Colpe

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Alice

Cosa-?
Non poteva essere...
Non potevo vederlo...
Non ci credevo...
Suhyo stava baciando Jani sulle labbra...
E...

Scoppiai in lacrime, appoggiai la mia schiena sul muro che si trovava vicino a me, quello con cui mi ero coperta prima per farmi vedere dai due.

Perché l'aveva fatto?
Quindi tutte le cose che aveva detto e tutto quello che aveva fatto, che avevamo fatto, non significava niente.
Per lui era tutto un gioco, quindi non era mai cambiato?
Era sempre rimasto lo stesso sin dal giorno dopo in cui eravamo ubriachi ed era iniziata tutta questa storia.
Era Suhyo...
Era sempre rimasto Suhyo, il vecchio Suhyo...

Ero spezzata, mi misi una mano sulla bocca per non far sentire i singhiozzi del mio pianto.
Il mio corpo scivolò sul muro dal mio dorso, fino a ritrovarmi per terra, con la testa tra le ginocchia e una mano sulla faccia.

Non ero pronta...
Non ad affrontarlo...
Non ad avere una relazione...
Non ero mai stata pronta...

Ero una stupida, a pensare che uno così potesse cambiare solo grazie a me.

Sentivo con c'è la stavi facendo: avevo paura, dovevo dimenticarlo, non volevo più avere Suhyo, come era entrato doveva anche uscirne.

Eppure piangevo, il mio corpo era debole, i singhiozzi mi avevano tolto il respiro, mi mancava l'aria.

Non ci vedevo più, buio...

-

Alle altre lezioni Alice non si presentò, e la giornata passò in fretta, tutti si chiedevano dove fosse perché la stessa mattina l'avevano vista e stava bene.

Era arrivata l'ora di teatro, e tutti i ragazzi e le ragazze si stavano incamminando verso l'auditorium: i corridoi erano pieni, non si riusciva a passare, gli adolescenti ridevano e scherzavano come ogni giorno d'altronde.

Ma qualcosa spezzò quei sorrisi e risate: un urlo, era stato amplificato dall'immenso spazio dell'edificio.
Una ragazza si era messa ad urlare, e si era buttata per terra, lasciando tutti confusi; si trovava un'altra persona per terra, la ragazza dell'urlo stava cercando di aiutarla, svegliandola e dandole colpetti sulle guance.

Un professore si fece largo tra gli alunni.

<<Fate spazio, fate spazio ho detto, grazie>>

Appena l'insegnante vide la scena tolse quella che l'aveva vista per prima di mezzo, prese suo cellulare e chiamò dei soccorsi: di solito se ne occupava la scuola, ma sembrava grave questa volta.

In quella folla si trovava anche Suhyo, mano nella mano con Jani, che, non capendo cosa stesse succedendo, cercò di scavalcare gli altri per osservare meglio la situazione: e così vide Alice per terra.

Staccò la sua mano da quella di Jani per lanciarsi per terra con gli occhi rosso sangue, si avvicinò velocemente.

<<Perché fai finta di stare male!? Svegliati, forza! Lo sappiamo che sai recitare... Svegliati, ti prego... Cos'è successo? Chi ti ha ridotto così!? Dimmelo!>>

La ragazza era ancora incosciente, e lui era disperato, mentre la nemica lo guardava disgustata.

Si avvicinò anche lei.

<<Hey Suhyo dovremmo->>
<<Vattene!>>

Le persone intorno si girarono verso i due, e Jani iniziò a sussurrare a lui.

<<Non mi far fare brutta figura davanti a tutti, alzati e andiamocene>>
<<Smettila, vai da sola se vuoi, non capisci che... - fece una pausa per prendere fiato, avendo ancora gli occhi rossi - non capisci che non ti amo? Non l'ho mai fatto, e non potrò mai farlo, mi dispiace>>
<<Cosa stai dicendo!?>>
<<Ti sto dicendo di andare via, e di lasciarci da soli, io e lei... >>

Jani era su tutte le furie, era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, era completamente fuori di se.
Senza dire niente se ne andò, lasciando i due soli, mentre tutta la scuola li stava ancora guardando.

Suhyo continuò la conversazione.

<<Svegliati! Jani se n'è andata! Adesso possiamo stare insieme! Per favore!>>
<<Hm...>>

Disse lei ad occhi chiusi.
Sunghoon la abbracciò.

<<Oh! Apri gli occhi... Ti prego... Sono qui, sono io>>
<<Suhyo... >>
<<Si si... Ci sono... >>

Arrivarono i soccorsi: spostarno Alice su una barella.

<<Sei tu... È... Colpa... Tua... Suhyo...>>

Balbettò lei, essendosi appena svegliata dopo aver avuto un attacco di panico.

Il sorriso di Suhyo si trasformò in una faccia confusa,
le sue lacrime di sicurezza in lacrime di dolore.

Portarono via la ragazza, via da lui.

𝔽𝕆ℝ𝔾𝕀𝕍𝔼 𝕄𝔼 - 𝕄𝕪 𝕃𝕠𝕧𝕖 𝕆𝕗 𝕃𝕚𝕗𝕖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora