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"Greta, ci sono sviluppi"

"Su che fronte?" Mi chiede lei mentre stringe la caffettiera digrignando i denti. Poi la posa sui fornelli e accende il gas.

"Sul fronte Valeria"

"Ah!" Dice solo, voltandosi verso di me e prendendo posizione su una sedia. Mi fa cenno con una mano di continuare.

"L'ho trovata sotto lo studio l'altro giorno, era venuta apposta... e io l'ho invitata a venire in libreria con me"

"Bene!"

"Abbiamo girato insieme per li scaffali, io dovevo comprare un regalo per mia zia che compie 80 anni..."

"A si! Zia Rosaria, ma ci vede ancora per leggere?"

"Scherzi? Lei ci vede meglio di me e te messe insieme. Si è data ai romanzi russi, pensa tu!"

"Che forte, quella donna ringiovanisce invece che invecchiare. Vabbè, ma ora non ci interessa, continua a raccontare su..."

"Valeria, conosce molti libri, è stato bello parlare con lei. Alla fine abbiamo preso una graphic novel basata sul Maestro e Margherita, le piacerà secondo me, lei è sempre disposta a provare cose nuove"

Sale il caffè. Greta lo porta in tavola, prende anche due bicchierini e ci versa della liquirizia.

"Mi sa che sei in una splendida fase della tua vita, amica. Dobbiamo brindare. Tieni"

"Ma sono le 3!"

"E quindi? Si chiama ammazza-caffè no?"

"Ma si, tanto non devo lavorare questo pomeriggio..."

Lo bevo tutto d'un fiato e poi osservo le macchie scure che sono rimaste nel piccolo bicchiere in vetro.

"Quindi conosce molti libri, e poi..."

"Ah si, poi suona il basso. Lei e due amiche hanno fondato un gruppetto, basso, batteria e chitarra. Bello no? Fanno cover si Marina Rei, Paola Turci, Nada..."

"Ah potrebbe piacermi! Dove le possiamo sentire?"

"Credo da nessuna parte, suonano a casa della sua amica il sabato sera. Sarà una sorta di terapia, come i nostri spaghetti alle chiacchiere"

"No, niente è come i nostri spaghetti alle chiacchiere... un'altra liquirizia?"

"Si, grazie"

Si volta per prenderla dal frigo.

"Poi mi ha chiesto se mi piacerebbe uscire per un vero appuntamento una sera..."

Si gira di scatto "cosa?!" Batte le mani "e tu?"

Il suo sopracciglio si inarca e si avvicina al mio viso lentamente per osservare meglio l'espressione dubbiosa che mi attraversa.

"E io chiaramente sono andata in panico, ho detto che ci avrei pensato e le avrei fatto sapere e mi sono dileguata"

Greta si spalma una mano sulla fronte "sei un disastro"

"Lo so"

"Ma ti piace! È evidente!"

"Lo so" bevo anche la seconda liquirizia tutta d'un fiato, riesco a berla solo così.

Lei scuote la testa e ride. Lo so che vorrebbe farmi una predica di 45 minuti, ma ormai mi conosce troppo bene e mi dice solamente "dormici su, domani saprai che fare".

DiottrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora