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Dopo il compleanno di Connor a fine Maggio, Dean si prepara per partire alla volta di una piccola città nel Vermont, Alburgh. Il viaggio non richiede più di due ore tra andare e tornare, però l'uomo avrebbe fatto un po' di spesa, vuole prendere i cereali e delle altre cose da mangiare che in Canada non sono molto diffuse. Così quella mattina, dopo aver fatto l'amore con Jane un' altra volta e aver salutato Connor che dorme, fa colazione e decide di partire con molta calma. Nella sua mente intanto cerca un modo per convincere Jane a lasciare Montreal, la sensazione che qualcuno li stia osservando e cercando non lo lascia dal momento in cui Jane gli ha chiesto chi fosse Jane Rizzoli. La bruna intanto, appena sente Dean partire con la macchina corre a farsi una doccia. L'uomo è stato particolarmente fisico dopo il suo ritorno dal supermercato reclamando il suo corpo più volte e quella stessa mattina. Ovviamente Jane non voleva insospettirlo in alcun modo e fece quello che voleva per compiacerlo. Dopo una doccia che servì a togliersi di dosso l'odore dell'uomo, si veste al volo e prende da sotto il letto la valigia pronta che ha preparato giorni prima. Prende Connor dal suo lettino, chiude la casa e sale in macchina in direzione di Boston. Il viaggio è lungo con un bambino piccolo, ma Connor è un dormiglione e si sveglia solo due volte per mangiare ed essere cambiato. Jane è in overdrive, non vede l'ora di vedere la sua bambina, di rivedere la sua famiglia e Maura. Poi il terrore prende il sopravvento le avrebbero creduto? Sua figlia l'avrebbe perdonata per averla lasciata e Maura l'aveva aspettata? La stavano cercando?. È così assorta in tutti questi pensieri che arriva a Boston che è quasi il tramonto. La città è bella come la ricordava, le è mancato tutto questo. Ferma la macchina poco lontano dalla casa di Maura, quel tanto che le permette di osservare senza dare nell'occhio. Sembra tutto uguale. L'auto di Maura parcheggiata nel vialetto, le sue rose stanno sbocciando, sembra tutto così irreale. Per un attimo pensa che forse ha sbagliato a tornare, forse si sono rassegnati, sono stata via un anno, magari...pensa con le lacrime agli occhi mentre lotta con se stessa per non crollare. Sta per scendere dalla macchina quando vede Maura uscire nel giardino davanti alla casa. È molto magra e sembra così triste. I suoi capelli, di solito impeccabili ora sono spenti e disordinati, ed il suo abbigliamento è trasandato. A Jane si spezza il cuore nel vederla così. Si asciuga le lacrime al volo e scende dall'auto senza farsi notare, prende Connor addormentato tra le braccia e si avvia a piedi verso la casa di Maura. La donna ÷ ancora di spalle intenta ad innaffiare i fiori e non la vede. "Ciao...Maur..." dice con le lacrime agli occhi. La bionda si volta e sbianca. Jane, la sua Jane è lì in piedi davanti a lei, è sicuramente un sogno. Maura lascia cadere il tubo dell'acqua e corre verso Jane come se la sua vita dipendesse da questo. "Janeee!!!!" Urla buttandole le braccia al collo. "Non può essere!! Oddio, Jane, Jane!!!" Ripete tra le lacrime. "Piano Maura...non vorrai svegliare nostro figlio..." dice sorridendo tra le lacrime. Solo in quel momento Maura realizza la presenza del piccolo. "È Nathaniel?" Domanda scioccata osservando il piccolo dormire beato. "Beh...in realtà...Dio...ho così tante cose da dirti...ma dimmi, dov'è Adèla?" Domanda in ansia. "Oh, Jane! Sta bene, è al parco con Joey e il clan Rizzoli...Dio ancora non ci credo che sei qui...ti abbiamo cercato tanto...noi...io..."  singhiozza. Jane la stringe a sé, le è mancata così tanto Maura, soprattutto ora che ricorda quanto si è perso di Connor. Dopo lo shock iniziale, Jane entra in casa, era rimasto quasi tutto uguale, tranne qualche foto in più. Le si ferma il respiro nel vedere una foto di Adèla. È cresciuta tanto in un anno. Jane mette Connor nel suo ovetto in camera loro e poi torna in salotto. Le racconta tutto quello che era successo, della sua amnesia, di Dean, della sua fuga. Maura ascolta tutto tra la rabbia e lo stupore. "Quindi, quel pazzo ti ha rapito e ti ha fatto il lavaggio del cervello?" Sbotta serrando i pugni. Jane annuisce continuando a piangere. "Mi dispiace tanto Maura...io...non sapevo che fosse una bugia, credo mi abbia drogata per cercare di controllarmi...io non ..." continua prima che Connor cominci a piangere. Jane si alza e va a prendere suo figlio per dargli da mangiare. Il piccolo sembra affamato e si attacca al seno con voracità. Maura osserva rapita mentre Jane allatta il bambino. "È nato il 30 maggio e si chiama Connor James..." sussurra a testa china mentre osserva suo figlio mangiare "So che avevamo scelto Nathaniel...ma Dean...io...". Maura si mette a sedere accanto a Jane e le prende la mano. "So che abbiamo molto di cui parlare, voglio solo dirti che ti amo, non ho mai smesso e nemmeno Adèla, ti amiamo tutti e non abbiamo mai smesso di cercarti!". Jane stringe la mano di Maura e sorride debolmente. "Sono scappata appena ho potuto...Dean impazzirà non trovandomi lì...inoltre..." aggiunge staccando Connor dal seno per farlo digerire. "Aspetto un altro bambino...sono di due mesi...". Maura la guarda come se avesse due teste. Jane era tornata con il loro bambino e ne aspettava un altro? Come avrebbe potuto gestire tutto questo?. Maura balza in piedi come scottata. "Io...ho bisogno di un po' d'aria..." si alza per andare verso la porta. Jane annuisce, sa che è molto da elaborare. Rimane in silenzioso con Connor in braccio che si è addormentato di nuovo Forse ha davvero sbagliato a tornare. Fa per alzarsi quando qualcuno apre la porta ed un vociare confuso e rumoroso riempie la casa. Il clan Rizzoli sta rientrando dalla giornata al parco e lo shock riempie la stanza quando Jane si alza in piedi dal divano. " Ciao, sono a casa!". "Mamma..." è l'unica cosa che Adèla dice prima di scoppiare in lacrime e correre verso di lei. Sua madre, la sua mamma che le era mancata tanto.


























LA REINA TANGUERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora