𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐈𝐈𝐈

173 19 113
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.





Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.







«Ci può dire qualcosa in merito alla scomparsa di Adriana Palmieri? Come mai vi trovate in quella pizzeria? Troppe pattuglie per un semplice controllo, mi sbaglio signor Bellocchio?» Pietro Ottavi stava inseguendo, con microfono alla mano e teleca...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Ci può dire qualcosa in merito alla scomparsa di Adriana Palmieri? Come mai vi trovate in quella pizzeria? Troppe pattuglie per un semplice controllo, mi sbaglio signor Bellocchio?» Pietro Ottavi stava inseguendo, con microfono alla mano e telecamera, il capo della polizia di Firenze, Alberto Bellocchio, mentre usciva dalla stazione.
Erano ormai passati due giorni da quel martedì, e la notizia di diverse pattuglie e ricercatori all'interno della "Pizzeria Fiorentina" aveva scosso un gran tumulto tra chi seguiva il caso della giovane.

Pietro Ottavi, da bravo giornalista, tanto rispettato quanto odiato da tantissime testate, si era recato da Torino fino al capoluogo toscano per poter scrivere l'articolo sulla Palmieri: argomento scottante, nonostante i genitori della giovane avevano richiesto meno pagine possibili a riguardo.

L'uomo non si era fatto problemi ad affermare «Se siete così ricchi e noti, non potete aspettarvi in silenzio.» per fare scalpore e venir etichettato come "insensibile". Chiunque avrebbe tentato di buttare giù l'immagine di Ottavi, ma il cinquantottenne aveva ignorato ogni lamentela, ed aveva proseguito per pubblicare una prima pagina.
Seguito da sua figlia, Olivia, che si occupava delle fotografie, Pietro era deciso a fare successo con quel caso.

«Mi dispiace, io non posso dire nulla!» ribatté Alberto Bellocchio, spintonando i diversi cameraman, per poter entrare all'interno della sua automobile; Pietro, proprio mentre Bellocchio stava per chiudere la portiera, infilò un piede nello spazio rimasto, per farsi concedere qualche istante ed una bella immagine del capo della polizia furioso.

𝙏𝙃𝙀 𝘼𝙍𝙏 𝙊𝙁 𝘿𝙄𝙎𝘼𝙋𝙋𝙀𝘼𝙍𝙄𝙉𝙂 - storia ad ocDove le storie prendono vita. Scoprilo ora