Marta staccò dalla "Noioteca" con un ritardo di un'ora, odiava rimanere più tempo sul posto di lavoro per firmare scartoffie e registrare video ma far parte del "team" di Angelina Mango significava anche fare quello. Controllò l'orario sulla schermata del suo cellulare leggendo 18:30, aveva fatto attendere Dario per più di un'ora fuori dal pop-up, avrebbe dovuto trovare un modo per farsi perdonare ancora una volta per averlo importunato. Uscì dal locale riponendo all'interno della sua borsa i fascicoletti che aveva appena finito di discutere, si strinse nel cappotto, di proprietà altrui, e si diresse verso la testa violetta rasata che l'aspettava appoggiata al muro china sulla schermo del suo cellulare.
<<Scusami tantissimo, Angelina voleva registrare qualche contenuto social in più e Marta Donà voleva discutere con me le ultime cose per la serata cover. Mi dispiace di averti fatto attendere così tanto tempo.>> La ragazza piagnucolò, sbilanciandosi verso il ragazzo avvolgendo le sue braccia intorno al collo di lui in un sincero e spontaneo abbraccio. Dario colto alla sprovvista avvolse le sue braccia intorno alla esile vita della ragazza che tremò sotto di lui, ma il cantante non parve dar importanza a questo insignificante dettaglio.
<<Stai tranquilla, non importa.>> Dario le sorrise dolcemente, lasciandole un caldo bacio sulla fronte. Marta si sentì cullata dal suo tocco e proprio esso sciolse tutti i nodi di tensione che si erano andati a formare all'interno del suo corpo, durante la giornata lavorativa. Dario le prese la mano come se fosse la cosa più naturale sulla faccia della terra, Marta aveva costantemente le mani fredde e il leggero tepore di quelle del ragazzo gliele riscaldò. I capelli sciolti della ragazza erano lasciati nelle mani della fresca brezza sanremese, mentre la sciarpa che portava al collo era stretta dentro il cappotto di pelle.<<Dove andiamo?>> Chiese la ragazza una volta svoltato l'angolo, erano appena passati dalla via principale ad una interna di un piccolo borgo della città. Un icona illuminata attirò l'attenzione di Marta e i piedi dei due si diressero proprio verso la vetrina alla quale essa si riferiva, non appena la ragazza ne vide il contenuto i suoi occhi si illuminarono. L'icona recitava "Cat Cafè" in caratteri neri, lasciando poco spazio all'immaginazione della ragazza che con occhi pieni si voltò verso Dario, che stava già sorridendo al volto felice della stylist. Era un piccolo bar arredato con del mobilio in legno, molto accogliente e caldo dove avevano trovato casa almeno trenta gatti di qualsiasi colore e razza. Dario aprì la porta vetrata lasciando entrare la ragazza, prima di condurla verso una tavolo lontano dagli occhi indagatori delle persone circostanti. Scostò leggermente la sedia della ragazza, lasciandola sedere, per poi sedersi di fronte a lei che si stava togliendo il cappotto e la sciarpa variopinta. Pochi secondi dopo un cameriere con indosso un semplice grembiule marrone accorse al loro tavolo per ritirare le loro ordinazioni, Dario ordinò un caffè nero e Marta un semplice thè verde con aggiunta di latte. Subitamente un dolce gatto siamese a pelo lungo si appollaiò con un balzo sulle cosce della ragazza, Marta sorrise all'animaletto in modo amabile prima di sfiorare delicatamente con una mano il pelo sulla testa, lasciando che il felino si strusciasse contro di essa. Il cantante dall'altro lato del tavolo rimase incantato ancora una volta davanti a Marta accompagnata dalla sua inaudita delicatezza, venne risvegliato proprio da lei che lo invitava ad accarezzare l'animaletto e così lui fece.
<<Posso chiederti una cosa?>> Dopo qualche secondo di coccolare Marta iniziò la conversazione, con un imbarazzò che in quel momento sembrava del tutto fuori luogo. Dario annuì pensieroso, pensò di aver sbagliato qualcosa, ma d'altro canto non volle aprir bocca e cercò di non mettere pressione alla ragazza.
<<Venerdì è la serata delle cover- Dario annuì mentre un dolce soriano a pelo corto si strofinava sul suo braccio in cerca di attenzioni- mia sorella ha scelto di fare un omaggio a papà, io non so se riuscirò a reggere tutto. Mi chiedevo se ti andasse di rimanere con me quando si esibirà, insomma potresti venire nel nostro camerino, solo se ti va.>> Marta iniziò a giocare nervosamente con un piccolo tovagliolo posto sul tavolo, non le era mai piaciuto parlare del padre era talmente piccola quando è scomparso che ogni volta sentiva il suo stomaco stringersi. Dario allungò le sue labbra in un piccolo sorriso confortante, notata la mano della ragazza fare a pezzi il fazzoletto allungò il suo braccio nella sua direzione prendendo la mano di Marta nella sua. Non si curò molto di chi aveva intorno, voleva solo che la ragazza davanti a lui stesse tranquilla, infatti pochi secondi dopo la mano di Marta si era calmata ma non aveva intenzione di lasciare quella del cantante.
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GRAN FINALE// Erin bnkr44
FanficIo l'ho capito chi sei, che non ti piace spogliarti Che vuoi gridare ai concerti e vuoi uscire di casa per non tornarci E l'ho capito chi sei, troppo sveglia per sognare E quando penso che sei mia, mia, mia Quando penso che sei mia, mia, mia, che gr...