capitolo 7

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Manuel riempie quotidianamente quello che ha battezzato come "raccoglitore del wedding planner" di ogni singola idea gli passi per la mente, ormai da settimane. Ritaglia immagini di tavole imbandite, di coppie felici all'altare, di papillon e scarpe lucide da ogni rivista. Mai avrebbe pensato che un lavoro simile potesse essergli di intrattenimento.

Dalla cena a villa Balestra, dopo che Manuel ha visto la macchina di Hans e Simone scomparire oltre le piante giù per la stradina, i due non hanno fatto più parola della loro vicinanza, dell'evidente tensione né tantomeno del discorso fatto da Manuel. Simone, in effetti, non si è più mostrato tentennante, e Manuel è costretto ahimè a mantenere la promessa e il suo status di testimone di nozze perfetto. 

Nonostante odi l'idea, deve ammettere che avere qualcosa di diverso da Simone su cui occupare la mente non gli dà fastidio. Certo, sempre che non sprofondi di nuovo nella consapevolezza che tutto ciò che sta facendo lo sta facendo per lui, in un momento di debolezza. 

Simone e Manuel hanno visitato altre due location nelle ultime settimane: una villa iper moderna, con gli specchi appesi al soffitto, lampadari a forma di bulldog francesi e piscina esterna, e un agriturismo con gli asinelli liberi nel giardino amato dalle famiglie ma, nonostante l'insistenza di Manuel su quanto fossero belli quegli asinelli e il suo tentativo di persuaderlo facendo leva sulla tenerezza dei loro occhioni neri, Simone non si è mai detto soddisfatto come del primo ristorante visitato.

Ora, nella macchina di Manuel, nessuno dei due parla e la radio spenta fa da lugubre sottofondo a una giornata di pioggia.

Simone, al posto del passeggero, si cala un paio di occhiali da vista sugli occhi e sfoglia il raccoglitore, sorridendo e annuendo a certi articoli, storcendo il naso davanti ad altri.

"Guarda che non devi legge, l'importante so le foto." spiega Manuel, notando Simone particolarmente concentrato sullo studio di un articolo che parla dei 10 tipi di mocassini più usati tra gli sposi in estate. Manuel non aveva avuto voglia di ritagliare tutto, quindi aveva infilato la pagina intera nella bustina trasparente del raccoglitore, solo per conservare la foto di un paio di Derby affiancate a uno di Oxford. Manuel, tra le due foto di scarpe elegantissime e lucidissime, non aveva visto alcuna differenza.

"Non metterei mai un mocassino al mio matrimonio." commenta Simone, inorridito.

"Eh, bravo. Infatti t'ho detto che devi vedé le foto, non le scritte."

"Queste sono belle." decide Simone, indicando le Derby. O le Oxford. Manuel non ha idea di quale sia l'una e quale l'altra.

"Mo 'nnamo e le vedi dal vivo. Anche perché sinceramente a me sembrano uguali." ammette Manuel, con un cenno del mento che lascia trapelare una certa disapprovazione verso questo mondo altezzoso e raffinato che, a detta sua, è la moda. Lui ancora non ha pensato a come si vestirà. Non sa nemmeno se ci arriverà vivo, al matrimonio di Simone, né quanto durerà la sua presenza in caso dovesse avere successo.

Simone annuisce distratto, continuando a sfogliare il raccoglitore. Si ferma sulla pagina delle camicie, poi su quella dei completi. Oggi devono andare a cercare l'outfit, e poi la torta se hanno tempo. Simone spera fortemente che avranno tempo.

"È ancora lontano?" chiede Simone, sistemandosi meglio gli occhiali. Non li ha mai portati in vita sua, e Manuel deve costringersi a non pensare a quanto gli stiano bene. Gli fanno quell'aria da professore saccente che alle superiori odiava, ma che adesso non gli dispiace per niente. Ammette silenziosamente che a dargli fastidio non è il fatto che gli stiano così bene, quanto piuttosto il fatto di doversi mantenere concentrato sulla strada invece che su di lui, almeno, sul suo volto. Scrolla la testa per scacciare il pensiero, che si adagia come polvere sul pavimento della sua mente e non accenna ad andare via.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24 ⏰

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