Capitolo 14

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"Olivia!"

"Olivia!" immagino l'ugola di mia madre tintinnare attraverso la sua bocca.

Dalla cucina corro in sala scivolando sul pavimento per fare prima. Schivo persone e bambini che mi guardano dispiaciuti per le molteplici volte in cui mia madre mi ha richiamata.

Stiamo preparando una festa che non ha ne capo e ne coda che si terrà la settimana prossima in onore della mia amata sorella, Pam.

Alla fine, dopo aver discusso per due giorni con Harry sul fatto che quando ho accettato l'incarico non rispondevo alle mie azioni, mi sono lasciata convincere. E lo ammetto, non solo perché mi ha aumentato lo stipendio, ma anche perché mi ha anche promesso di ballare con me quella sera.

Ah Rudolf, non vedo l'ora.

Ti sei lasciata abbindolare dai suoi spregevoli occhi.

Già, ma chi se ne frega. Mi ha promesso un ballo!

"Dimmi Olivia, questo ti sembra color glicine?" mi chiede porgendomi un nastro colorato che, effettivamente, è color glicine.

Annuisco convinta e lei mi attorciglia il nastro attorno al collo facendo un fiocco. Mi tira uno schiaffo sulla fronte e io mi allontano per la sorpresa.

"Questo è un violetto sbiadito e Pamela non può di certo presentarsi in una sala piena di nastri color violetto sbiadito" parla talmente velocemente che fatico a starle dietro. Cammina avanti e indietro e mi chiede di prendere appunti e io, prontamente, caccio il mio taccuino per le ordinazioni.

"Fiori d'arancio e...ho mio Dio!" la guardo per capire cosa sta succedendo e lei si volta guardando un punto indefinito dietro alle mie spalle.

Mi giro per vedere cosa ha colpito la sua attenzione, ma non vedo nulla. Solo i soliti tavoli vuoti che stanno per essere apparecchiati dai camerieri.

"Cancella tutto, cambio di programma... il tema principale sarà il bianco e nero" agita le mani come per mostrare una scritta che non esiste.

Fantastico, dovrò annullare tutte le prenotazioni che ho fatto.

Anche il cavallo viola?

Si, anche quello e comunque, non è viola, ma glicine.

Fa lo stesso.

"Su ragazzina, tirati su di morale, un giorno anche tu avrai una festa in tuo onore" mi accarezza la guancia e io sorrido perché questo potrebbe definirsi quasi un complimento.

"Sempre se campi fino a quel momento" il sorriso dalla mia faccia sparisce dando spazio ad un'espressione seria e piena di astio.

Conta fino a dieci, Olivia!

Uno...

"Adesso smamma piccoletta, sta arrivando Harry" svolazza la mano per salutare e invitare Harry ad avvicinarsi.

"Caro! Vieni qui" e con grandi falcate il mio futuro 'ballo lento' si avvicina. Mi mette le mani sulle spalle quando nota che gli sto praticamente camminando addosso, cosa che io non mi sono nemmeno accorta di fare.

"Ehi, tutto apposto? Puoi prenderti una pausa, se vuoi" dice premuroso quasi in un sussurro. Faccio di no con la testa perché non sono stanca e poi non voglio perdermi in chiacchiere con lui. Da quando mi ha chiesto di preparare questa festa, ossia uno, due, tre...sei giorni fa, comincio a pensare che sia veramente interessato a Pamela.

Ma io non mi do per vinta. Posso ancora piacergli, devo solo darmi una ripulita da questa farina e dal mio viso macchiato dalle occhiaie e dalle sopracciglia ricresciute.

Devo chiamare l'estetista.

E visto che ci sei, compra anche qualcosa di decente, non vorrai mica ballare con Harry vestita da sguattera?

A questo ho già pensato. Ricordi quando Emily mi fece vedere quel fantastico vestito in quella vestina? Ho deciso di risparmiare.

Ohoh, la tua prima decisione importante da adulta.

Già, ne sono sorpresa anche io.


"Oliv, aiuta Mary a pulire il pesce, poi vedi se c'è già qualcuno in sala da pranzo" Luigi è molto impegnato a preparare il menù per la festa.

Dicono che ci saranno anche degli amici di Harry e altra gente aristocratica. Mary, ha sentito dire che questa festa è anche un momento adatto per concludere un paio d'affari per Harry. Invece, Taylor ha detto che Pam non ha firmato il documento di successione per far passare l'hotel nelle mani di Harry e quindi lui sta cercando di convincerla facendole sorprese su sorprese.

Magari preparasse una sorpresa così anche a me.

Non preoccuparti, a te ci penserà Louis.

Già...Louis. Quanto mi sta antipatico. Voglio dire, uno che vuole avere una relazione seria e portarti a letto più volte al giorno non è normale.

Ma ti ha comprato un bracciale.

Faccio tintinnare i ciondoli del mio braccialetto argenteo. Un cuore con la sua foto, una elle di Louis e una o di Olivia.

Odio questo coso, pesa troppo e mi ricorda il suo braccio sulle mie spalle.

Per colpa sua ho il torcicollo da tre giorni.

Si, la colpa è sua. Non perché hai dormito sul bancone della cucina.

L'ho fatto perché con quello nel letto non riesco a chiudere occhio e quindi è colpa sua.

Comincio a togliere le squame alle spigole che ho nel piatto e Mary mi racconta tutti i pettegolezzi che si sentono in giro.

"E la signora del terzo piano, quella che porta sempre cappelli vistosi, ha detto al il marito che la madre del proprietario verrà a stare qui per un po'"

Mi chiedo come sia sua madre. Deve essere una donna di gran classe.

E se te la fai amica, sarà il tuo passepartout per arrivare ad Harry.

Ci abbiamo provato già con Emily.

Si, ma questa volta sarà diverso.

Devo solo capire chi è questa donna, nell'ufficio di Harry non ho visto sue foto o almeno credo che non ce ne fossero.


"Mi fai conoscere qualcuno Olivia?" mi chiede Emily mentre giochiamo con le sue bambole. La sua preferita è una bambola con un vestito lungo rosso e i capelli raccolti in uno chignon, lo stesso che ho cercato di fare io questa mattina, ma tragicamente.

"Chi vorresti conoscere?" le chiedo io posando la bambola sulle mie ginocchia.

Stavamo giocando al principe Harry e alla principessa, che Emily ha deciso di chiamare Olivia.

Emily ha insistito a volerla chiamare così e io ne sono felice perché, secondo lei io e suo padre siamo una bella coppia.

Brava piccola genietta.

"Vorrei degli amici, della mia età" fa la faccia da orsacchiotto e io rido fragorosamente perché è adorabile.

"Vedrò cosa posso fare" mi stringe la mano e passiamo alla nostra storia, dove Harry e io ci sposiamo e facciamo tanti bei pargoli.

Mettiamo su famiglia.

"Emily, vorrei che tu passassi..." Harry entra nella camera e io butto l'arma del delitto.

La mia bambola e il principe Harry si stavano baciando.

"Ehm, Olivia" mi guarda e mi sorride.

"C'è Pamela che vorrebbe passare un po' di tempo con te Emily, ti sta aspettando" La piccola sbuffa e a passo pesante va fuori.

Neanche i bambini le vogliono bene.

"Volevo dirti che stai facendo un ottimo lavoro, insomma..." si passa una mano dietro alla nuca e io mi alzo in piedi per guardarlo.

Indossa un completo grigio con la solita camicia bianca e una cravatta celeste. I capelli sono domati dal gel e mi chiedo come sarebbe accarezzarli.

"Spero di non stressarti troppo con questa storia della festa" annuisco.

Ma io sono stressata, non mi vedi?

"Adesso ne parlo con te, ma non devi dirlo a nessuno" sta per confidarmi un segreto.

Oh, sono tante le domande che vorrei fargli.

Prepara una lista.

Lo farò.

"Ѐ uscito fuori che Pam non abbia firmato il documento per far passare l'hotel a me e così io vorrei organizzarle una festa, non solo per convincerla, ma anche per chiederle di essere la mia fidanzata ufficiale"

Boooooooom!

E fu così che il mondo ha deciso di piombarmi addosso.

Sto male. Aprite le finestre.

Sono sconvolta. Voglio dire...sono sconvolta. Nonostante ho provato a fargli capire che mi piace in tutti i modi lui ha preferito Pamela.

È una sensazione strana, dolorosa e folle. Non credevo di essermi così tanto invaghita di lui. Il mio cervello non ha ancora assaporato la notizia del tutto. Mi pulsano le tempie e Rudolf si è inginocchiata a terra e guarda fisso il vuoto.

Lo farei anche io se Harry non fosse di fronte a me e mi guardasse preoccupato.

"Olivia, tutto bene?" sento due pesi sulle braccia e non riesco a capire cosa sta succedendo attorno a me.

In un attimo di orrenda lucidità capisco che presto assisteremo alle nozze di Harry e Pamela.

Do you want to be my wife?(SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora