my surname | Mattheo Riddle

"ci sto"

Salgo le scale della torre di astronomia ma appena sto per entrare sento dei gemiti, molto probabilmente so anche chi stia lì dentro a scopare ma non me ne fotte un emerito cazzo andassero in camera loro.

Entro.

-Ma che cazzo fai!- sbottò la ragazza che si è rivelata essere Astoria la puttana era mezza nuda attaccata al muro e il ragazzo che stava la stava facendo gemere è men che meno Riddle, ma che cazzo.
-tranquilla potete continuare io mi fumo una sigaretta e vado- le dissi io, in realtà non me ne sarei andata l'avrei cruciata e poi me ne sarei andata... si farò proprio così.

-black devi sempre rompere i coglioni, sembra che mi stalkeri sarà il mio fascino? Tu che dici Astoria?- disse Mattheo fottuto Riddle -be Mattheo io penso che tu scopi molto bene e lei è una puttana ahhh- disse lei, ok ora mi sto scaldando ma non lo faccio vedere rimango fredda e impassibile non bisogna abbassarsi al livello degli altri. Nel frattempo che loro fanno le loro cose io mi accendo una sigaretta e inizio a fumare appoggiandomi alla ringhiera e guardando il panorama.

Dopo un po' di minuti vedo che si sono ricomposti entrambi e mentre Astoria stava per uscire io la fermo
-Astoria ritorna qui- le dissi in tono tranquillo -No, perché dovrei?- mi risponde -Astoria ti ho detto di venire qui non fare altre domande- sbotto, lei si avvicina e io mi giro per guardarla, ora siamo faccia a faccia anche se io sono un po' più alta di lei. La guardo negli occhi e nella mente pronuncio

crucio,

crucio,

crucio

così tante volte che mi implora di smetterla ma io non mi fermo e questo tutto alla vista di Mattheo che non fa niente per aiutarla o proteggerla, lei stava urlando ma avevo insonorizzato la torre mentre stavo fumando quindi nessuno avrebbe potuto sentirla.

-BASTA TI PREGO BASTA- mi urlava lei continuando a piangere e contorcendosi dal dolore, stava perdendo molto sangue, io però nel frattempo ridevo,ridevo e sembravo una pazza ma tutta questa situazione mi stava facendo eccitare più che mai,io non so cosa ho per la testa ma so che tutto quello che provoca dolore mi piace perché mi fa sentire viva. Da questo punto di vista sembravo molto mia madre,lei però al mio contrario fa cose peggiori e non penso che arriverò mai a fare qualcosa del genere mi accontento di poco come cruciare una persona.

Dopo un quarto d'ora mi fermo per lasciarle un po' di pace, vi spiego la situazione in cui siamo:

Mattheo si trova attaccato al muro con una sigaretta tra le labbra mentre aspira il fumo, Astoria sta cercando di ricomporsi ed è sporca di sangue le faccio un incantesimo così almeno si chiudono le ferite e c'è poca probabilità che muoia dissanguata, non sono un assassina quindi devo pur mostrare un po' di pietà e infine ci sono io sbellicata dalle risate.

Mi avvicino ad Astoria e lei indietreggia impaurita, ah sono soddisfatta del mio lavoro -ora ti spiego due cose Astoria: la prima è che tu devi portarmi rispetto perché io sono Alexia Black e non una puttana come tu mi chiami e la seconda è che la prossima volta non sarò così clemente come oggi,ci siamo intese?- lei annuisce e mentre se ne sta per andare le do un'ultima tirata di capelli così giusto per marcare il concetto e lei se ne va via piangendo.

-Quindi tu così ti fai rispettare?- mi chiede Riddle alle mie spalle -Si e senti non ho voglia di discutere nuovamente quindi me ne vado ciao, e per una volta lasciami in pace- sto per dirigermi all' uscita ma mi blocco sentendo il mio cognome -Black...- rimango di spalle non mi giro -si?- dico -mi hai rotto veramente il cazzo devo pensare che mi stalkeri veramente?- dice con un tono... ironico? Bo ma chi lo capisce a questo -Riddle senti non so perché dove vai tu ci sono sempre io, penso sia il caso anche perché avrei preferito non trovare due persone che scopavano, e comunque volevo precisarti che tu puoi baciarti e scoparti chi vuoi però lascia stare la mia migliore amica anche se l'hai fatto per infastidirmi, non mi infastidisce il gesto ma chi lo ha fatto e con quale intenzione, be ciao- e chiudo la porta della torre di astronomia sbattendogliela contro.