Chapter Ten.

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(LUI)

Vado alla porta e guardo in corridoio: non c'è nessuno. Chiudo la porta e la guardo «Diana, ma che ci fai qui?» dico, a bassa voce. Sorride «Sean é uscito a comprare una cosa per la scuola...credo tipo un quaderno.» abbassa lo sguardo «Beh l'importante é che possiamo finalmente parlarci,no?» rido. «Già...» le sorrido, poi vado alla scrivania e prendo il disegno, nascondendo quello con il cuore. «Tieni.» le dico, passandole il disegno. Lo prende e con le dita, passa sullo scotch. Ok, mi sento in colpa. «Scusami...un attacco d'ira...» dico, grattandomi il coppino. Mi guarda e sorride e in modo molto affettuoso dice che non le importa. «É bellissimo...anche con lo scotch...questa sono io?» annuisco. Mi si avvicina e siamo a due centimetri di distanza, ormai. La guardo senza dire niente e lei si allunga ancora un po'. «Cos'é questo?» e prende il disegno con il cuore. Sembra interessata, se solo sapesse cosa c'è dietro...glielo prendo dalle mani e le rido' il suo. «Niente,niente...» e cerco di non guardarla perché se no capirebbe di sicuro. «Comunque é bellissimo...anzi, entrambi sono molto belli.» mi da un bacio sulla guancia e fa per uscire, ma la blocco tenendola per il braccio. «É...il cuore...insomma, il mio cuore quando ho scoperto che ami mio fratello.»
Resta di sasso, arrossisce e abbassa lo sguardo. Guarda il disegno che tiene fra le mani e poi incrocia il mio sguardo. «Lo faccio solo per lui. Fra qualche giorno lo lascio. Mi dispiace, non voglio farvi soffrire...» mi si butta addosso e mi abbraccia. Ricambio l'abbraccio e le sussurro all'orecchio «Non é colpa tua se ti amo.» mi stringe ancora più forte. Restiamo abbracciati per poco, perché poi sentiamo la porta principale aprirsi e Sean che dice «SONO A CASA!»
Io e Diana ci guardiamo allarmati. Tiene il disegno in mano, mi saluta ed esce. Sto sistemando la scrivania, quando rientra per metà e dice «Il boschetto sarà il nostro posto.» e mi fa l'occhiolino. Sorrido e mi metto alla scrivania per fare i compiti. Non vedo l'ora che sia domani.

(LEI)

Torno da Sean, in camera sua. «Allora...che hai comprato?» gli chiedo, dato che in mano non ha niente. Sbuffa e poi mi sorride «Niente, perché il negozio era chiuso...e fuori sta pure piovendo.» ed effettivamente é completamente fradicio. «Mi dovrei cambiare...ti dispiacerebbe uscire?» faccio spallucce «Fai pure a me non da fastidio.» mi guarda incredulo e poi si toglie la felpa. E fin qui, tutto ok. Poi quando si sta togliendo la maglia, mi accorgo che sono nel posto sbagliato. Scappo fuori dalla porta, mentre a lui scappa una risata. Ridacchio anch'io, ma sopratutto cerco di diventare meno rossa. Sono piuttosto imbarazzata, dopo la figura che ho fatto...ma che mi è preso?
Sono fuori dalla camera di Sean, quando mi dice che dovrebbe farsi una doccia e che quindi devo aspettare un po'. «FAI CON CALMA!» urlo e spero che mi senta. Cammino lungo il corridoio, torno indietro e poi ripeto tutto. Solo una cosa blocca il mio cammino...in realtà, più di una cosa é una persona: Mark mi si para davanti. Alzo lo sguardo e lui sfoggia il suo sorriso migliore «Mio fratello si sta facendo la doccia, eh? Beh é fortunato,lui...io non c'è l'ho il bagno privato!» poi mi guarda, mi prende le mani e, in modo molto furtivo, andiamo in camera sua. «Però al momento ho te.»
E mi bacia. Forse un briciolo di qualcosa (cosa non lo so, di preciso) ce l'ho in testa, perché mi stacco da lui. Lo guardo, un po' dispiaciuta. Lui é ciò che mancava alla mia vita, ma non voglio tradire Sean in modo così spudorato. Insomma...a casa sua e per di più con suo fratello gemello! Lo abbraccio e lui mi stringe, appoggiando la guancia sulla mia testa. «Quando lo lasci, poi i mettiamo insieme?» mi chiede, in tono speranzoso. Vorrei rispondergli 'Non vedo l'ora', ma le parole non mi escono dalla bocca. Mi stacco da lui e improvvisamente i nostri sguardi e il mio tono si fanno più seri. «La verità é che non lo so.»

Ieri sera alla fine ho cenato a casa di Sean e sua madre é stata molto carina, ma non oserò mai più varcare la sua soglia. Mi sento bene ma male quando sto con lui. Lui mi ama e mi sento a mio agio quando stiamo insieme, ma c'è qualcosa che mi blocca. Sarebbe un po' stupido da parte mia friendzonarlo, a questo punto...perché non é solo una storia adolescenziale, ma é bensì la conferma. Siamo "stati insieme" a 14 anni, poi ci siamo "lasciati" e ora stiamo insieme, ma non siamo più due ragazzini che provano l'amore per la prima volta, che vogliono comportarsi come grandi. Siamo grandi. E lui é pure innamorato. Anch'io lo sono, ma probabilmente della persona sbagliata. Porto la mano al collo e stringo il ciondolo: ora non ho solo l'anello che prova il nostro sentimento, ma anche una collana con un cuore. Cammino più veloce, sempre più veloce lungo la collina in discesa e arrivo al boschetto. Guardo un po' in giro, ma non vedo nessuno. Mi ci addentrò sempre di più e lo vedo: il famoso laghetto dei ragazzi di 5ª di 3/4 anni fa. Cammino fino alla fine del corso e, come da istruzione, trovo Mark. Per una volta non lo vedo n'è disegnare e neppure mangiare: sta ascoltando la musica, con la schiena appoggiata contro ad un albero. Mi siedo di fianco a lui e gli tolgo una cuffietta. Apre gli occhi e mi guarda, poi si guarda il polso e si accerta di un fatto alquanto ovvio: ho fatto fughino per vederlo. Mi da un bacio sulla guancia «Che materie hai saltato?» mi chiede, mentre mette le cuffiette nello zaino. «Oh beh per ora solo musica. Ma se restiamo qui ancora un po', salto anche ginnastica.» «Vorrei ma non posso: dopo ho la verifica di matematica e lo sai che matematica é la materia che mi alza la media...insieme ad arte.» Restiamo un po' in silenzio a goderci il suono del fiume e veniamo interrotti dalla mia sveglia che segna l'inizio dell'ultima ora prima di pranzo. Lo saluto e vado verso il retro della scuola. Apro la porta ed entro. Mi ritrovo nel corridoio del piano terra, quello con le macchinette che vengono snobbate da tutti. Salgo le scale e vado al 3º piano, ma prima di entrare in classe, spengo il telefono. Un solo messaggio oscura l'immagine di blocco:
"Da Mark

Anche domani cosi, eh! 11:30-12:00 al boschetto. Mancano solo un paio di giorni alla fine di tutto. "

E per "tutto" intende "tu e Sean."

Dark soul.  [completata] [prequel di Letters to Diana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora