Capitolo 3: L'Incontro all'IPM

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Pov: Adelia

L'odore asettico dell'istituto penitenziario permeava l'aria mentre attraversavo i corridoi freddi e desolati. La sala di incontri era una stanza di vetro freddo, un tavolo separava il mio mondo da quello di Ciro.
Lo abbracciai senza pensarci, mi strinse a lui come sempre ma la guardia ci intomò di staccarci, così mi sedetti.

I nostri sguardi si intrecciarono, e sentii il mio cuore battere accelerare. Ciro, con gli occhi stanchi ma ancora intensi, si sedette di fronte a me.

«Ciro, perché ti hanno arrestato? Perché sei qui?» chiesi, la mia voce tremante rivelava l'angoscia che si annidava nel mio petto.

Lui, seduto stravaccato nella sedia, evitò il mio sguardo. « Adi, le cose sono complicate. Non posso dirti tutto.» Mi chiamò con il soprannome che usava solo lui, e mi si scaldò il cuore. Ma perché non poteva darmi spiegazioni? stavo morendo d'ansia!

«Complicate? Cosa hai fatto?» implorai, i miei occhi imploravano una risposta che Ciro sembrava riluttante a fornire.

Dopo un lungo silenzio, finalmente cedette. «Ho ucciso un ragazzo, Adeliaa. Non posso dirti di più.»

Il mio cuore si fermò per un istante, il suo sussurro svelava un lato oscuro che non avevo mai immaginato in lui. «Ciro, perché? Perché hai fatto una cosa del genere?»

Ciro sospirò, la sua voce appena udibile risuonava nella stanza. "Adi m'hai scassat o' cazz co' tutt ste dumand' "

La risposta mi trafisse il cuore, non mi parlava mai così. Solo quando era veramente arrabbiato. « Non parlarmi così.» dissi in un sussurro, mi guardò con sguardo affilato e poggio la sua mano sulla mia, che era poggiata sul tavolo. L'accarezzo lentamente e poi se la portò alle labbra, lasciandoci un piccolo bacio. « Fatti inserire nel programma delle attività, molti ragazzi vengono qui a insegnarci qualcosa, almeno potrò vederti di più.»

COLPA DELLE FAVOLE. || CIRO RICCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora