mi alzai con comodo dal letto, quella giornata non avrei avuto il pensiero né dell'uni né del negozio, era sabato, il mio giorno libero.
mi diressi in cucina ancora con gli occhi assonnati e sbadigliando, trovai lì la mia migliore amica che stava preparando la colazione.
"buongiorno amore" mi salutò con un grande sorriso, a differenza mia, era sempre stata più mattiniera
"buongiorno pupa" le diedi un bacio sulla guancia
"ho preparato i pancake, per la tua gioia" disse non appena finì di cucinare l'ultimo di essi, poi li poggiò sul tavolo insieme al barattolo di nutella.
"sei proprio la mia fidanzata tu" le dissi prendendo posto
"vedi? e non ho neanche i capelli rossi" disse alludendo probabilmente a Duccio
"la smetti? non mi piace, non abbiamo neanche parlato ultimamente" addentai un pancake con la nutella
"a proposito! sai che ho scoperto che il biondino e il rosso fanno parte di una specie di boyband? sono pure bravi!" alzò leggermente il tono della voce mentre lo diceva, eppure io in qualche modo me l'aspettavo
"cazzo me lo aspettavo! quei due erano troppo bravi per essere dei principianti" cominciammo a parlarne fin quando la ragazza non mi fece ascoltare una delle loro canzoni appena uscite: cuori di rame, dove cantavano i ragazzi di cui stavamo parlando e di cui avevamo avuto il piacere di fare la conoscenza.
la canzone si aprì con la voce di Duccio sopra una base fatta con la chitarra, poi si alternava con Pietro, fu una canzone che mi fece sentire qualcosa dentro, non seppi spiegarlo'Tutti hanno cose da cancellare
Pure tu come gli altri
Devi pur farti male'fu una parte che mi colpì particolarmente, la sentii proprio mia. avevo delle cose da cancellare, ma che nascondevo a tutti, e questo mi faceva male, o mi faceva farmi del male.
"è bellissima" dissi alla ragazza di fronte a me con la bocca spalancata e gli occhi inumiditi.
"vedi! sapevo ti sarebbero piaciuti, poi insomma nelle altre ci sono anche gli altri ragazzi, oltre a loro cantano altri tre" mi spiegò la mia amica facendo mente locale.
"dev'essere difficile far parte di un collettivo con 5 persone" bevetti dell'acqua
"sono in 6, c'è pure il producer, 7 se contiamo il manager" mi corresse lei
"sicura di aver scoperto tu tutte queste cose?" le chiesi ridendo
"stai sottovalutando le mie doti da stalker?" chiese mettendosi una mano al petto come per fare l'offesa
"no, dico solo che un biondino potrebbe averti detto qualcosa in più di quello che avresti potuto scoprire da sola"
la ragazza cominciò a ridere
"è vero, Pietro mi ha detto qualcosa, ma che io avevo già scoperto!" ci tenne a specificare
"e va bene 007" tornai in camera mia ridendo, avrei avuto sì il giorno libero ma dovevo preparare un esame in università che avrebbe pesato in maniera non indifferente nella mia laurea magistrale in astrofisica."pupa posso?" chiese Aurora dopo aver bussato
"si bellissima" decisi di smettere di studiare per quella giornata, avevo studiato per 5 ore e neanche avevo pranzato decentemente.
"devo dirti una cosa" si sedette sul mio letto, mentre io mi girai verso di lei e le feci cenno per invitarla a parlare
"Pietro mi ha chiesto di uscire" mi disse velocemente
"bellissimo pupa, quando?" le dissi felice
"stasera, all'ottobit, perché volevo chiederti se volessi accompagnarmi, a quanto pare ci saranno anche gli altri ragazzi del gruppo e non voglio stare sola" mi fece gli occhi da cucciolo bastonato.
"certo Rorina, non ti lascio mica da sola in mezzo a dei luridi uomini" ironizzai facendola ridere
"allora io vado a cambiarmi, poi voglio un parere sull'outfit" mi disse facendomi l'occhiolino
"vai a cambiarti? non sono le 16?" chiesi confusa guardando il mio orologio da scrivania
"amo sono le 19" mi disse la mia amica con fare ovvio
"ceh io ho studiato per 8 ore? non l'ho mai fatto in vita mia" le chiesi con una faccia confusa
"e infatti non l'hai fatto, verso le tre ti sei appisolata per una ventina di minuti" mi spiegò ridendo
"vabbè non hai tolto molto, ti rendi conto? nella mia studious girl era"
io e la ragazza dopo una risata collettiva ci mettemmo a prepararci, io optai per dei semplici pantaloni a palazzo e un body entrambi neri, poi abbinai sopra un cappotto, l'aria di gennaio sarebbe stata sicuramente più forte della mia forza di volontà nel non sentire freddo, e sicuramente mi sarei presa una bella bronchite, ma lo stile non si può trascurare. passai poi a truccarmi in maniera leggera, tanto per rendermi presentabile, e poi onestamente non sono mai stata una professionista nel trucco, quindi non avrei saputo fare altro.
"come sto?" chiese Rora entrando in camera mia
la ragazza aveva una gonna nera e un maglioncino bianco, anche lei con un cappotto addosso e infine le dr martens.
"il freddo è solo una cosa psicologica?" le chiesi ridacchiando riferendomi alla gonna
"lo sai già" mi disse ridendo
quella ragazza emanava una felicità assurda, portava luce, anche se dentro di sé molte volte nascondeva il buio.
"andiamo?" mi risvegliò dai miei pensieri
annuii, e dopo essermi pettinata i capelli presi le chiavi della macchina e insieme alla mia compagna di avventure scesi di casa.
durante il viaggio lei ovviamente mise qualche canzone dei ragazzi, alternate a qualche canzone di Naska, suo cantante preferito da sempre.
"mado la depression session" dissi ridendo
"tu pensa a guidare, io penso a fare la dj" disse fiera
"peccato che siamo arrivate principessa" le dissi con un sorriso in volto prima di parcheggiare la macchina
"che palle sempre nei momenti migliori!" disse sbuffando staccando il telefono dal bluetooth ma facendosi scappare poi una risata
"ciao Pi" disse la ragazza andando incontro al biondo che la aspettava con un sorriso in volto
"ti sei fatta l'autista vedo" disse lui ridendo
"lascia perdere" chiusi la macchina e mi avvicinai al ragazzo per salutarlo con un semplice bacio sulla guancia
"entrate, gli altri sono dentro" disse il biondo, poi entrammo e lui ci seguì e poi ci guidò ad un tavolo abbastanza numeroso, riuscì ad individuare il rosso, a cui feci un sorriso che lui ricambiò.
"buonasera" disse un ragazzo dai capelli neri con un sorriso enorme in volto, aggrottai le sopracciglia e feci una faccia tra il confuso e lo schifato, e credo se ne accorse, dato che il sorriso gli scomparve subito dopo
"Andrea sempre che devi farti riconoscere" lo richiamò il ragazzo dai capelli rossi
successivamente ogni ragazzo si presentò, poi mi diressi verso il bancone, avevo proprio voglia di un vodka lemon.
"offro io" disse una voce dietro di me mentre porgeva al barista una banconota
"non dovevi" dissi sorridendo dopo aver messo a fuoco la figura del rosso
"non dovevo ma ho voluto" sorrise a sua volta
"Rora mi ha fatto ascoltare delle vostre canzoni, siete bravi eh" bevetti un po' del mio drink
"davvero?" gli si illuminarono gli occhi
annuii, lui fece un grande sorriso, rivelando gli swarovski che aveva sui denti.
"ma a Pietro interessa seriamente Aurora?" gli chiesi tornando seria
"ti assicuro che nessuna ragazza lo ha fatto andare fuori di testa in questo modo"
"davvero? se mi hai detto una stronzata me la prendo con te eh" fui seria per qualche secondo, poi mi feci tradire da un sorriso
"te lo posso assicurare come ti ho detto prima -dopo una risata tornò serio- ti chiedo scusa per il comportamento di Andrea prima, è un coglione"
"macchè figurati, ho capito che tipo è, però sembra simpatico" dissi onestamente
"lo è, è solo un coglione con le ragazze" alzò gli occhi al cielo e poi tornò a guardarmi
"vabbè tipico -alzai le sopracciglia- torniamo al tavolo?"
il ragazzo annuì e mi seguii
"tu sei la ragazza del negozio di strumenti?" chiese Dario, un ragazzo dai capelli rasati
annuii confusa
"devo passare qualche giorno a vedere una pianola, Duccio ha parlato molto bene di te"
"grazie, quando vuoi, io sono quasi sempre in negozio, di pomeriggio però perché di mattina vado a lezione" spiegai a Dario con un filo di imbarazzo
"fai ancora il liceo?" chiese Andrea
"macchè, ho appena iniziato la magistrale, sono già laureata in fisica con la triennale" dissi come fosse una cosa ovvia
"maremma maiala" esordì Marco facendomi scappare una risata
"ma Rora e Pietro?" chiesi non vedendoli al tavolo
"a fumare" rispose Jack
annuii, sono sempre stata una ragazza molto introversa, ed essere circondata da persone che non conoscevo non mi faceva impazzire particolarmente, anche se capivo che la mia migliore amica volesse stare un po' con il ragazzo che le interessava.
"Rora invece?" chiese Marco, probabilmente per non farmi sentire tagliata fuori
"lei fa psicologia, ha un anno in meno di me ma ha fatto la primina e quindi andiamo di pari passo" spiegai ai ragazzi
"sapete che Sere ha ascoltato le nostre canzoni?" disse Duccio contento
"serio? che ne pensi?" chiese sorridendo Dario
"mi piacciono un sacco, devo recuperarle tutte praticamente ma amo letteralmente cuori di rame e come un coltello" spiegai sorridendo
"chi ti ha fatto del male?" chiese Jack provocando una risata in me e nei ragazzi
"magari un giorno te lo spiegherò" dissi facendo segno con la mano
"pupa" mi sentii chiamare alle spalle
"ei" mi girai
"casa, gelato e ti racconto" erano le mie parole preferite dette da Aurora, che mi guardò con un sorriso in volto.
"ragazzi dobbiamo andare, poi si fa tardi e stare per strada con la macchina non mi va" spiegai inventandomi una scusa, loro annuirono dandomi ragione
salutammo i ragazzi uno ad uno che ci raccomandarono di stare attente e tornammo a casa.
"ora tu mi racconti" dissi sedendomi sul suo letto a gambe incrociate con il gelato in mano
"allora, intanto devo dirti una cosa -prese un respiro- in realtà sono già uscita altre volte con Pietro in queste settimane" disse guardando altrove
"mamma mi ha fatto distratta ma di certo non stupida, vai avanti" dissi ridendo invitandola a continuare
"praticamente mentre eravamo fuori stavamo parlando, e poi insomma ci siamo baciati, ma ti giuro forse il bacio migliore della mia vita!" mi disse alzando la voce e con un sorriso in volto
"sono contentissima per voi amore, si vede che Pietro ci tiene tanto a te, vi dico solo fate tutto con i vostri tempi" la abbracciai
"ora mi sa che mi addormento che c'ho un sonno" disse mettendosi la mano davanti durante uno sbadiglio
"pure io, buonanotte pupa" le diedi un bacio sulla tempia
"notte amore"
mi diressi in camera mia e mi misi sotto le coperte, quella serata mi aveva lasciato qualcosa di diverso, stavo bene, non mi ero sentita fuori luogo in alcun modo, nonostante non conoscessi benissimo i ragazzi, anche se una frase mi balenò in testa fino a poco prima che mi addormentassi.
"Duccio ha parlato molto bene di te"
perché mai avrebbe dovuto parlare bene di me quand'è che non ci conoscevamo nemmeno?
quella rimase solo un aporia, anche perché fui colta dal pieno sonno, che mi fece addormentare in un orario decemte almeno per quella sera._______________________________
serena vostra ama gli aggiornamenti notturnisto capitolo è stato un parto per colpa di nero mascara, streammate tutti!!
non mi fa impazzire particolarmente, ma ormai mi conoscete, non sono mai pienamente soddisfatta dei capitoli, spero voi riusciate ad apprezzarlo a differenza mia
vvb (rora ti amo)
sere!
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nero mascara - piccolo
FanfictionSerena si è trasferita per studiare a Firenze, ma per comodità abita ad Empoli con la sua migliore amica Aurora, dove per arrotondare lavorerà in un negozio di strumenti. cosa succederà?