𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐗𝐈𝐗

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Se c'era una cosa che nessuno avrebbe potuto evitare da quel giorno, era sentire parlare della morte del sindaco Vincenzo Volta

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Se c'era una cosa che nessuno avrebbe potuto evitare da quel giorno, era sentire parlare della morte del sindaco Vincenzo Volta. Anche dopo qualche giorno, il 14 novembre 2001, il suicidio di Vincenzo Volta era l'argomento più scottante del momento.

Tutti ne parlavano: in ogni bar, in ogni negozio, in ogni classe di ogni singola scuola di Firenze, si parlava solo che il corrotto sindaco era (finalmente!) morto. Qualcuno persino festeggiava a momenti, vista la brutta nomea che l'uomo aveva portato alla città ricca di storia secolare.

Volta aveva rovinato il nome di Firenze, anche se nulla era confermato. Nei telegiornali esteri, il nome dell'ormai ex sindaco era spesso accennato, descritto come "sindaco corrotto di Firenze". Diciamo che chiunque avrebbe tirato un sospiro di sollievo, nella speranza che le prossime elezioni fossero totalmente diverse.

Non c'era stato nemmeno un chissà grande cambio, visto che raramente Vincenzo si era mostrato in pubblico. A sostituirlo durante le cerimonie, gli eventi, qualunque cosa pubblica, c'era sempre il vicesindaco Cosimo Poli, sessantatreenne, il quale aveva sempre provato una certa antipatia verso Volta.

𝙏𝙃𝙀 𝘼𝙍𝙏 𝙊𝙁 𝘿𝙄𝙎𝘼𝙋𝙋𝙀𝘼𝙍𝙄𝙉𝙂 - storia ad ocDove le storie prendono vita. Scoprilo ora