Due

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Quando ero piccola sono stata presa sotto l'ala "protettiva" della Corona. Fino all'età di dieci anni sono cresciuta nel palazzo reale, non tra i corridoi zeppi d'oro nelle pareti ma nei sotterranei, tra la servitù di Re Vincent I.
Nonostante fossi stata affidata ad una nutrice, la stessa della Principessa Leanna, ho imparato fin dall'età di sei anni a capire come girava il mondo, ad accudirmi da sola. Perciò, la mia storia la conosco. E non avevo bisogno di sentirmela ripetere da uno sconosciuto.
Rivivere il trauma di scoprire di essere diversa, rivivere la mia vita in solitaria e la scomparsa della mia unica amica, la Principessa, non era ciò che volevo.

Ma al Generale non sembrava importargli. Anzi, era convinto di sapere di me meglio di quanto potessi saperne io.

"Posso darle del tu?" Mi chiese poco dopo, interrompendo il silenzio che si era venuto a creare.

Annuì.

"Bene. Allora, devi sapere che il Re Vincent mi ha incaricato personalmente di raccontarti della tua famiglia. La biografia degli Adiri è di fondamentale importanza in questa guerra, non solo perché tuo nonno ha creato il siero ma perché ci sono stati tanti avvenimenti dietro i quali tu sei caduta vittima", cominciò così il suo discorso.

"Vorrei poterti fare questo discorso in tranquillità, quando sei riposata. Ma sinceramente, visto gli ultimi avvenimenti, non abbiamo più tempo. Ormai, anche i nostri nemici sanno, e non possiamo permetterci nessuna perdita, soprattutto la tua perdita".

Non riuscivo a capire dove volesse andare a parare. Cosa vorrebbero i mutanti da me?

"Non capisco cosa vorrebbe dirmi", sento la necessità di bagnarmi la gola. E il liquore fa il suo dovere.

Il Generale fece una piccola pausa come a voler riordinare le idee, e poi fa un leggero sospiro.

"Tuo nonno Yamàl era un biologo a servizio della Corona da ben dieci anni, quando venne incaricato per la Mutazione. Non condivideva appieno gli ideali del Re ma un ordine reale non si può discutere poi così facilmente. Fu una ricerca lunga ma facilitata dagli studi sulla genetica di suo padre, il tuo bisnonno Kayl. Dopo nove anni, con l'aiuto di un'equipe di scienziati, tuo nonno trovò il gene parivartan, ovvero il gene mutante. È una conseguenza della nostra evoluzione nel corso dei secoli, negli Antichi¹ ad esempio non è presente".

"Sì, ne so qualcosa su questo gene. Influenza la morfologia, metabolismo, fenotipo, sostanzialmente 'attivandolo' si può subire una vera e propria trasformazione", rispondo.

Durante l'Accademia militare, al primo anno, abbiamo fatto una lezione sul gene parivartan su come influenza i mutanti fisicamente e mentalmente. Era interessante ma allo stesso tempo spaventoso pensare che bastava solo rendere attivo una piccola particella all'interno del nostro corpo.

"Esattamente, c'è tanto ancora da dire su questo argomento, ma non voglio focalizzarmi su questo. Devi sapere che quando tuo nonno rese disponibile il siero che avrebbe attivato il gene, venne a contatto con il Consigliere della Corona, Lucius Del Monte. Quest'ultimo faceva parte di un'organizzazione contro il progresso scientifico, l'Ashal.
"Lo convinse a ribellarsi all'ideologia giusta del nostro popolo. Distrusse tutti gli studi e le scoperte effettuate sul gene, imbarcò il Mutante 0 e gli altri riusciti a trasformarsi verso l'Isola Parjev che per noi umani è ostile e pericolosa, ed infine entrambi vennero condannati a morte".

Sì, questa è la storia ufficiale che chiunque da nord a sud di Pragati conosceva. Per cui, non sapevo quale sarebbe stata la novità per me.

"Vennero entrambi uccisi davanti a tutto il popolo, sì lo so", come facevano gli Antichi, come degli animali, avrei voluto aggiungere.

Hara HuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora