i like you, no...i love you //SukuFushi

X

il mese del preside e del vice era finito, io e Sukuna ci dirigiamo nell'ufficio dove era ritornato il vero preside di questa scuola.

preside: allora ragazzi, ho sentito cosa è successo in mia assenza e mi dispiace parecchio per questo, ma, come vi avevo promesso, ecco le borse di studio che vi darò a fine anno

dice mostrando un foglio della borsa di studio e poi tira fuori due biglietti

preside: ed ecco i vostri biglietti per una vacanza in Corsica, spero ve la godiate.

S: grazie preside
M: grazie, ma non pensavo fossero due biglietti di coppia, doveva percaso andarci con sua moglie?
preside: hahaha si mi avete beccato, dovevo andarci con mia moglie, ma è arrivato un bambino molto carino e coccoloso e abbiamo dato la priorità a questo, quindi saranno vostri, come vi avevo promesso.
M&S: grazie
preside: comunque....mi dovete ricomprare una scatola di preservativi

dice sorridendo maliziosamente...

oddio, me ne ero dimenticato.

S: scusi, gli porteremo quel pacchetto dalla corsica, come souvenir hahaha
preside: affare fatto. il vostro volo parte fra due giorni, mi raccomando divertittevi e portate il costume da bagno, questa stagione è perfetta per i bagni nel mare!

ringraziamo nuovamente il preside per poi uscire dall'ufficio che ci ha regalato belli e brutti momenti, ma che alla fine ci ha fatto mettere insieme.

M: non vedo l'ora di andare in vacanza
S: ed io non vedo l'ora di vederti in costume da bagno

sicuramente sono diventato rosso.

M: smettila Ryomen!

Sukuna rimane a bocca aperta...che succede?

M: che hai? ti senti male?
S: ti da fastidio se andiamo in qualche bagno a farlo? me lo hai fatto alzare chiamandomi per nome

dice mordendomi l'orecchio ed io faccio fuoriuscire dei gemiti dalla mia bocca e subito la tappo con le mani.

M: o-ora?
S: vuoi che tutti mi vedano con una erezione? se me lo chiedono potrei rispondere che è merito tuo
M:n-no...andiamo in bagno...

detto questo sukuna mi trascino nel primo bagno che avevamo trovato, cioè quello del nostro piano.

mi butta dentro ad una cabina e inizia a mordermi il collo e tenermi dal culo.

M: mmh~ s-sukuna?
S:Ryomen, chiamami di nuovo, Ryomen
M: Ryo-Ryomen ah~

Sukuna si siede sul water mentre sbottona i suoi pantaloni, poi mi spinge a terra segno che dovevo fargli un pompino. inizio a leccargli la punta per poi scendere sempre di più, ogni tanto lo metto in bocca e faccio su e giù mentre lui mi prepara inserendo un dito dentro il mio culo.

M: mmh~ ngh~

continuiamo così fino a quando lui non mi viene in gola ed io non vengo a terra.

M: ah~

Sukuna poi si alza e mi mette con la faccia attaccata alla porta della cabina in cui eravamo, inizia ad inserire il suo membro facendo spinte sempre più veloci.

X: si, hai sentito di quella nuova prof di algebra?

ci fermiamo sentendo delle voci, ma subito Sukuna riprese con le spinte tappandomi la bocca con la sua mano.

M: mmh~
S: shh sennò ti sentiranno

mi dice sussurrandomi all'orecchio.

sento il suo membro diventare sempre più grande dentro di me...non resisto più, sto per venire...dopo qualche altra spinta e gemito trattenuto vengo mordendo la mano di sukuna per non far rumore e lui viene dentro di me. era la prima volta che non usavamo il preservativo.

i due ragazzi se ne vanno dal bagno, così sukuna potè uscire da dentro di me ed io mi accasciai a terra respirando affannosamente e con delle lacrime agli acchi dalla goduria.

M: u-una cosa simile mai più!
S: si certo, ma intanto sei venuto mentre c'erano delle persone fuori da questa cabina.

lo odio quando fa così!

M: ora dovrò togliere pure lo sperma che hai lasciato in me...

dico iniziando, ma vengo fermato da sukuna che mi tira via la mano e inserisce qualcosa dentro il mio culo.

M: che roba è!?
S: lo terrai fino a fine lezioni, oggi pomeriggio verrai a casa mia e lì lo toglieremo insieme

COSA-!?

M:stai scherzando vero!? io lo tolgo!
S: se lo togli non ti scoperò più!
M: ti odio!
S: anche io ti amo, mio piccolo tesoro

dice baciandomi e uscendo dal bagno...mi lascia qui? così!? dio se lo prendo altro che lui non mi scoperà, sarò io a non dargli il mio culo!

decido di rivestirmi, ancora non sapevo come funzionasse quel coso dentro di me, ma appena mi alzai capì...

M: AH~ Dio...SUKUNA RYOMEN TORNA QUI IDIOTA!

urlo, ma sicuramente lui non era più qui...se lo trovo lo sgozzo vivo!

ritorno nella mia classe dove tutti mi salutano, specialmente i miei amici, mi siedo al mio posto, ma subito sento qualcosa andare più in fondo...

Dio sto cazzo di coso...

mi accascio con la testa sul banco mentre aspetto che arrivi la prof. le mie gambe tremano e anche il mio sedere. mi mordo le labbra per concentrarmi...

devo stare così sei ore?! vi prego uccidetemi...

Yj: hey amico come va!?

Yuji mi tocca la spalla ed io trattengo un gemito, dio che imbarazzo se ne uscisse uno...

N: megumi, ma tu...?
Mk: esatto

loro due se la ridono...ti prego fate che non lo sappiano

I: sei pronto per storia dell'arte col tuo amore?
M: storia dell'arte? con sukuna?
Yt: eh già, mentre tu eri impegnato a farti fottere dal preside sukuna la prof ha deciso di fare storia con la sua classe, quindi noi, oltre ad avere scienze e biologia con loro, abbiamo anche Storia dell'arte.
M: seri? quindi Yuji tu dovrai andare davanti...
Yj: lo so che sei felice di stare vicino a mio fratello
M: in questo momento non più di tanto
Yk: come mai?
M: lunga storia
E: hai un cazzo in culo vero?
M: eh? no...più o meno
N: oddio lo sapevo!
M: è imbarazzante parlarne con voi!
E: tranquillo, tutti noi bottom lo abbiano provato qui a scuola
M: seri!?
I: si
N: si
E: si
Yk: si
M: ah...

la prof entra interrompendo tutti.

Prof: ragazzi! ognuno ai suoi posti! YUJI DAVANTI.
Yj: si prof

Yuji se ne va davanti e subito dopo entra la classe di Sukuna e lui viene a sedersi vicino a me come sempre

S: hey babe come va?

mi dice toccandomi l'interno coscia ed io come risposta mi tappo la bocca cercando di non far uscire nessun suono.

S: sono felice che lo hai ancora dentro di te

bisbiglia al mio orecchio

M: d-dio se ti odio

la sua voce, il suo tocco, il suo viso...mi facevano venire voglia di lasciare che quei gemiti uscissero.