THEODORE
La luce del sole mi svegliò putandomi dritto in faccia, che odio.
Controllai che ore erano ed erano le sette del mattino di sabato cosi mi rimisi comodo nel tetativo di dormire ancora.
Non riuscivo a riaddormentarmi, maledissi di non aver ancora messo le mie nuove tente nere, non avebbero fatto entrare la luce e io sarei riuscito a dormire ancora per qualche ora almeno.
Mi alzai dal letto e decisi di andare a fare una corsa, mi cambiai e mi infilai dei pantaloncini e una canottiera neri, presi il telefono, le cuffiette e uscii dai dormitori.
Fortunatamente questo college era in mezzo alla campagnia, uno dei motivi per cui lo scelto, mi piace stare in mezzo al verde e ci sono meno probabilità di incontrare persone.
Azionai la musica nelle mie cuffiette e iniziai a correre seguendo il sentiero che portava ad un bosco di fianco al college.
Continuai dentro al bosco per altri trenta minuti fino a quando non sentii la mancanza di qualcosa..o di qualcuno.
Presi il telefono e mi misi a cercare l'app del pupazzo che gli avevo regalato, ci entrai e andai sulla telecamera.
La mia bambina non è stata molto intelligente a posizionare il peluche rivolto verso l'armadio, potrei tranquillamente osservarla quando si cambia, ma non lo farò...o almeno non spesso.
Notai però dei vestiti sul pavimento che ieri notte non c'erano, E uscita? a quest'ora?
Non mi è mai sembrata una tipa mattiniera, considerando che dorme con pigiami ridicoli e almeno trenta peluche.
Mi chiesi dove fosse andata ma dopo qualche minuto lasciai perdere e continuai a correre.
Decisi di andare a vedere la capanna vicino al lago nel mezzo del bosco. quindi entrai ancora di più nel bosco fino a quando finalmente la vidi.
Il lago è uno dei miei posti preferiti, in pochi sanno che c'è quindi è raro se non leggentario trovarci qualcuno.
In più di solito ci vado la sera, nessuno è cosi stupido da entare nel bosco di notte quindi le probabilità di incontrare qualcuno si riducono al 0.001%.
Mi avvicinai alla capanna e superato un lato mi accorsi della presenza di qualcuno.
C'era una ragazza di spalle, con i capelli che si muovevano dalla leggera brezza presente, dei pantaloncini e un top, era Lei.
Decisi di non avvicinarmi ma di ammirarla per un po'.
Osservare cosa era venuta a fare in questi posto, non è in questa scuola da più di qualche giorno e ha già trovato questo posto.
Lei si abbasso in cerca di un sasso e quando ne trovo uno lo lascio e il sasso rimbalzo sull'acqua tre volte, niente male.
Feci per mettermi un po' più comodo ma un ramoscello si spezzò e lei si voltò nella mia direzione.
<<Buongiorno>> parlai per primo
<<Mi seguì?sei uno stalker?>>
<<Io?questo è il mio posto,sei tu
l'estranea>> affermai e lei mi guardo con uno sguardo perso, forse triste, durò così poco che non riuscii a capirlo.<<Tranquillo mene vado>> e si diresse verso il bosco ma la fermai, perché deve andarsene ogni volta, è come se scappasse.
<<Resta.>> E ci guardammo negli occhi per un minuto che sembrava infinito.
Le mollai la mano e tossì imbarazzato
<<cioè, volevo dire che potevamo stare entrambi, il lago è grande e anche la capanna. Sono disposto a condividere.>>
Spiegai come se avessi fatto qualcosa di brutto.E lei annuì, entrammo entrambi nella capanna in legno, era abbastanza piccolina, aveva un portico sul davanti e delle finestre che facevano entrare la luce del sole.
All'Interno si trova un camino, dei divanetti con una poltrona e una piccolissima cucina improvvisata.
Mi sedetti sulla poltrona e gli feci cenno di sederci su uno dei divanetti e lei mi accontentò.
<<Perché già sveglia?>> Chiesi
<<Potrei farti la stessa domanda>>
<<Non riuscivo a dormire>> ammisi
<<Anch'io..>> affermò guardando i piediLa fissai per qualche attimo, mi sembrava triste come se qualcosa gli mancasse, come se avesse la mente piena di pensieri e cazzo quanto vorrei saperli.
<<Cosa ti manca?>> Sbottai e i suoi occhi passarono dal pavimento a me e mi guardò come se ci avessi azzeccato.
Sinceramente non speravo in una risposta, sapevo che non eravamo così intimi dal parlare di queste cose, anche se avrei voluto.
Ogni volta che gli facevo domande personali lei sene andava, fuggiva.
<<Mia madre>> sussurro e io rimasi sorpreso dalla sua confessione, era la prima volta che si apriva.
<<Cosa gli è successo? Non potete chiamarvi?>> Chiesi curioso
<<È morta.>> Affermò e io mi maledissi per aver fatto quella domanda.<<Non farlo.>> Mi ordinò e io la guardai confusa
<<Non guardarmi così.>>
<<Come ti guardo?>> Domandai
<<Con occhi pieni di pena. Non ho bisogno della tua compassione>> spiegò
<<Non ti guardo con compassione, ti guardo con preoccupazione, perché vorrei sapere di più di te.
E vorrei sapere chi si occupa di te.>> Ribattei con sincerità e lei abbasso di nuovo lo sguardoMi alzai dalla poltrona e inginocchiai davanti a lei, gli presi il viso tra le mani e la obbligai a guardarmi.
<<Non tutti provano pena, altri vogliono solo sapere o si preoccupano. Devi sono imparare la differenza, e io. Provo preoccupazione,quindi, chi si occupa di te?>> Chiesi fissandola negli occhi
<<Non ho bisogno di nessuno>> disse con sguardo glaciale
<<Cazzate, tutti hanno bisogno di qualcuno>> sbottai, era vero, per me quel qualcuno erano i miei migliori amici.Cioè, sono dei coglioni, ma ci sono sempre se ho bisogno, mi sostengono in tutto e se sbaglio qualcuno melo rinfacciano a vita, non per cattiveria, ma per non farmi rifare lo stesso errore.
Ci fissammo come se fosse una gara di sguardi, chi distoglieva lo sguardo per primo perdeva.
Non mene fotteva nulla di quella sfida e mi alzai, mi sedetti di fianco a lei e la abbracciai, perché in quel momento, il mio istinto mi diceva che ne aveva bisogno.
E io, mi sento in dovere di esserci per lei, non so il perché, ma solo guardarla mi fa venire voglia di scalare una montagna per lei.
STAI LEGGENDO
YOU BELONG TO ME
RomanceVi siete mai chiesti come sarebbe se il vostro amore ossessivo fosse ricambiato? E se riusciste a capirvi anche solo guardandovi?. Amber sogna da sempre un amore del genere, ma non è mai accaduto...o almeno fino ad ora.