Capitolo 2

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Maybe I'm the problem
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Quell'anno le forze oscure, guidate da un potente Sith,  e i loro crudeli alleati erano tornati ad attaccare la regina e la repubblica con più alleati di prima, cercando di distruggerla dall'interno. Quindi Obi-Wan era stato chiamato per prestare servizio alla sovrana come guardia del corpo, e con sé aveva portato anche i suoi due Padawan, Cassiopeia e Anakin.

"Ti ho detto che non ho bisogno di un Jedi, non voglio disturbarli o distrarli dal loro lavoro. Sono in grado di proteggermi da sola"
Disse nuovamente la regina camminando avanti e indietro per la stanza, voleva che qualcuno la capisse e l'ascoltasse, ma nessuno lo faceva.
"Mia signora, è per il suo bene, lo faccia per me, riposerò più tranquillo sapendoti al sicuro. Soprattutto dopo l'attacco di oggi, mi sono spaventato molto ."
Rispose il Senatore, appoggiando le mani sulle spalle della fanciulla, per tranquillizzarla.
Proprio in quel momento la porta di spalancò e
nella sala entrarono Obi-Wan Kenobi seguito dai suoi due allievi, aveva un'aria fiera, ed era cresciuto molto dall'ultimo incontro con Padmé.
I suoi capelli ora erano legati in un codino visto che erano diventati troppo lunghi per lui, anche la sua barba era cresciuta, facendolo sembrare più grande e maturo.

"Obi-Wan!"
Sorrise quest'ultima vedendo il suo amico, si avvicinò a lui stringendogli la mano.
Era raro che la regina fosse davvero felice, e questa era proprio una di quelle poche volte dove si sentiva davvero contenta.
"È passato così tanto tempo... 10 anni, sono felice che siate venuto"
Quando notò anche i due che lo accompagnavano si girò verso di loro con uno sguardo sorpreso sul suo volto.
"Non posso crederci, voi due siete davvero Ani e Cassy"
Parlò buttando le braccia attorno al collo dell'altra ragazza, nel breve periodo in cui si erano conosciute le due erano diventate subito amiche, anche se non si erano viste per molto tempo.
Infatti nella capitale, avevano fatto amicizia in fretta, visto che condividono un sacco di passioni, e anche se a malincuore si erano dovute lasciare, provavano ancora una forte stima l'una per l'altra.

Cassiopeia ricambiò, dopo un attimo di esitazione ricambio la stretta.
"Mi fa piacere vederti, Padmé, e sono felice di sapere che stai bene"
Anakin le sorride, appena  vista i suoi occhi avevano acquisito nuovamente quella scintilla, che solo una persona speciale poteva scaturire.
"Mio dio come sei cresciuto"
disse squadrando il ragazzo da testa a piedi.
"Come te.... sei diventata più bella"
Accorgendosi del complimento Anakin arrossì e abbassò lo sguardo, per poi aggiungere
"Per una senatrice, intendo"
Obi-Wan lo guarda in disapprovazione del suo comportamento, mentre Padme ridacchia scuotendo la testa dolcemente.
Vedendo la reazione della regina, Anakin sorrise, soddisfatto di essere riuscito a risolvere la situazione imbarazzante.
"Oh Ani, rimarrai per sempre quel dolce ragazzino che ho conosciuto su Tatooine"
I quattro, insieme a Jar Jar, si sedettero nei due divanetti della sala, posizionati l'uno di fronte all'altro.

Al gruppo si aggiunse il capitano Thypo, che entrò nella sala con un breve inchino
"Sono grato di vedervi qui, mister Kenobi, la situazione è molto più pericolosa di quanto la senatrice voglia farvi credere"
"Non ho bisogno di più guardie, capitan Thypo, ho bisogno di risposte, voglio sapere chi mi vuole morta."
Disse lei voltandosi di scatto verso il nuovo arrivato, mentre Obi-wan li osserva aggrottando la fronte.
"Siamo qui per proteggerla, Senatrice, non per iniziare un indagin-"
Non fa in tempo a concludere la frase, che Anakin lo interrompe.
"Scopriremo chi sta cercando di ucciderti, Padme, te lo prometto"
Cassiopeia si volta verso di lui, tirandogli subito una gomitata tra le costole, per fargli notare l'errore, subito il ragazzo si morde il labbro inferiore in imbarazzo.
Obi-Wan invece gli rivolse un occhiataccia, Anakin da quel momento non parlò più, mentre Obi-Wan riprese, dopo aver preso un respiro profondo.
Ad un certo punto Padme rivelò di essere stanca e si ritirò nella propria stanza, seguita dalle sue ancelle.

Appena se ne fu davvero andata Anakin parlò di nuovo, questa volta sembrava frustrato.
"Io l'ho sognata per dieci anni e lei ha fatto fatica a riconoscermi! Si è dimenticata di me..."
Cassiopeia e Obi-Wan sospirarono contemporaneamente, nessuno di loro aveva voglia di occuparsi delle pene d'amore di Anakin.
"Aki, lei è una regina, di certo non deve passare giorno e notte a pensare a te"
"O stai zitta, e smettila di chiamarmi Aki!"
Obi-Wan sospirò di nuovo, non sapendo come gestire due addolescenti come loro.
"Anakin, smettila, sei cambiato molto in questi dieci anni, è normale che non ti abbia riconosciuto, smettila di fare il bambinone"

Intanto Cassiopeia aveva lasciato che i due discutessero da soli sulle questioni da uomini, infatti era rimasta affascinata dalle grandi finestre che davano sulla città di Coruscant.
La ragazza si avvicinò e rimase in piedi di fronte ad esse, osservando il panorama davanti a lei.
C'erano navicelle spaziali ovunque, che andavano in ogni direzione, avevano ognuna una forma e un colore diverso e i palazzi... Palazzi che arrivavano e superavano il cielo, e di cui le punte non si poteva neanche vedere la fine, ne era rimasta affascinata, non c'erano parola per descriverlo.
Coruscant era conosciuta per essere la capitale della repubblica ed uno dei paesi più ricchi, e in questi momenti si poteva capire perché.

Arrivò la notte e l'unica cosa che illuminava il cielo erano le luci che arrivavano dagli altri grattaceli.
Cassiopeia era sdraiata nel letto della stanza che condivideva con Anakin, era stanca dal lungo viaggio, e aveva lasciato che gli altri due proteggessero Padme, mentre lei dormiva un po', stava per appisolarsi, quando sentì un urlo provenire da una stanza accanto, quindi raccolse la sua spada laser e corse verso la stanza.
Padmé respirava affannosamente, mentre le ancelle si erano riunite accanto a lei.
Per terra si potevano vedere due vermi tagliati a metà da una spada laser, Cassiopeia vide il taglio, e subito lo associò ad una spada laser precisa, quella di Anakin.
"Padmé! Che è successo? Stai bene?"
Domandò la ragazza facendosi spazio tra le ancelle, per ispezionare la stanza.
Non c'erano segni da nessuna parte, sembrava quasi che quei due vermi fossero spuntati dal nulla, fin quando non vide il piccolo e perfetto cerchio che era stato creato nel vetro della finestra.

"C'erano due vermi, mi avrebbero uccisa se non fosse stato per Obi-Wan e Anakin"
Un piccolo sorriso apparve sul suo volto quando nominò l'accaduto, ricordandosi la scena di Anakin che la salvava, ma scomparve immediatamente.
Cassiopeia però lo aveva visto e sapeva molto bene cosa significava.
Era amore.
E per qualche strano motivo sentì uno strano bruciore al petto e gola, come qualcosa che arriva da dentro e si espande lentamente, facendoti soffrire.
Era gelosia.

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Enemies in the Starry Night/ Anakin SkywalkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora