CAPITOLO 5

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"Se dovessi parlare della delusione direi che è cio' che non ti aspetti da coloro che forse ami più di quanto credi.
La delusione, ci insegna che tutti sono degni dei nostri sorrisi, dei nostri saluti, della nostra gentilezza, ma pochi degni della nostra dedizione ed amore"

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Le giornate passarono in fretta ed ecco l'orrendo giorno..

Il trasloco mi fa' venire in mente i ricordi di quando ero solo una bambina, di quando io e mia madre dovevamo andarcene da una città perché mio padre era uscito di galera.

Mentre preparo tutto, a mio malincuore, tutti gli altri membri sono felici per il nuovo passo avanti nella loro storia.

Mi cominciano a scendere delle lacrime dagli occhi al solo pensiero di dover ricominciare tutto da capo per una storia d'amore che probabilmente sarebbe finita al primo litigio, ma i miei pensieri si interrompono al' entrata di mia madre nella mia stanza ormai quasi vuota.

"Che ti succede Miley?"

Chiede mia madre vedendomi giù di morale

"Niente di preoccupante"

ribatto io cercando di far finta di essere il più allegra possibile.

***

Arrivati alla nuova casa vedo effettivamente che è decisamente più grande della nostra, ma subito il pensiero di dover vivere con Harry come mio "fratellastro " mi tormenta così tanto da lasciarmi spaesata quasi come una finita in trappola, quasi come mia madre quando scoprì veramente com'era mio padre.

Il procione Harry, con l'ordine di suo padre, mi indica la mia camera, che sfortunatamente è praticamente difronte alla sua, ed è esattamente molto più grande di quella che avevo precedentemente.

C'e un letto a una piazza e mezza, con delle lenzuola rosa, e dei pupazzi al di sopra, una scrivania di legno molto moderna, è una sedia a "girello".
Un moderno computer era posizionato al di sopra di essa, con apposita stampate e accessori da poter utilizzare.

I mobili sono bianchi e in uno di essi c'e uno specchio per specchiarsi, le pareti sono tutte colorate di un rosa opaco, bene, non è il mio colore preferito ma ci può stare.

Mi getto a peso "morto" sul letto e cerco di rimuovere tutti i pensieri che in quel momento, osservando la mia stanza è la mia nuova casa, mi stanno passando per la testa.

Non ci posso ancora credere...
Dove sono finita(?) e sopratutto con chi sono finita(?).
Non posso ancora crede che dovrò passare ogni istante della mia vita con questo fottuto procione, e che sarò costretta a vederlo e sopportarlo anche a casa.

Parlando del diavolo si dice che spuntano le corna, e come infatti è spuntato lui, senza neanche bussare, no ma io dico..

"Che cazzo vuoi?"

Diretta e senza giri di parole chiedo, sicuramente con molta gentilezza, cosa ci fa' qui.

"Senti befana stai calma e sono venuto, sicuramente non per vedere e la tua cazzo di arroganza di merda, ma per farti vedere la casa"

Ah io ora sarei arrogante(?)
Ma dimmi te cosa mi tocca sentire.

"Caro procione, io ti ringrazio ma, ora non mi va quindi ora ESCIII"

Urlo l'ultima parola, in modo da fargli capire...ma non fu così, perché all'improvviso sento una sua mano, prendere il mio braccio e alzarmi di forza dal letto, dove poco prima ero coricata.

"Non sono il tuo schiavetto quindi o ti muovi a venire oppure ti porto a forza"

Lo guardo con gli occhi pieni di rabbia, ma non posso ribellarmi, non posso fare nulla, in fondo lui è molto più forte di me, e non ci metterebbe molto a prendermi di peso e portarmi con lui, così, sbuffando vado alla porta, e esco dalla mia camera, seguita da lui e da un suo

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