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Passarono circa 10 giorni da quando Louis trovò il modo per andare dal suo Harold.
Le giornate passavano lentamente e i tramonti troppo in fretta.
Ogni mattina le note della canzone riempivano i cuori dei piccoli innamorati, che sognavano di incontrarsi.
Ogni sera dopo il tramonto i due ragazzi cantavano la loro canzone, sussurrando le parole.
Ogni giorno Louis ripeteva al suo Harry la sua frase: verrò qui ogni sera dopo il tramonto. Per dare sicurezza al suo amato.
La distanza fisica sembrava portare i ragazzi ad una più forte attrazione.
I tramonti sembravano durare troppo poco per permettere ai due amanti di potersi avere.
Come tutti i dì, quel giorno il piccolo dagli occhi color cielo sapeva che avrebbe dovuto aspettare il tramonto per poter andare da chi sognava di giorno.
Ma quel dì fu differente dagli altri. Fu un giorno che ne Harry ne Louis potranno mai scordare.
La loro giornata passò come tutte le altre, lentamente. Harry aveva lavorato nella parte est dei campi, Louis era stato chiamato per scaricare le merci del comandante. Notò come, stranamente, quei sacchi avevano tutti il segno di pericolo e di facilmente infiammabile sul retro.
Arrivò finalmente l'atteso tramonto.
Louis si preparò ad andare, come sempre, dal suo amato.
Andò prima del solito, non riusciva più ad aspettare.
Salutò Liam ed uscì con ancora la luce del crepuscolo appena finito.
"Forse, è troppo presto" aveva detto la sua mente, "Ho bisogno di lui, ora" aveva risposto il suo cuore.
Arrivò alla porta del padiglione, notando Harry ancora sveglio.
La luce del tramonto appena passato era abbastanza per permettere ai due amanti di vedersi bene.
Si abbracciarono, si baciarono, si scambiarono tanti Ti amo. Finché Harold non si rese conto del l'anticipo. Ma non fece in tempo a chiedere il perché, che una guardia si avvicinò, sentendo bisbigliare.
Un uomo di bassa statura entrò.
"Venite. Ora" aveva urlato chiamando l'attenzione di altri soldati.
Gli occhi candidi dei piccoli innamorati si trasformarono in puro terrore, i loro cuori iniziarono a battere ad una velocità tale che sarebbero potuti scoppiare.
Altre due guardie arrivarono al richiamo del loro compagno, osservando la scena. Presero i due ragazzi, bloccandoli le braccia.
"Cosa ne facciamo?" Chiese quasi divertendosi uno dei soldati.
Delle lacrime scesero sulle guance di Harry.
"Vedo che voi siete il più debole.." iniziò il soldato con le mani libere, osservando Harold, facendo segno agli altri di seguirlo.
"..Quindi non credo vi dispiaccia se adesso spariamo al tuo amico" finì.
Harry aprì la bocca per parlare.
Un urlo ruppe il silenzio del campo. Era un urlo di dolore e di supplica.
Nel viso di Louis si disegnò un'espressione di stupore e di terrore.
Il soldato tirò un pugno ad Harold.
"Tienimi fermo quel bastardo. Ora lo finisco" disse tirando fuori la pistola.
Un altro grido di dolore uscì dalle labbra supplicanti di Harry, mentre un fiume di lacrime scese dagli occhi sia di Harold che di Louis.
"Ti amo" aveva mimato il piccolo dagli occhi color cielo con la bocca, consapevole che quelle sarebbero state le sue ultime parole.
Il soldato caricò la pistola e la puntò sulla tempia di Louis.
Un altro urlo interruppe il silenzio.
"Aspetta" disse il soldato che teneva il gracile copro a cui stava per essere tolta l'anima.
"Ho un'idea migliore" continuò quasi con malizia.
"Quale sarebbe?" Chiese il soldato abbassando la pistola.
La guardia si allontanò da Louis, avvicinandosi al soldato più basso e sussurrandogli qualcosa nell'orecchio.
"Sì, mi piace quest'idea" affermò poco dopo il soldato.
"Cosa ci farete?" Chiese con supplica Louis.
"Al tuo amico? Nulla di fisico. A te? Lo scoprirai presto. Andiamo" rispose minaccioso.
Un brivido percosse la schiena di Harry e di Louis.
Li portarono nella parte nord dei campi.
"Vado a prenderla" disse il soldato più basso.
Le braccia dei due ragazzi erano ancora bloccate.
Il silenzio calò su quel campo. I due innamorati si guardarono con paura, con lacrime, con desiderio di potersi amare.
Quel soldato tornò poco dopo con una lunga frusta e una fune.
I due ragazzi capirono cosa stava per succedere.
Un altro urlo di supplica uscì dalle labbra color ciliegia del piccolo Harry.
"Legatelo, stretto" disse lo stesso soldato.
La guardia che stava tenendo Louis prese con forza il polso della sua futura vittima. Gli tolse la maglia, mostrando il corpo asciutto e scarabocchiato di tanto intanto.
Venne legato a un palo, lasciando la schiena rivolta alle guardie.
"Vedi, 20-318, a noi non piace l'allegria che create. Perciò, osservaci. Osserva la nostra potenza" a queste parole il soldato fece scocchiare la punta della frusta a terra.
Prese fiato, mentre un fiume scorreva sulle guance dei piccoli innamorati.
Un altro scocchio si fece spazio nel silenzio, solo che questa volta sbattè contro la schiena di Louis, che si inarcò dal dolore.
Un urlo di sofferenza uscì dalle labbra di Harold, mentre al piccolo dagli occhi color cielo mancò il fiato.
Del sangue uscì dalla zona colpita mentre la luce del tramonto era ormai scomparsa.
Dolore. Era tutto ciò a cui i due innamorati pensavano.
Seconda frustata.
Secondo urlo di dolore.
Terza frustata.
Terzo urlo di dolore.
I soldati ridevano con gusto mentre le lacrime dei ragazzi scendevano.
I segni si fecero subito evidenti. Delle gocce di sangue minacciavano di scorrere alla stessa velocità delle lacrime. Ci furono attimi di silenzio. Attimi di sofferenza.
Quarta frustata.
Quarto urlo di dolore.
Quinta frustata.
Quinto urlo di dolore.
Altri attimi di silenzio furono interrotti dalle risate dei soldati.
"Mollateli qua. Andiamo a dormire" disse il soldato che tirò le frustate.
Le guardie se ne andarono e lasciarono i due ragazzi da soli.
Harold iniziò a correre verso il suo Louis, liberandolo dalla fune.
Il giovane cadde a terra.
"Louis" lo chiamò. Il ragazzo era privo di sensi, ma il giovane non poteva saperlo.
Harold di accasciò a terra, in ginocchio, prendendo il corpo del suo amato sulle cosce e cercando di svegliarlo.
Le lacrime bagnavano il petto di Louis mentre una mano era stretta da quella di Harry.
"Louis" lo chiamò di nuovo tra i singhiozzi.
"Louis ti prego dimmi che sei vivo. Ti amo" disse con voce spezzata.
Si avvicinò alle sue labbra, lasciando un bacio.
"Louis, ti prego" disse un'ultima volta prima di scoppiare in un pianto seguito da urla di dolore.
Lo strinse forte, iniziando a dondolare.
Rimase così per tutta la notte. Addormentandosi sul corpo del suo amato.

Goodbye My Lover || Larry ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora