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2.0

Ormai Clary non aveva più voglia di messaggiare con quello che doveva essere il suo ammiratore segreto e forse era meglio che restasse incognito. Ryan esisteva sul serio, non era stato inventato da Clary per provare ad Hunter di avere una relazione. Lui si chiedeva spesso da chi riceveva quei messaggi, ma lei rispondeva sempre che non era importante e spegneva il cellulare.

Hunter: Hai intenzione di non rispondermi ancora per molto?

Clary: Teoricamente si, sono con Ryan.

Hunter: Ancora con questa storia? Smettila.

Clary: Sei ancora convinto che non esista?

Hunter: Si, e sono anche fermamente convinto che tu sia ancora innamorata di me.

Clary: Si, nei tuoi sogni. Ascolta, Hunter. Sono molto presa da Ryan, perciò, ti prego, sparisci dalla mia vita.

Hunter: Clary non puoi dire sul serio. Avanti, ti ho già chiesto scusa, non farti pregare.

Clary: Porca puttana, Hunter, sei davvero convinto che con qualche parolina dolce io sia disposta a perdonarti, seriamente? Non solo mi hai fatto male fisicamente, ma anche emotivamente, ora va al diavolo. Ok?

Hunter: Non ti lascerò in pace, Clary. Io ti amo.

Clary: Io non ti amo più, comincia a fartene una ragione perché, cazzo, finalmente ho trovato un ragazzo che non mi farebbe mai male come tu l'hai fatto a me. Ti auguro di passare cose peggiori di quello che hai fatto passare tu a me.

Hunter: Io ti ho sempre amata, ero ubriaco quella sera.

Clary: Quando si è ubriachi si ha il coraggio di dire e di fare ciò che non si ha il coraggio di fare quando si è sobri.

Hunter: Hai fottutamente torto, qui. Ho avuto il coraggio di amarti così tanto da stare male.

Clary: Vaffanculo, tu non sei mai stato male per me.

Clary: Mi stai facendo litigare con Ryan, nuovamente. Devi lasciarmi in pace. Mi stai facendo stare male di nuovo. Ciao, Hunter.

*lasciate una piccola recensione per il prossimo capitolo, scusate il ritardo.*