"posso parlarti?"
chiesi alla mia migliore amica entrando nella sua stanza, dov'era presente anche Pietro.
ci stavamo preparando per la notte di capodanno, o meglio, io lo stavo facendo, perché Aurora era ancora in pigiama sul letto tra le braccia del suo fidanzato.
"certo"
si alzò e mi prese per mano, portandomi in balcone, dove avremmo potuto parlare tranquillamente.
"è da più di dieci giorni che dovrei dirtelo ma non ho mai avuto l'occasione -presi un sospiro, e sotto il suo sguardo inquisitorio decisi di parlare- io e Duccio abbiamo chiarito" parlai in maniera veloce, quasi la ragazza non capì cosa dissi
"non sono stupida lo sai, pure Pietro lo aveva capito, che avete deciso?" mi chiese accendendosi una sigaretta
"fai venire pure Pietro così lo dico ad entrambi" feci un sorriso
la ragazza mi porse la sigaretta, che le tenni mentre lei andava a chiamare al biondo
"non pensavo ti avrei mai vista fumare" scherzò Pietro non appena mi vide con la sigaretta in mano
"l'ho solo tenuta alla tua fidanzata, ci tengo ai miei polmoni" porsi di nuovo l'oggetto incriminato alla mia amica
"quindi?" mi spinse a parlare lei una volta che ebbe fatto un tiro dalla sigaretta presa poco prima
"riprendendo il discorso di prima, io e Duccio abbiamo chiarito, e stiamo provando ad avere qualcosa di serio insieme -poi abbassai la voce- mi ha detto che mi ama" distolsi lo sguardo e cercai di trattenere un sorriso timido
i due ragazzi ebbero la stessa reazione: spalancarono gli occhi e la bocca, guardandosi poi tra loro per capire se avessero sentito la stessa cosa
"chiudete quelle bocche che entrano le mosche eh" ridetti per smorzare la tensione che si era venuta a creare
"ceh tu sei così tranquilla quando che Duccio ti ha detto che ti ama?" disse Pietro sconvolto
pensandoci su aveva ragione, ero veramente così tranquilla quando che il rosso aveva detto due parole, che dirle ad alta voce, avrei avuto una lama nel torace, è una grandissima ammissione.
"non so come reagire, non so cosa significhi, e nessuno me lo aveva mai detto" decisi di ammettere cosa fondamentalmente stessi pensando, soprattutto al biondo, perché Aurora probabilmente ne era a conoscenza.
"io non posso spiegartelo a parole cosa vuol dire amare, ma ti posso assicurare che se veramente Duccio intendeva quello che ti ha detto, sono sicuro che lo capirai senza che qualcuno te lo spieghi" il biondo mi fece un sorriso dolce e prese sottobraccio Aurora, provocandomi un sorriso spontaneo
"grazie Pi, dai, adesso andiamo a prepararci altrimenti si fa tardi" mandai un bacio volante al biondo e mi diressi verso camera mia, seguita dai due ragazzi che però andarono nella stanza di Aurora.
avevamo deciso di festeggiare capodanno in un parco vicino al bunker, da lì avremmo pure visto i fuochi d'artificio che erano soliti essere sparati durante quella serata di festa.
mi piazzai davanti all'armadio in cerca di un outfit decente ma non troppo appariscente.
mi ero truccata in maniera leggera, in modo tale che potesse abbinarsi ad ogni tipo di abito che avrei scelto.
"sei pronta?" mi chiese Rora dietro alla porta
"no, non so cosa mettere" le risposi scuotendo la testa, realizzando dopo che non mi potesse vedere
la ragazza entrò in stanza, lasciando fuori il fidanzato.
i due erano già pronti, mi trovai davanti la mia migliore amica con un vestitino a tubino viola, che su di lei faceva un effetto pazzesco, sembrava veramente disegnata.
"fai fare alla zia" disse facendomi ridere, poi si mise a cercare all'interno del mio armadio, trovando un vestito lungo nero di cui neanche ricordavo l'esistenza.
"questo, e non accetto obiezioni" mi diede il vestito tra le mani e sparì nuovamente dietro la porta della mia stanza.
feci come mi disse e mi provai il vestito, che nonostante avesse le maniche lunghe erano comunque troppo leggere per il mese di dicembre -quasi gennaio- quindi abbinai sopra un blazer che non rovinava neanche l'outfit, poi abbinai dei classici stivaletti, che per stare nel luogo dei festeggiamenti erano più che adatti.
dopo aver sistemato i capelli poi raggiunsi i miei amici.
"ma sai che quasi quasi lascio Aurora e mi metto con te" scherzò Pietro non appena fui nel campo visuale dei due ragazzi, sia io che Aurora sapevamo scherzasse, quindi la prendemmo sul ridere. il biondo non mi sorprese molto, era solito a mettere camicie, ma non lo vidi mai con un completo, e quella sera indossava un completo azzurro abbinato a dei gioielli dorati che teneva sempre al collo, era proprio il principe azzurro di Aurora.
"poi chi glielo va a dire a Duccio" gli tenne il gioco la sua ragazza
"tanto lo sappiamo tutti che io in realtà sto con Rora, il problema non sussiste" le dissi mandandole un bacino, che lei prese e si poggiò sulla guancia.
il biondo poi ancora ridendo ci invitò a scendere, prendendo le chiavi della sua macchina dal telaio bianco inconfondibile.
io e la ragazza ci alzammo e ci dirigemmo verso l'ingresso, e non appena fummo tutti fuori chiudemmo la porta alle nostre spalle."certo che fare un viaggio con voi è una tortura" scherzò il biondo, probabilmente si stava riferendo alle doti da dj mie e della mia amica, che eravamo capaci di passare da una canzone totalmente depressiva ad una allegra in un battito di ciglia.
"dai princi non siamo così terribili come sembra" lo addolcì la mia amica dandogli un bacio sulla guancia ma lasciandogli lo stampo.
il biondo fece una risata e fermò l'auto, eravamo appena arrivati.
scendemmo dalla macchina e raggiungemmo il resto dei ragazzi, che avevano allestito il tutto per la serata: il parco era completamente deserto, quindi sarebbe stato del tutto nostro.
salutai tutti i presenti, poi il mio sguardo si posò sul ragazzo dai capelli rossi: era bellissimo.
gli sorrisi spontaneamente e mi avvicinai a lui dandogli un bacetto sulla guancia, che lui ricambiò.
mi soffermai nuovamente a vedere nel complesso il ragazzo davanti ai miei occhi, non era tipo da vestirsi in maniera elegante e si vedeva, ma mi lasciai scappare un "sei bellissimo" sempre mantenendo il sorriso.
"ma ti sei vista? tu sei stupenda" mi disse con occhi spalancati e facendomi fare un giro su me stessa
"ragazzi le pizze si raffreddano, venite!" ci chiamò Marco alzando la voce per farsi sentire da tutti.
presi per mano Duccio e ci avvicinammo sulla panca dove vi erano tutti gli altri, e iniziammo a mangiare, con la musica in sottofondo -fortunatamente non scelta da Pietro-.mi allontanai leggermente dal gruppo, mi capitava spesso di avere momenti di dissociazione o magari di sentire di dover ricaricare la mia batteria sociale, amavo i miei amici, ma facevo fatica in alcuni giorni a tenermi attiva.
"che fai?" mi chiese il rosso sedendosi accanto a me e mettendomi un braccio attorno.
"guardo in alto per scappare altrove" gli spiegai tenendo ancora lo sguardo alto verso il cielo limpido e pieno di nei di quella sera.
"da chi scappi?" mi chiese il ragazzo mantenendo il suo sguardo su di me.
"dai miei pensieri" sbuffai
guardai il ragazzo, che fece un sorriso sconsolato, poi ricondusse il suo sguardo con il mio.
"ti va di dirmi a cosa pensi?" mi chiese come se stesse parlando con una bambina impaurita, aveva una voce morbida e rassicurante.
scossi la testa, non mi era mai piaciuto parlare dei miei problemi agli altri, o comunque parlarne ad alta voce.
"va bene, se ti va posso stare qui con te quanto vuoi" mi disse poi continuando a mantenere il suo sorriso.
sorrisi anche io e lo abbracciai, era diventato come casa quel ragazzo per me, in così poco tempo, ero riuscita a fidarmi di nuovo.
non so quanto tempo passò da quando ci mettemmo in quella posizione, sentimmo però i ragazzi cominciare a fare il countdown per l'anno nuovo, decidemmo di alzarci e raggiungerli per fare il brindisi con loro.
non appena scattò la mezzanotte vi fu un boato dato dalle urla di tutti i ragazzi, poi guardammo i fuochi d'artificio che, puntuali come un orologio svizzero, vennero sparati.
mi girai verso Duccio, che non mi aveva lasciato neanche per un secondo, che mi lasciò un bacio sulle labbra mentre continuavano ad esserci quegli spettacoli pirotecnici in cielo.
"sei stata la cosa migliore di quest'anno, ti amo" mi disse poi staccandosi dalle mie labbra e puntando i suoi grandi occhi verdi nei miei occhi azzurri
"pippi, grazie di esistere"________________________________
non mi piace per niente
pubblicato solo x rora
e poi mi sentivo in colpa a lasciarvi senza capitolettofatemi sapere se la storia vi piace, ci tengo davvero tanto
vvb (rora ti amo)
sere!
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nero mascara - piccolo
FanfictionSerena si è trasferita per studiare a Firenze, ma per comodità abita ad Empoli con la sua migliore amica Aurora, dove per arrotondare lavorerà in un negozio di strumenti. cosa succederà?