Pov: Adelia
Mentre Ciro si avvicinava con passo deciso, ho sentito il cuore stringersi nel petto. Il suo sguardo era feroce, carico di accuse che ancora dovevo capire. Non ero preparata a questo confronto, e il timore si è insinuato dentro di me come un gelido vento invernale. È sempre stato così con Ciro, fin da quando eravamo piccoli, si arrabbiava ogni volta che vedeva che legavo con un altro ragazzo. Devo essere sincera, mi è spesso saltato in mente che potesse essere geloso, ma conoscevo Ciro e la gelosia verso una ragazza non era qualcosa che gli apparteneva. Al massimo, poteva aver paura di perdermi come amica.
« Ciro...» ho sussurrato, cercando di nascondere l'agitazione che mi stava invadendo. Non volevo litigarci, anche se si comportava da duro, era pur sempre il mio migliore amico, era l'unico ad esserci sempre stato per me.
Ma le mie parole sono morte sulle labbra mentre lui iniziava a scagliare le sue accuse. Come se fosse colpa mia se avevo parlato con Carmine, "il piecoro" , il rivale di Ciro. Come se la mia amicizia con lui dovesse essere un reato.
« Ciro, ascoltami...» ho cercato di intervenire, ma le parole sono rimaste bloccate nella mia gola. Avevo paura che se la prendesse con me, e quando capitava mi sentivo così male, così sola senza lui. Era una parte di me.
Guardandolo negli occhi, ho cercato di far emergere la verità da quel groviglio di emozioni che mi stava soffocando. «Ciro, io...»
Ma lui mi ha interrotto di nuovo, il suo disgusto dipinto sul viso. « Non credevo che potessi essere così ingenua, Adelia. Pensavo di potermi fidare di te. Ma evidentemente mi sbagliavo.»
Le lacrime stavano solcando il mio viso, ma cercai di trattenerle. « Ciro, ti prego, ascoltami. Non è come sembra...»
Ma le mie parole sembravano cadere nel vuoto, annegate dalla sua rabbia. Era come se nulla potesse fermare la furia che lo stava consumando dall'interno. « Stai zitta, Adelia.» Non mi chiamava mai con il mio nome completo, mai. Era davvero arrabbiato e non sapevo cosa fare per risolvere la situazione.
Il mio cuore batteva così forte che temevo di sentirmelo scoppiare nel petto mentre Ciro mi fissava con occhi ardenti di rabbia. La sua voce era un grido contro il silenzio dell'atmosfera pesante.
«Se non è come sembra, allora com'è? Avanti, spiegami!» disse Ciro, sbattendo un pugno sul tavolo, facendomi sobbalzare.
Cercai di mantenere la calma, « stavamo solo parlando, Carmine è stato gentile con me e nient'altro» Ma la mia voce tremava leggermente mentre le parole uscivano dalla mia bocca.
Ciro mi afferrò per il polso con fermezza, tirandomi verso di sé con una forza che mi fece sobbalzare. «Da quando ti piacciono i ragazzi gentili?» chiese con voce carica di sarcasmo.
Incontrai lo sguardo di Ciro, cercando di nascondere la mia crescente ansia dietro un sorriso teso. «Carmine non mi piace in quel modo,» risposi con voce ferma, sperando che le mie parole fossero abbastanza convincenti.« E poi tu che ne sai? Ti ricordo che non mai riuscita a stare con un ragazzo per più di due settimane, visto che tu li fai scappare tutti.» concludo guardandolo negli occhi e tirando via il mio polso dalla sua presa.
« Ah io li farei scappare? O sono loro che non tengono abbastanza palle da rimanere? Quelli stronzi non facevano per te, è inutile che mi rinfacci le cose, Adi.» rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo, ma io lo conoscevo. Vedevo il modo in cui serrava la mescella e stringeva i pugni tanto da far diventare le nocche bianche. Sospirai e chiusi gli occhi per un millisecondo.
L'aria intorno a noi sembrava carica di tensione, pronta a esplodere in qualsiasi momento.Sentivo il mio cuore battere sempre più velocemente mentre cercavo di trovare le parole giuste per calmare la furia di Ciro. Ma non esistevano. Il ragazzo davanti a me era difficile da gestire, e io ero sempre stata brava solo a dargli retta per paura su perderlo.
SPAZIO AUTRICECiao a tutte/i, spero la storia vi stia piacendo, mi farebbe molto contenta se poteste votare o lasciare un commento per dirmi cosa ne pensate e se aveste qualche richiesta come per esempio capitoli più lunghi
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COLPA DELLE FAVOLE. || CIRO RICCI
Fanfiction« Nun hai capit 'n cazz, Edoá, io la amo ra sempe.» Adelia e Ciro si conosco da sempre, ma sono l'uno l'opposto dell'altra.