3. Inappropriate

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Ricordate cosa vi dicevano i vostri genitori quando eravate piccoli? Il gioco è bello quando dura poco. Credo si possa aggiungere all'insieme delle tante menzogne che ci raccontavano per levarcisi dai coglioni senza troppo impegno.

La verità è che loro erano esausti, frustrati, dalla vita di tutti i giorni e noi eravamo solo un altro peso che si aggiungeva all'agenda.

Il bel gioco non dura poco, non ci si assiste in pochi istanti. Il bel gioco è congeniato, tattico, pianificato per una vincita a lungo termine, solo così si riceve la giusta gratificazione.

Loro lo sapevano, loro sapevano che per tagliare il traguardo per primi la fase di studio della pista e dell'avversario era fondamentale, e chi acquisiva la maggior padronanza delle informazioni era avvantaggiato, perciò nessuno osava azzardare il primo attacco.

Nel frattempo regole silenziose venivano infrante, posizioni scollocate, i sentimenti avevano la meglio e il peso della convivenza favoriva la rivalità.

Per il momento l'unica ad aver identificato un obbiettivo sembrava essere Camila. Ma forse era semplicemente l'unica ad essere trasparente a riguardo.

La falsità e l'infamia aleggiano nel cuore degli innocui.

Adesso provate ad immaginare: la maligna, l'innocuo e l'ignoto nella stessa stanza, per tante lunghissime ore, per tanti lunghissimi mesi.

Per Camila sarebbe dovuto essere un inferno condividere l'aula col proprio fidanzato e il presunto amante di costui per così tanto tempo. Ma lei non era possesiva, tanto ché sperimentatrice.

Il vero inferno l'avrebbe passato Mikael.

Alicia Camila POV

《Ok, ragazzi, ordine per favore, prendete tutti posto e ascoltatemi. Allora, per chi non mi conoscesse, io sono la professoressa Shecter, il vostro docente di lettere, per chi invece mi ha avuta già l'anno scorso, spero per voi che siate pronti a conferire sul romanzo che vi ho dato da leggere per le vacanze》non credevo facesse sul serio quando lo ha assegnato, quale essere disumano devi essere per dare compiti da svolgere in estate?

《Vediamo un po'... Fahrenheit, ti dispiace venire alla cattedra e esplicare ai tuoi compagni di cosa tratta questo libro?》

Guarda un po' che coincidenza. Tu ne sei contento, vero Mike? Hai l'opportunità di fissarlo per svariati minuti senza passare per maniaco. Si, vedo la gioia nei tuoi occhi.

Ecco, ha iniziato ad esporre verso la platea. Il suono della sua voce ti solletica nel profondo, vero Mike? Oh, il tuo sguardo sta scendendo dal viso, dove si fermerà? Ma guarda un po', sotto la cintura! Sei così scontato Mike. Effettivamente non è male, il volume occupa tutto lo spazio del cavallo, invidiabile direi. A primo impatto punto sullo shower, ma non si sa mai, le persone possono sorprenderci. Tu lo sai bene, vero Mike? Non te lo stai immaginando, l'hai visto. Dove? Agli urinatoi? O ai fatto lo spione sotto le docce? No non l'hai mai visto bagnato, ma vorresti, per tua sfortuna quello lì è il tipo che aspetta che tutti lascino lo spogliatoio per denudarsi. Dimmi un po', qual è la tua fantasia, Mike? Tutto dentro? Sciacqua-bocca? Guarda come tieni quella lattina di coca cola sul tuo banco. Gli stai facendo un lavoretto di mano, non è vero?
Oh, Miky Miky, devo salvarti prima che tu debba correre a raccattare un paio di pantaloni di ricambio agli oggetti smarriti.

《Gli occhi sono più in alto》dissi maliziosamente ai decibel di un respiro, sottraendo la lattina dalla sua presa e bevendone un sorso.

Lui apparì confuso, scioccato, colpevole. Neanche a dirmi grazie, brutto ingrato che non sei altro.

Non posso pensare tutto il tempo ad intromettermi tra voi, o meglio, tra te e le tue fantasie, Mike. C'è un compito da svolgere e ho bisogno che il papero collabori.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 23 ⏰

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