Capitolo 13

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Slivio

Riley fa un altro sproloquio sui cookies, mi ricorda un po' il cagnolino di Leah di nome cookie. Cerca sempre attenzioni.

"Vedi, mi piacciono i biscotti glassati, ma i cookies al cioccolato sono sicuramente i miei preferiti." Annuisce con la testa per confermare la sua risposta.

"Sli, posso farti una domanda?" La guardo solo, normalmente le sue domande non sono così serie. "Sì, certo, ma cerca di farla in fretta. Leah vuole che la vada a prendere a casa di Jen" dico.

"Parleremo della signorina Leah più tardi, scommetto che è la tua ragazza". Riley dichiara prima di esitare a porre la prossima domanda.

"La mia domanda è: la vedi?" Non ci vuole molto prima che io capisca a chi si riferisce. Respiro profondamente prima di spiegare come soffro per la sua morte.

"Se intendi il suo fantasma, sì, è capitato. Quando è morta all'inizio pensavo di vederla. Mi piacerebbe tanto sentirla ancora ridere o giocare". Mi fermo dal parlare prima di sedermi al tavolo.

"Ho sempre pensato che fosse dietro l'angolo. Poi dopo un paio di mesi sono passato dal sentirla parlare al solo sentirne i passi". Iniziò a giocare con i passanti dei pantaloni.

Leah dice che è una cattiva abitudine.

"Circa un anno dopo la sua morte tutto si è fermato. Non so cosa sia successo o perché, tutto quello che so è che il padre è uno stronzo per aver ammesso di averla uccisa". Sputo con rabbia, mi alzo afferrando le chiavi.

Prima di uscire le dico dolcemente: "Ancora vado a farle visita sulla sua tomba". Riley mi guarda e sorride. Mi dirigo verso l'auto, provando a non rivivere i ricordi di lei.

* * *
Due anni prima. Slivio, 23 anni.

"Papà è così fottutamente ingiusto!" Riley pesta i piedi nel suo ufficio. Ha tutto il diritto di essere arrabbiata.

Papà mi colpisce la spalla, "Buon compleanno del cazzo". Mia madre alza gli occhi al cielo. "Ora George sii gentile con tuo figlio, non è colpa sua Riley è sconvolta". Dice sinceramente, mentre taglia una fetta di torta.

"Non è il mio fottuto figlio, mio figlio non sarebbe debole come lui." Sputa con rabbia.

Annuisco con la testa in accordo. "È vero madre, mio padre non farebbe mai una cosa del genere a sua figlia a sua figlia". Sputo con il suo stesso tono.

Ari arriva prima che possa succedere qualcosa. "Mi dispiace tanto di essere in ritardo ragazzi, buon compleanno Slivio." Mi fa un sorriso e corre ad abbracciarmi. "Che succede?" Chiede sorpresa.

"Andrai in missione, non mi interessa quello che dici. Andrai e avrai successo". Mio padre le dice non lasciandole modo di discutere. "Prezzo del successo?" Chiede seriamente, e mio padre ride.

"3% e dato che sei per i diritti delle donne, dovresti farlo. Giusto? Perché sei una donna, giusto?" Mio padre- no George ha un grande sorriso sul viso. Ari scuote la testa.

Fine flashback
* * *

"Grazie per essere venuto a prendermi." La voce morbida di Leah arriva quando apre la portiera dell'auto. "Ero a casa di Jen", il suo fottuto fastidioso cagnolino decide saltarmi sul cazzo. Faccio uscire un gemito basso per il dolore.

Leah alza la testa nella mia direzione. Prende quel mostro del suo cane. "Mi dispiace tanto, Slivio, stai bene?" Mi guarda, i suoi occhi da cerbiatta si ammorbidiscono di preoccupazione. Annuisco con la testa per poi fissarmi i pantaloni.

"Possiamo andare al negozio?" Chiede, annuisco con la testa. "Cosa ti serve?" Tira fuori il telefono.

"Solo alcune cose." Non rispondo dandole il cavo per la musica. La musica soft di 'Mother Mother' inizia a suonare, poi passa a Chase Atlantic.

La sua playlist si chiama "emozioni miste". Devo dire che è un nome intuitivo per una playlist. Leccandomi le labbra, la guardo. Sta canticchiando il testo e guarda fuori dal finestrino.

I suoi occhi si illuminano mentre passiamo davanti ad un negozio di cupcake, quindi mi riprometto che ci andremo dopo. Si lecca le labbra tirando fuori la lingua come se fosse un cane. Non dico nulla, mi limito a guardarla.

Apre la portiera entusiasta di andare a fare shopping mentre parcheggio l'auto. Parcheggio l'auto più lontano possibile dal negozio. Perché? Principalmente perché voglio passare del tempo con lei.

"Slivio" sbuffa, respirando pesantemente. La guardo, è proprio di fronte a me. "Puoi portarmi in braccio?" Annuisco con la testa, lei mi salta avidamente addosso. Le tengo la parte posteriore delle cosce, vicino al sedere.

Ha una gamba sulla mia schiena e l'altra vicino al mio stomaco, facendola sedere proprio sul mio fianco sinistro. La sua testa è sulla mia spalla, tira fuori un pezzo di carta dalla tasca posteriore. "Questo è tutto ciò di cui ho bisogno". Annuisco, dando un'occhiata al foglietto.

Elenco:

- cerotti

- Dr.Pepper

- Uova

- Farina

- Pizza surgelata

- Ananas

- Zucchero

- Acqua

Ha bisogno di un sacco di merda, non stava mentendo. Sto tenendo il mio autocontrollo per non baciarla.

Quando la metto giù il suo vestito è alzato sopra la coscia. Le tiro giù rapidamente il lembo di stoffa. Non voglio che questi piccoli stronzi arrapati la guardino.

Ridacchia quando le tiro giù il vestito. "Cosa c'è di divertente Angelo?" Le faccio le fusa nell'orecchio, il suo corpo è diventato rigido. Dal modo in cui stringe le cosce posso dire che è eccitata tanto quanto lo sono io in questo momento.

Dal nulla mi chiede se preferisco waffle o pancake. "I waffle sono i migliori", le dico onestamente. Deve sentirsi offesa perché rilascia un forte sospiro. "Non possiamo più essere amici". afferma, anche se entrambi sappiamo che sta scherzando, non posso fare a meno di accigliarmi.

Cammina nel corridoio 6 per trovare la farina e lo zucchero. Mi faccio strada verso le uova. Mi sto facendo gli affari miei prima che una coppia si avvicini a me. Penso che siano una coppia solo perché si stavano succhiando la faccia a vicenda.

"Tu sei Slivio?" Sono entrambi biondi, il ragazzo però ha un biondo più scuro. Annuisco con la testa per rispondere alla sua domanda.

La ragazza parla per seconda: "Sei qui da solo o sei con Leah?" La mia mano si stringe leggermente intorno alle uova. Lei guarda in basso annuendo.

"Sono Jen e questo è Michael, siamo qui per farle un regalo a sorpresa per il suo compleanno". Jen dice mentendo.

"Il compleanno di Leah è tra cinque mesi. Inoltre, ragazzi, non mi state mica dicendo che Michael è ancora il fidanzato di Leah? Che falsa amica e che fidanzato ancora più falso." Sputo con il veleno che si muove tra di loro, lasciandoli storditi.

Li odio, cazzo.

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Vi ringrazio per il proseguimento della lettura di questa storia. Vorrei chiedervi il piccolo favore di lasciare un VOTO e se vi va anche un commento per aiutarmi a farla crescere e conoscere il più possibile. Ci vuole un secondo a cliccare su quella stellina, vi sarei davvero grata se lo faceste!⭐️

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A Sinful Addiction [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora