Non più

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Per tre giorni consecutivi sono andato a camminare. Può sembrare una cosa banale: non lo è.
Soprattutto non lo è quando vuoi ritrovare il tuo tempo, le tue energie, le tue risorse per eseguire le faccende che vuoi fare.
Ieri è successo che si pretendeva che io mi chiudessi di nuovo in casa, per aspettare un pacco che nemmeno era per me.
Mi trovavo davanti un bivio: assecondare e mantenere quella dipendenza che mi ha tolto tutto negli ultimi due anni, oppure rifiutare e mettere me al primo posto? Ho scelto me.
Per quanto banale, ho scelto di non rinunciare a quello che volevo io, anche se questo ha scatenato la rabbia di chi aveva le pretese.
Lui mi odia, non sta facendo niente per me, mi sta facendo sentire un peso solo per fare la spesa alimentare. E io dovrei assecondarlo? Non sono mica lei.
Non ci penso proprio.
Visto che nessuno lo vede, la vita è mia, e voglio riuscire a fare qualcosa di decente.
No, non cambio il mondo.
Ma ho il diritto di prendere le mie decisioni come chiunque altro.
Poi la settimana prossima altri cambiamenti.

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