Capitolo 6

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Sento la porta dell'ufficio sbattere e alzo subito la testa.

Oh, ti sei dato una sbrigata.

"Baciami" la voce affannata di Pamela viene bloccata forse da un bacio.

Oh, merda.

"Oh, Harry" la stanza è riempita da due sospiri pesanti e, con mia grande fortuna, anche dal mio stomaco che brontola.

Di colpo si ferma tutto, mi alzo dal divano imbarazzata e corro via. Cosa ho fatto?! Anzi, quei due che stavano facendo?!

Infondo, la colpa non è solo mia. Lui mi aveva detto di aspettarlo nel suo ufficio e io l'ho fatto. La colpa è di quell'odiosa di Pam che va a letto con tutti.

E si, lo ammetto, sono gelosa del fatto che Harry preferisca lei a me. Lo sapevo però, insomma, lo sapevo. Io sono solo la cameriera, non la ragazza ricca, bionda, alta e che piace a tutti.

Corro in camera mia, tanto ormai le lacrime cominciano a scendere. Adesso non lo so nemmeno perché piango. Lo faccio per quello che non c'è mai stato, per quello che avrei voluto ci fosse tra noi, ma alla fine lo sapevo che non poteva esserci niente.

Vorrei essere come Pamela. Bella, accattivante, con tutti gli uomini ai miei piedi. Certo, non posso lamentarmi anche io faccio furore quando esco. Ma questa volta...

Mi addormento vestita, con le lacrime secche sulle guance e il cuore che batte troppo forte per la figura appena fatta.

Non ho voglia di scendere e andare a lavorare. Sono le cinque, ho dormito solo per poche ore poi mi sono svegliata. Mi alzo pigramente dal letto e dopo aver compiuto i gesti di ogni mattina scendo giù.

In cucina non c'è ancora nessuno, solo Luigi che prepara i suoi cornetti. Lo saluto e lui mi sorride.

"Qualcosa non va Oliv?" chiede mentre guarda nel forno per controllare i suoi cornetti.

"Niente, va tutto bene"

"Ti conosco da anni ormai e sai che non puoi mentirmi" mi dice. Questa mattina sembra di buon umore, chissà se ha trovato l'anima gemella. Credo che gli farò conoscere la panettiera, lei è una donna molto affascinante...sarebbero perfetti assieme. Me li immagino già mano nella mano, che corrono in un prato pieno di fiori.

Questo non è Beautiful! Ok? Ok.

"Cosa è successo con il nuovo proprietario?" mi chiede sedendosi su uno degli sgabelli, cosa che faccio anche io.

"Ieri sera era arrabbiato perché sono rientrata tardi insieme a sua figlia, mi ha chiesto di andare nel suo ufficio, ma credo che sia venuto prima a ingozzarsi con quell'odiosa di Pam e poi sai cos'è successo?"

"No, cosa è successo?" chiede in cerca di informazioni.

"Quando è entrato nel suo ufficio era insieme a Pamela e sai cosa stavano facendo?"

"Cosa? Cosa!"

"Stavano facendo..." Luigi annuisce quasi sconvolto.

"Non dirmi che tu eri lì dentro"

"Mi dispiace, non posso dirtelo" ammetto colpevole. Mi sento strana se penso che quei due stavano facendo 'certe cose' in un ufficio.

"Oh, e questo ti fa sentire triste" abbasso la testa e lui capisce tutto.

"Sai, noi non apparteniamo a quel mondo, spesso ci umiliano, puoi confermarlo" annuisco

"La gente è cattiva Olivia, non sai mai quando ti ferirà, non ti conviene fidarti di qualcuno se ti tratta male sin dalla prima volta" mi accarezza la guancia e scende dallo sgabello.

"Su, oggi ti voglio puntuale come un orologio svizzero" fa il serio ma poi mi sorride dolcemente.

"Credo che oggi dovrò aiutare Taylor con il giardino, sono stata occupata in questi due giorni" dico lasciandogli un bacio sulla guancia mentre mi dirigo fuori e vado a mettere la mia salopette di jeans e degli stivali. Comincio a sistemare il recuperabile e poi pianto i fiori freschi che sono arrivati da qualche giorno.

Taylor mi raggiunge presto e cominciamo a parlare di mia sorella.

"Sapevi che la signorina Wilson esce ogni mattina con il nuovo proprietario?" dice Taylor mentre io affondo le mani nella terra per sistemare il fiore rosso che ho in mano.

"E dove vanno?" mi informo.

"Sinceramente non lo so, ma credo che lo porti a fare un giro di Londra, sai lui non è nato qui e da quello che ho sentito si trova qui solo per lavoro...in giro si dice che lui abbia comprato l'hotel per sua figlia, a proposito, com'è quella bambina?" parla senza sosta, mi chiedo come faccia. Io non ci riuscirei mai.

Oh, credimi Olivia, hai la parlantina più di lui quando ti ci metti.

Finiamo di sistemare il giardino e subito dopo mi rendo conto che anche il mio appuntamento con quel commesso di ieri è sfumato nel nulla.

E fu così che anche il mio secondo appuntamento andò a farsi benedire da Harry.

Lurido bastardo!

Continuo la giornata rispondendo a monosillabi e camminando con passo pensante per tutta la sala.

È ora di pranzo e io, devo servire ai soliti tavoli di ricconi. Questa volta, oltre a mia madre e a Pamela c'è anche un ragazzo. Servo quello che ho sul carrello e vado via. Harry e Pamela si sono guardati complici e poi hanno sorriso.

Ridi, ridi che il piatto in faccia te lo spacco comunque.

Comunque, amo questo carrello, mi risparmia molte entrate in cucina e poi mi piace spingerlo. Metto un piede su uno dei ripiani e scivolo in cucina.

"Yuppy!"

Però, ammettiamolo, sono proprio simpy.

Certo, simpatica come la tosse di notte.

Non ti sento, non ti sento!

E mentre continuo a fare la sciocca con la mia Rudolf in cucina entra il giovane ragazzo del tavolo di Harry.

Le carte da gioco volano in aria e Luigi e Mary corrono a raccoglierle. E io che stavo bevendo il mio bicchiere di vino sputo perché uno così bello non s'è mai visto.

Dopo Harry però.

"Oh, continuate pure, volevo solo congratularmi con lo chef" dice mentre avanza verso il bancone e Luigi si pulisce le mai per potergliela stringere.

"Sono io" dice rigido.

"Mai assaggiato un filetto al sangue così buono" dice il ragazzo mentre io mi verso un altro bicchiere di vino.

"Posso giocare anche io?" indica le tre carte che Mary ha in mano.

Oh cazzo, un riccone che vuole giocare a carte.

"Ehm, certo" dice Luigi mentre sfila le carte e le posiziona davanti al ragazzo che ho a poca distanza. Circa tre sgabelli.

"Trova l'asso di cuori" e poi mi distraggo e continuo a bere il mio vino e a pensare a come fare per conquistare Harry. Non mi do per vinta, voglio provarci fino alla fine, fino a quando non sarà lui a dirmi che non sono fatta per lui.

"E voi andate a ritirare i piatti!" Mary urla al personale e poi mi viene vicino mettendomi una mano sulla schiena e accarezzandomi.

"Luigi, mi ha raccontato cos'è successo, sei sicura di voler restare qui?" chiede preoccupata.

Annuisco mentre bevo un altro bicchiere di vino e scendo dallo sgabello.

"Ho vinto un'altra volta!" afferma contento il ragazzo.

"Ma allora o chistu è culu o tu o' juoco o' canuscèv già!" Ho mai detto che Luigi è napoletano? Beh, lo dico adesso. Luigi è napoletano. Spesso non si capisce quello che dice.

Il ragazzo ride e la sua risata contagia anche me. Ora che lo guardo meglio indossa un vestito elegante però adatto alla sua giovane età. Ha i capelli scuri ricoperti di gel e degli occhi...oddio che occhi. Se potessi ci nuoterei dentro.

"Ehi, sta bene?" due braccia forti mi stringono la vita e io come una babbea continuo a guardare quegli occhi.

"Si, perché?" chiedo ricomponendomi.

"Stava letteralmente cadendo a terra signorina" dice ovvio.

Già, ora che mi guardo attorno tutto si muove. Mi appoggio al bancone. Ho esagerato con il vino, lo ammetto.

"Va a riposarti Olivia, ci pensiamo noi a servire ai tavoli" Mary mi rassicura e io frastornata come sono vado lentamente in camera mia.

Ho la nausea, le gambe molli e un bruciore forte allo stomaco. Mi appoggio con la mano al muro del corridoio principale, ho la vista offuscata e non so perché ho voglia di piangere.

Olivia! Resta in piedi!

"Non sta bene? Signorina?" e poi sento il vuoto sotto i miei piedi.

Do you want to be my wife?(SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora