mi svegliai più tardi del solito, il sole era già alto ed il caldo cominciava a farsi sentire, cosa che mi metteva di buon umore perché amavo l'estate.
mi alzai dal letto stropicciandomi gli occhi ancora semichiusi e mi diressi in cucina, dove trovai la mia migliore amica intenta a mangiare.
"alla buon'ora bella addormentata" mi guardò e ridette
"per una volta che faccio un sonno continuato e non disturbato!" mi lamentai ma andai a lasciarle un bacio sulla fronte e decisi di prendere il gelato, non avevo molta fame.
"comunque Pietro mi ha detto che lui e i ragazzi stasera vogliono uscire e andare in discoteca, tu verresti?" mi chiese prendendo una forchettata della sua insalata
"va bene, oggi pomeriggio studio un po' per evitare di fare la merda e non studiare in questi giorni liberi e poi mi vieni a chiamare quando ci dobbiamo preparare" le dissi sorridendo
la ragazza annuì
"con Duccio cos'hai intenzione di fare?" mi chiese poi cambiando discorso
"voglio dirgli onestamente quello che penso, che non voglio che il nostro rapporto si limiti ad un qualcosa di occasionale, perché io Duccio lo voglio conoscere davvero" presi alla fine una cucchiaiata del mio gelato al cioccolato.
"no ma fai benissimo amo, e secondo me lui capirà, non è stupido" gesticolò come suo solito
"lo spero veramente"
"tu non farti prendere in alcun modo dal panico -si alzò con la sua insalatiera in mano e mettendola nel lavandino- io vado in camera a dormire un po', a dopo bellissima" mi diede un bacetto sulla testa e si ritirò nella sua stanza.
non appena finii di mangiare il mio gelato cominciai a lavare tutto ciò che vi era nel lavandino, per poi dirigermi anche io in camera mia per studiare, cosa che però non feci minimamente e infatti mi misi a suonare la chitarra e ad ascoltare la musica. non seguivo mai i piani che mi prefissavo.
il tempo infatti quando cazzeggiavo fondamentale pareva volare, e così fu, perché senza che potessi aspettarmelo la mia migliore amica entrò in camera mia invitandomi a cambiarmi, in quanto i ragazzi ci avrebbero aspettate per le 20 in una pizzeria, e poi da lì saremmo andati in discoteca tutti insieme.
mi alzai dalla sedia e aprii l'armadio in cerca di qualcosa di decente da mettere per quella sera.
optai poi per un qualcosa di semplice per quel clima semiestivo di fine maggio: un pantalone a palazzo nero e una camicetta del medesimo colore, poi mi truccai in maniera molto leggera e veloce, non amavo perdere molto tempo nel trucco.
"Rora sei pronta?" chiesi entrando in camera della ragazza, intenta a fare la coda dell'eyeliner uguale a quella dell'altro occhio
"basta ora tolgo tutto!" disse innervosita
"aspetta ci provo io" mi avvicinai a lei, non sapevo mettere l'eyeliner ma magari avrei migliorato la situazione anche solo di poco.
"che dici?" la feci specchiare e sul suo volto si creò un grande sorriso
"come farei senza di te -mi diede un bacio sulla guancia- metto il rossetto e sono pronta" disse poi prendendo il tubetto del cosmetico citato da lei poco prima
"non so quanto durerà con il biondino" dissi ridendo e uscendo dalla stanza venendo richiamata dalla mia amica che aveva un leggero rossore sulle guance non dovuto al blush messo.
la ragazza dopo pochi minuti mi raggiunse in tutta la sua bellezza, e il vestitino che si era messa la risaltava ancora di più, sembrava scolpita da Canova.
la presi sottobraccio e giocando con le chiavi della macchina scendemmo, dirigendoci verso il locale dove probabilmente i ragazzi già ci stavano aspettando."eccole arrivate le più belle del gruppo" ci venne a salutare Jack con un sorriso sul volto, era verun ragazzo dolcissimo, e lo consideravo ormai il mio migliore amico, come Pietro del resto.
"ciao pupi" salutammo io e la mia amica all'unisono dopo che ci staccammo dall'abbraccio di Jack.
vedere gli occhi verdi di Duccio mi faceva sempre un effetto non indifferente, mi incantavo sempre a guardarlo, era inspiegabile.
mi sedetti tra il ragazzo nominato poco prima -dopo averlo salutato con un bacio sulla guancia che ricambiò- e la mia migliore amica, che al suo fianco aveva ovviamente il suo fidanzato.
"ragazze sapete, tra poco comincerà il tour estivo, vorreste accompagnarci in qualche data se vi va?" chiese Dario dopo che avemmo ordinato le nostre pizze
"che domande sono, ovvio" rispose Aurora per entrambe, mi limitai ad appoggiarla
"tanto tutti nel furgoncino ci entriamo" si aggiunse Andrea rubando qualche patatina che ci avevano appena portato dal piatto di Marco.
"quelle erano mie" gli lanciò un'occhiataccia il ragazzo facendo ridere noi altri.
i ragazzi poi anche durante la nostra cena ci continuarono a parlare del tour, sperando che io e Aurora potessimo essere presenti in ogni data, e noi ci saremmo impegnate in ogni modo per farlo accadere.
dire che quasi litigammo per chi dovesse pagare è dire poco, ma alla fine pagarono i ragazzi, nonostante io e Aurora ci battemmo in tutti i modi per pagare alla romana, non era giusto che pagassero sempre anche la nostra parte.
ci dividemmo poi nelle macchine: Aurora, Duccio e Pietro sarebbero venuti in macchina con me, gli altri nella macchina di Marco.
in macchina la dj fu Aurora, che ci fece ascoltare tutta la discografia di Naska praticamente, tra canzoni movimentate e quelle un po' più depressive.
"Rora metti qualcosa di più allegro, non ti vieto di mettere Diego ma per favore stiamo andando in discoteca, dovremmo caricarci" le dissi esasperata guardandola dallo specchietto retrovisore mentre i due ragazzi ridettero alla mia reazione
"ok scusa, ora metto la tua preferita" mi disse prendendo il telefono
"la mia preferita è horror ed è pure con un testo depressivo" la guardai
"vabbè dai almeno è movimentata" cercò di giustificarsi
"Pietro cambia artista" chiesi aiuto al biondo seduto a fianco a lei nei sedili posteriori
"che palle tu vuoi più bene a Pietro che a me" si lamentò la ragazza mollando il telefono al fidanzato
"si è vero, ti tradisce con me" dissi per poi scoppiare a ridere.
diciamo che i gusti musicali di Pietro erano molto discutibili, passava da un genere all'altro senza un criterio, ma apprezzavo il fatto che a differenza della sua ragazza non mettesse musica triste prima di andare a fare serata.
"arrivati, sono 65 euro grazie" dissi parcheggiando la macchina e provocando una risata nei ragazzi.
entrammo e raggiungemmo il resto dei ragazzi che ci aspettavano subito davanti all'entrata, poi andammo nei divanetti liberi che c'erano.
"pippi possiamo parlare?" chiesi al ragazzo che rideva a fianco a me, lui mi guardò e annuì prendendomi per mano e portandomi fuori dal locale, dove avremmo potuto parlare tranquillamente.
"credo che dovremmo parlare dell'altra sera" gli dissi guardandolo ma con un filo di imbarazzo, infatti distoglievo spesso lo sguardo.
il ragazzo annuì e si accese una sigaretta, poi si mise in posizione d'ascolto.
"non voglio che il nostro rapporto si limiti ad un qualcosa di occasionale. vorrei che ci impegnassimo a costruire qualcosa di più profondo e significativo insieme. mi interessa veramente, ci tenevo che lo sapessi" gli dissi guardandolo, sul suo volto vidi un'espressione strana, come se fosse arrabbiato, ma non capivo il motivo.
"mi stai dicendo che quello che è successo l'altra sera è stato un qualcosa fatto per passatempo?" alzò un sopracciglio e nel suo sguardo potei notare una rabbia che mai avrei pensato di vedere.
"no pippi, io sto dicendo il contrario" cercai di spiegare, ma vidi il ragazzo alzarsi
"mi dispiace, ma non siamo sulla stessa lunghezza d'onda, credo sia meglio per entrambi prendere due strade diverse" disse alzando leggermente il tono di voce.
mi sentii gli occhi pizzicare, subito dopo cominciai a piangere in modo incontrollato senza che potessi accorgermene, mentre Duccio mi diede un ultimo sguardo.
"non posso continuare a fare finta che questa situazione mi faccia stare bene Serena, chiaramente l'interesse che io provo nei tuoi confronti non è ricambiato" il ragazzo si allontanò senza aggiungere altro
"non capite mai un cazzo! siete tutti uguali!" dissi con voce spezzata, ma il ragazzo non si girò e rientrò dentro alla discoteca, mentre io restai lì, a fissare il vuoto e a pensare alle parole che io e il ragazzo ci eravamo scambiati, cercando di capire dove la nostra comunicazione non fosse andata a buon fine.
"ninni" mi chiamò la mia migliore amica, che era uscita con il suo fidanzato con una sigaretta in bocca.
"che è successo Sese" chiese il ragazzo poi
"io e Duccio abbiamo litigato, e non riesco neanche a capire perché" continuai a singhiozzare.
dissi ai ragazzi ogni singola parola della nostra conversazione, e neanche loro riuscirono a darmi una risposta su quello che il rosso avesse potuto fraintendere di quello che io intendessi in realtà.
"avrò tutto il mascara colato, sembrerò un panda" dissi cercando di sdrammatizzare
i due ragazzi mi sorrisero, poi Pietro propose a me e Aurora di guidare lui per lasciarci a casa, aveva capito pure lui che non sarei riuscita a rimanere lì ancora per molto tempo.
andammo via senza rientrare per salutare gli altri, mi vergognavo di farmi vedere in quella maniera, ma Pietro scrisse un messaggio nel gruppo con tutti i ragazzi, utilizzando la scusa che io e Aurora fossimo stanche e volessimo andare a dormire.
il viaggio lo passammo totalmente in silenzio, io ero distesa nei sedili posteriori, pensando ancora alla conversazione col rosso, mentre ogni tanto la mia migliore amica si girava ogni tanto per vedere le mie condizioni.
non appena arrivammo salutai Pietro con un bacio sulla guancia, prima di scendere però mi disse una frase
"puoi stare certa che cercherò di far ragionare Duccio, tu cerca solo di riprenderti, le cose si aggiusteranno, va bene?"
annuii
"vai a casa con la macchina, appena puoi poi me la riporti, stai tranquillo" gli dissi sforzando un sorriso
poi io e Aurora salimmo in casa, non ebbi neanche la forza di mettermi sotto la doccia, mi buttai sul letto, consapevole che quella notte non avrei fatto altro che pensare a quel ragazzo, e a quello che ci aveva rovinati, perché volevo sapere perché tutto quello fosse finito._________________________________
una storia che si chiama nero mascara non può di certo essere tranquillaqua cominciano le prime incomprensioni, come si evolverà?
aggiornato solo x rora (t amo)
fatemi sapere se la storia vi piace!
vvb
swre
STAI LEGGENDO
nero mascara - piccolo
FanfictionSerena si è trasferita per studiare a Firenze, ma per comodità abita ad Empoli con la sua migliore amica Aurora, dove per arrotondare lavorerà in un negozio di strumenti. cosa succederà?