Capitolo 12

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Slivio

"Cosa vuoi dire?" Chiedo guardando Emma, non dice molto dopo. Gioca con la sua camicetta come fa Leah.

Leah lo fa meglio però.

"Posso entrare?" Mi guarda, la mia famiglia è qui. "No." Mi guarda delusa dalla risposta che le ho dato.

"Giuro che è importante." Finge di balbettare, ma la sua fronte si aggrotta. Quando la sua fronte si aggrotta sta mentendo. Stringo gli occhi su di lei.

"Cosa c'è di così importante? Leah è ferita? L'hai vista da qualche parte? Ha bisogno di me? Perché sei venuta per Leah? La odi a morte, visto che le hai detto una bugia sul fatto che stiamo insieme". Faccio domanda dopo domanda, ma lei non risponde subito.

Arrotolando il dito intorno ai suoi capelli, sbatte le ciglia. "Volevo dire che non si tratta di Leah, ma della sua migliore amica Jen. Pensavo che Leah dovesse sapere che Jen mi ha detto che Michael romperà presto con Leah". Si ferma nella sua frase pensando a cosa dirà dopo.

"Ho pensato, dato che so che sta con te, allora dovresti essere il primo a saperlo. Voglio dire, chi vorrebbe una Leah con il cuore spezzato a casa sua". Quando smette di divagare si avvicina a me.

Sono d'accordo con lei su una parte della frase. Nessuno vuole una Leah con il cuore spezzato. Perché? Principalmente perché allora non vorrei essere nei panni di chi l'ha ferita poi.

Le sue dita mi accarezzano il petto. "Quindi, visto che ti ho parlato del dramma di Leah, qual è la mia ricompensa?" Chiede mettendomi con le spalle al muro. Sorrido e lei lo fa di rimando.

"La tua ricompensa?" Lei annuisce con la testa mentre mi chino avvicinandomi a lei. Prima che le nostre labbra si sfiorino, sussurro: "La tua ricompensa è che uscirai da qui viva". Torno alla mia altezza normale.

Voltandomi apro la porta. Emma sta lì con la bocca spalancata. Quando chiudo la porta mia madre è in piedi di fronte a me. "Chi era quella? È un'amica? Oh aspetta, lo so, la tua ragazza?" Mi viene da ridere, Emma non sarebbe mai la mia ragazza .

"Nessuno di importante." Dico onestamente ma per mia madre ho detto una cosa brutta. "Tutti sono importanti, non importa chi siano Slivio. Sei così dannatamente stupido, pentiti di quello che hai detto!" Lei mi rimprovera.

Alzo gli occhi al cielo, non è che io l'abbia chiamata troia o altro. Voglio dire, avrei potuto dire che tutta la sua vita gira intorno al sesso. Il che è vero.

Cerca di scopare con Leo e Derek tutto il tempo. Principalmente perché io continuo a dirle di no.

Cammino nella mia stanza tirando fuori il mio telefono per chiamare Leah. Il mio dito indugia sul suo contatto.

Angelo.

Voglio davvero sapere dove è andata. Sospiro gettando il telefono sul letto. Se avesse voluto che lo sapessi me l'avrebbe detto. Voglio dire, è parte della famiglia, quindi deve stare bene.

Leah

"Non l'ha fatto!" Jen ride, annuisco con la testa. Le stavo raccontando cosa è successo tra me e Slivio. Le ho detto solo che mi ha coccolato mentre dormivamo.

Mi mordo l'interno della guancia per impedire che il sorriso si apra sul mio viso. "Allora cosa ne pensi di Slivio, voglio dire con lui che è il tuo capo e tutto il resto?" Jen mi chiede infilandosi i popcorn in bocca.

"È c-carino, e mi dà dei momenti per me senza chiedere se ne ho bisogno. Vivere con lui è strano però". Ammetto a Jen, che manda giù i suoi popcorn. "Cosa vuoi dire?" Io respiro profondamente.

"Quando sono arrivata lì si è assicurato che avessi del cibo sul tavolo e mi ha permesso di mangiarlo. Poi più tardi quella notte ho avuto  paura del temporale e si è offerto di farmi dormire nel suo letto". Mi fermo prima di continuare.

"Dopo di che non mi ha presa in giro per aver ballato prima di andare a letto. È quasi come se non fosse per niente come Michael." sproloquio, lei mi guarda e ride un po'.

"Naturalmente Slivio non è per niente come Michael. È un assassino, Leah. Michael è bello, gentile e probabilmente anche una bella scopata". Mi fa l'occhiolino, sento che la mia faccia si scalda. Michael non è stato gentile quando mi ha cacciato di casa. Glielo vorrei dire, ma annuisco solo con la testa. Michael è bellissimo ma mai come Slivio.

Slivio è meraviglioso.

Le faccio in cambio un sorriso morbido. "Allora perché sei venuta qui oggi? Non sono nervosa o altro dato che entrambe non abbiamo lavorato". Chiede, scuoto la testa cercando di liberarmi di uno starnuto.

"Sono venuta qui perché Slivio era con la sua famiglia, non volevo intromettermi. Così gli ho detto che avrei fatto visita alla mia famiglia. Penso che andrò a fargli visita oggi". Comincio ad alzarmi mentre Jen mi rivolge uno sguardo compassionevole.

Odio quando la gente ha pietà di me.

Jen annuisce prima di dire: "Sì, certo Leah. Hai bisogno di qualcosa prima di andare?" Scuoto la testa "Solo di un momento per me". Rispondo andando nella  mia macchina.

Burning Pile di Mother Mother sta suonando dolcemente dalle casse. Canticchio dolcemente insieme alla musica.

C'è anche il suono della pioggia che sbatte sulla mia macchina. Adoro la pioggia, sembra così accogliente, potrei vivere con un tempo uggioso e piovoso per giorni. Passo il cancello, leggo il cartello che indica dove trascorrerò  ore o giorni.

Cimitero di Shadow Garden.

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Vi ringrazio per il proseguimento della lettura di questa storia. Vorrei chiedervi il piccolo favore di lasciare un VOTO e se vi va anche un commento per aiutarmi a farla crescere e conoscere il più possibile. Ci vuole un secondo a cliccare su quella stellina, vi sarei davvero grata se lo faceste!⭐️

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