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10 anni dopo.



"Jacopo è la terza volta che il Preside ci convoca per qualche cazzata che hai fatto, puoi almeno darci uno spoiler, questa volta?"

"Pà, il preside è il nonno!"

Manuel si passa una mano sul volto, esasperato.

Glielo hanno sempre detto tutti che suo figlio è la sua fotocopia ma sperava però che questo non comprendesse i suoi difetti - soprattutto quelli scolastici.

"Anche se è il nonno non può di certo soprassedere sui tuoi comportamenti" tuona severo Simone. "Dunque, che cosa hai fatto?"

Jacopo sbuffa e fa un gesto vago con la mano "Ma niente, ho organizzato l'autogestione, che era pure un'idea un sacco figa, lo hai detto anche tu pà" specifica rivolgendosi a Manuel, che ora ha lo sguardo di Simone su di sé.

"Nun te rigirà la frittata, Jaco. T'ho detto che era 'na bella cosa perché avevi un sacco di idee su laboratori ed assemblee importanti. Nun t'ho mica detto de finì in presidenza - per la terza volta in cinque mesi de scola, per l'altro".

"Arriviamo al dunque, Jacopo".

"Beh in poche parole alcuni miei compagni hanno iniziato a fumà erba durante l'orario delle assemblee e alcuni bidelli se ne sono accorti. Come vedete nun è colpa mia, semplicemente il nonno va convocato perché io ero il responsabile dell'autogestione e come tale..."

"Avresti dovuto supervisionare i tuoi compagni" completa Simone, il tono ora leggermente più tranquillo. "Va bene allora diciamo pure che non è stata una tua colpa diretta questa, però lo capisci che se ti assumi una responsabilità poi devi essere in grado di assumertela fino in fondo?"

"Probabilmente Dante vuole solo darte 'na strigliata e farse valere come Preside" riflette Manuel. "Anche se diciamocelo, nun è molto in grado".

Simone gli da una spinta "Manuel!!!!"

"E c'ho detto, Simò? E' vero: tu padre è troppo bono e filosofico per averce er pugno de ferro d'un preside".

"Ti ricordo che anche la Smeriglio non era troppo severa".

"E infatti se la bevevamo come niente. Tra feste e imboscate ner cess-"

Simone si schiarisce la gola, dandogli una gomitata. Jacopo, invece, li guarda ridacchiando, perché Manuel si stava tranquillamente lasciando andare a ricordi di gioventù di fronte a suo figlio quindicenne.

"Beh, comunque alla fine andiamo a parlarce domani. Ci aspettiamo che tu ti metta in riga però, Jaco, ok?"

"Siamo fieri della persona che sei ma cerca di essere un po' meno..."

"Jacopo Balestra Ferro?" completa loro figlio e Manuel si ritrova a mordersi il labbro divertito, perché non può neanche più contare quante volte Simone ha ripetuto a lui, quella frase.

Certe cose non cambiano mai nella loro famiglia.





"Papà, pa', vi posso parlare?"

E' domenica sera e Carolina entra in salotto con passo leggero.

Simone e Manuel stanno guardando un programma alla tv - che in realtà funge solo da sottofondo alle loro chiacchiere.

Carolina li trova mentre sono abbracciati, Simone ha la testa sul petto di Manuel, che nel frattempo gli passa dolcemente le mani tra i capelli.

It was rare, I was there, I remember it all too well.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora