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Erano passati a malapena 3 giorni dalla grande notizia, e dire che li ho passati nell'ansia più totale non è esagerare

Mi sento come se fossi stata gettata in un turbine di emozioni, un vortice che mi ha strappato via dalla tranquillità apparente in cui mi trovavo. Prima, tutto sembrava così ordinato, così sotto controllo. Eppure eccomi qui a rivivere per l'ennesima volta il dolore di cicatrici che non sono mai state davvero chiuse e cucite bene sulla mia pelle dolorante

Fujio mi voleva. Mi ha richiesto perché non è stato abbastanza distruggermi e portarmi ad autodistruggermi. Il suo divertimento principale era probabilmente vedere quante volte cadevo e quanto sanguinavo

Posso sentire il mio cuore battere così forte che sembra risuonare nell'aria circostante, come un tamburo che annuncia una tempesta imminente. Eppure, non posso fare altro che restare immobile, incapace di agire o reagire, mentre il peso di questa notizia si fa sempre più opprimente. In questi giorni gli attacchi di panico hanno spesso fatto capolino nella mia vita, più di quando mamma era per i primi mesi in clinica

Mentre cerco disperatamente di trovare un appiglio, so che la soluzione a questa situazione delicata dipende da me. Sarò io a decidere se effettivamente questa è l'ultima volta che sanguinerò per colpa sua o sarà solo l'ennesima di un lungo elenco che ormai ho da molti anni

"Hey" sussurra Koko al mio fianco, mentre mi poggia la mano sulla spalla. Ecco l'ennesima volta dove non sono riuscita a tenermi concentra su qualcosa che non sia Fujio per più di 5 minuti
"Scusami" balbetto maldestramente, poggiando il viso sul palmo della mano
"Non ti preoccupare" dice il moro, tornando al suo the nero con biscotti

L'aspetto peggiore di questa situazione è che ne ha risentito il rapporto tra me e Kokonoi. Le nostre attenzioni sono da tutt'altra parte, chi concentrato con i demoni del proprio passato e chi nella mediazione con la Tenjiku. Non so nemmeno di cosa stesse parlando fino a poco fa, ma non lo biasimo che sia tornato zitto. È brutto da dire ma non gli stavo minimamente prestando attenzione

La preoccupazione si insinua dentro di me come un'ombra inquietante, facendomi temere che questa situazione possa causare tensioni tra me e Koko. L'idea di aggiungere ulteriori tensioni alla nostra relazione mi riempie di ansia. Vorrei che potessimo affrontare questa cosa insieme, ma la paura che le nostre emozioni possano sfociare in conflitto è sempre presente. Le parole potrebbero diventare affilate come lame, ferendo ciò che abbiamo costruito insieme con tanto impegno. Cerco di tenere a bada queste paure, di mantenere la calma e la compostezza, ma il timore che tutto possa sfuggire sotto al nostro controllo è sempre lì, pulsante nel profondo della mia mente

Da quel fatidico giorno, nessuno dei due ha più avuto contatti con Takemichi e specialmente Inui. I motivi sono alquanto semplici: non voglio aggiungere anche a loro i problemi che stiamo già affrontando noi. Teniamo entrambi troppo ai due ragazzi e crediamo che immischiandoli andrebbe solo a provocare ulteriore deterioramento

"Hey, posso disturbarti due minuti o stai ancora pensando?" dice il moro battendo leggermente i polpastrelli sul dorso della mia mano. Mi risveglio nuovamente dai miei pensieri, maledicendomi di non aver nemmeno provato a nascondere i problemi cercando di aprire una conversazione
"Scusami ancora... però dimmi" dico afferrando un biscotto, masticandolo velocemente per la fame di troppo
"Sai, stavo pensando ad una cosa alquanto stupida. Però non completamente" dice il moro abbassando lo sguardo, un po' imbarazzato dalla sua stessa frase
Trattengo con fatica la piccola risata che mi esce dalle labbra. Mi ha fatto ridere per qualche strana ragione la sua incertezza
"Dimmi, però non completamente" dico prendendolo un po' in giro per alleggerire la situazione, ma mi guadagno solamente una sua occhiataccia
"Stavo pensando... ripeto, potrebbe essere una cazzata" dice il moro con gli occhi bassi, mentre con il cucchiaino gira il liquido scuro della sua bevanda calda

"E se, ripeto se, Fujio ti avesse richiesto nella Tenjiku per chiarire almeno con te?"

Anche se una parte di me spera che Koko reagisca come vorrei, so che non posso dare per scontato che sarà così. Le persone sono complesse e reagiscono in modi imprevedibili, soprattutto quando si trovano di fronte a situazioni che conoscono solo da un punto di vista esterno. Mi rendo conto che le mie speranze potrebbero non essere allineate con la sue, e questo mi spinge a essere più realistica, ma se... ma se effettivamente esistesse un se?. È come se ci fosse una voce dentro di me che sussurra: "E se...". Ma rimango più oggettiva possibile: conosco Fujio, è mio fratello, cambia raramente il suo carattere e le sue antipatie e amicizie

Rimango con l'altro biscotto a mezz'aria, stretto tra l'indice e il pollice. È come cercare di costruire un castello di sabbia su una base instabile: non importa quanto ci provi, alla fine crollerà. Fujio non sarà mai il santo della situazione se il suo obiettivo è odiarmi da ormai anni. Mi rendo conto che è importante essere aperti alle possibilità e non chiudersi nelle proprie idee, ma questa proposta sembra così lontana dalla realtà che effettivamente solo io conosco che non posso fare a meno di essere scettica

Anche se vorrei poter credere nella visione di Koko, devo essere sincera con me stessa e riconoscere che le probabilità che effettivamente mi abbia richiesta solo per ritornare almeno as un rapporto pacifico sono contro di me

"Impossibile" dico solamente dopo attimi di silenzio. Koko mi guarda per qualche secondo, sento i suoi occhi su di me anche se sono al suo lato. È come se volesse dirmi qualcosa ma non voglia completamente per paura. Che bello, l'ultima volta che eravamo così mi ha solamente detto che dopo averci fatto malmenare mio fratello mi voleva nella sua banda per boh, uccidermi forse

"Se devi parlare fallo, Kokonoi" dico duramente. Mi odio da sola per come lo sto trattando, sapendo che non merita nemmeno un minimo dell'acido che gli sto buttando addosso con i miei silenzi e le risposte maleducate. Lui rialza il viso, bevendo un sorso della sua bevanda
"È che pensandoci, se ti voleva far male o comunque cose del genere avrebbe potuto benissimo farlo internamente alla Toman. Da come me lo hai descritto non mi sembra qualcuno che si fa scrupoli, eppure ti ha richiesto esplicitamente nella Tenjiku. Che voglia parlare e, non so, magari recuperare del tempo?" dice in tono abbastanza incerto, ma non così tanto da non provocarmi qualche secondo di confusione

Da un lato, c'è la confusione, un senso di smarrimento di fronte a un'idea così fuori dagli schemi. Ma c'è anche una scintilla di gioia nel profondo del mio cuore. È come se una piccola parte di me volesse credere che ci sia una possibilità che tutto possa funzionare, nonostante tutto l'acido che c'è tra noi. Ma dall'altro lato, c'è anche il fastidio, un senso di irritazione che cresce dentro di me mentre rifletto sulla proposta di Koko. Mi infastidisce il fatto che sembri voler fare finta di sapere qualcosa che in realtà conosce solo superficialmente. È come se volesse giocare a fare il sapiente senza comprendere appieno la situazione. Anche se apprezzo il desiderio di Koko di trovare una soluzione creativa ai nostri e soprattutto miei problemi, vorrei che fosse più sincero con se stesso e con me riguardo alle sue impossibili soluzioni

"Ogni tanto dici certe cavolate che nemmeno io so dove ti escono!" dico ridendo ironicamente, prendendo un altro biscotto. Mi sento così confusa che passo da ridere a piangere in un attimo. Inizio a ridere nervosamente, cercando di prendere la situazione alla leggera, ma poi le lacrime vengono giù senza preavviso. È come se il mio cervello cercasse di trovare un modo per sdrammatizzare la situazione, per tenerla a distanza con una risata nervosa. È come se ogni risata fosse solo un velo sottile che nasconde molto altro sotto, qualcosa che mi esaurisce e mi rende stanca. Le mie risate si trasformano in singhiozzi, e mi trovo incapace di trattenere le lacrime che scorrono liberamente lungo le mie guance

Sento le braccia si Koko avvolgermi per calmarmi, ma sono di nuovo solo io nella mia mente. Il mondo e i suoi personaggi fuori, in scena ci sono solo io che danzo con i miei stessi problemi

𝐄𝐋𝐈𝐓𝐄 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃 | 𝖪𝗈𝗄𝗈𝗇𝗈𝗂 𝖧𝖺𝗃𝗂𝗆𝖾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora