'è mai andato.

Potrei fargli uno scherzetto, sì decisamente.
Decido di fargli un disegnino a matita sul quaderno, cosa disegno è ovvio, un apparato riproduttore maschile, è molto carino.

Cerco di non scoppiare a ridere mentre torna dal bagno.
Si siede e mi lancia uno sguardo assassino.
<Ma quanti anni hai? Quattro?> mi sussurra mentre cancella la mia opera d'arte <beh di sicuro più di te>, alza gli occhi al cielo <infatti si vede>, non stavamo più sussurrando <ma guardati> sbuffo.

<T/c! Tsukishima! Basta parlare! Visto che ne avete tanta voglia, andate fuori a farlo!> cazzo, la prof ci ha sentiti.
Io e il biondino occhialuto ci alziamo riluttanti <ci scusi...> le diciamo a bassa voce e ci dirigiamo verso l'uscita.
Ora chi lo sente Tsukishima...

<Ma che problemi hai? Ci hai fatto cacciare!> non sta scherzando stavolta, non sta cercando di schernirmi, è davvero arrabbiato.
Vedo i lampi nei suoi occhi, carichi di rabbia, fa quasi paura.

<Ma tanto che fa? Perché ti preoccupi tanto?> lui s'infuria ancor di più, si avvicina e mi guarda dall'alto, dritto nelle pupille.

<Perché mi preoccupo? PERCHÉ A ME INTERESSA AVERE UNA BUONA CONDOTTA A SCUOLA! Al contrario tuo...> sbuffa, ho paura ora, ma sono anche arrabbiata, ha alzato la voce, nemmeno durante gli allenamenti è così, è diverso da come lo vedo di solito, ma non posso farmi sottomettere, e poi, come sarebbe a dire al contrario mio eh? Così lo prendo dal colletto della camicia e lo spingo verso il muro.
<E TU COSA NE SAI DI ME EH? PERCHÉ DOVREBBE ESSERE COSÌ SECONDO TE? PERCHÉ NON SONO COME TE FORSE? PERCHÉ NON MI CONCENTRO SOLO SULLA SCUOLA? PERCHÉ FORSE NON SONO UN PEZZO DI MERDA FREDDO CON TUTTI COME TE?> forse ho esagerato, ma se mi stuzzica io gli rispondo a tono.

È stato spiazzato dai miei gesti, per primo che l'ho preso dal colletto, gliel'ho letto in faccia e anche quando ho sbraitato, non se lo aspettava di sicuro.
<Sono cazzi miei se sono freddo, sono cazzi miei se sono un pezzo di merda, sono cazzi miei e TU devi starne fuori> risponde, freddo come il ghiaccio, più del solito, mi spinge via per scansarsi, schiocca la lingua sul palato e se ne va, non so dove, se ne va con le mani in tasca e la testa bassa.

Abbiamo litigato.
Non stavamo scherzando, non eravamo ironici.
Ci siamo urlati addosso.
Ho toccato un tasto dolente?
Potrebbe essere.

Mi sento quasi, non lo so, triste, mi sento fuori luogo, non sono me stessa, non è da me comportarmi così.

|𝘉𝘭𝘰𝘯𝘥𝘪𝘦| Tsukishima Kei X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora