Enemies in the Starry Night/ Anakin Skywalker

Capitolo 3

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It's crazy what you'll do for a friend
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Ma perché sono gelosa?

Questa è la domanda che sbocciò subito nella mente della giovane donna.
Subito Cassiopeia scrollò quel pensiero dalla sua testa:
Ho solo la gola irritata,
pensò lei, non posso essere di certo gelosa dell'amore tra Anakin e Padme.
Continuò rimproverandosi di aver anche solo pensato a ciò.

"Per fortuna sei sana e salva"
Sorrise la ragazza avvicinandosi alla sovrana.
"Qua servirà ancora più protezione, infatti i vermi erano impercettibili alla vista di R2 B2 e sono entrati da questo buco nella finestra."
Le ancelle annuirono contemporaneamente.
"Provvederemo a riferire ciò al senatore."
Disse una di loro, uscendo dalla stanza in fretta e furia, per andare ad avvisare l'uomo.

"Non preoccuparti Padme, riusciremo a proteggerti"
disse la ragazza sedendosi accanto all'amica.
"Non ho dubbi"
Mormorò la regina, sdraiando nuovamente la testa sul cuscino, con un lungo sospiro, riprendendosi dallo spavento appena preso.

Intanto Anakin e Obi-Wan stavano inseguendo l'assassino mandato per eliminare Padme, infatti dopo essere saltato giù dalla finestra, rompendone il vetro ulteriolmente, Anakin era corso a cercare una navicella spaziale che facesse al caso suo per salvare il suo maestro.
I due erano partiti all'inseguimento di colui che aveva tentato alla vita della regina questa notte.

"Anakin smettila di fare mosse spericolate, è pericoloso!" 
Urlò Obi-Wan tenendosi stretto alla navicella.
"Non sto facendo niente di pazzo, sei tu che hai paura di volare, maestro"
Ridacchiò Anakin facendo un giro della morte per terrorizzare davvero il suo maestro.

I due si stavano dando al pazzo inseguimento della navicella spaziale che portava colui, o colei, che aveva appena tentato la vita dell'amata regina di Naboo.
Mentre continuavano a sfrecciare nell'oscuro cielo della notte, persero di vista l'assassino e mentre stavano per perdere ogni speranza, Anakin tirò una leggera gomitata ad Obi-Wan.
"Maestro..." Disse indicandola. "Quella è la sua navicella, quel bastardo è nel locale lì accanto"
disse iniziando a muoversi velocemente verso di essa, ma qualcosa, o meglio qualcuno, lo bloccò afferrandogli il braccio.
"Anakin, non è sicuro lì dentro, fai esattamente quello che faccio io"
Dice l'uomo per poi passare davanti ad il più giovane e camminando verso la struttura.

I due entrano insieme, ma dividendosi poco dopo: infatti Obi-Wan andò verso il bancone per prendere qualcosa da bere, mentre Anakin esplorava la grande sala, piena di persone di ogni genere, forma e colore, ognuna di loro talmente tanto ubriaca che si reggeva a malapena in piedi.
Il giovane Jedi li osserva uno ad uno cercando il suo colpevole.
Fin quando quest'ultimo non attaccò il suo maestro, Obi-Wan, e quest'ultimo si difese prontamente, scacciandolo e mostrando a tutti che lui era un Jedi.

Intanto al palazzo reale, sempre a Coruscant, Palpatine entrò nella stanza di Padmé, dopo aver bussato leggermente sulla porta, ma senza aver davvero aspettato una risposta.
"È per questo che avevo richiesto più protezione"
Disse avvicinandosi alla principessa e prendendo una delle sue mani nella propria.
"Io ci tengo molto alla sua vita, come può non capirlo?"
La donna non spostò la mano dalla presa dell'uomo solo per gentilezza, ma lo guardò annoiata dal suo solito discorso, ma capendo il suo punto di vista.
Palpatine si voltò verso la Jedi.
"E tu, come mai tu e gli altri tuoi colleghi non eravate qua? Sarebbe potuta morire per colpa vostra, Ve ne rendete conto?"
Padmé gli scosse il polso per far ritornare l'attenzione dell'uomo su di lei.
"Senatore, capisco le sue preoccupazioni, ma come vede sono viva e vegeta, grazie all'aiuto di questi Jedi"

Cassiopeia ringraziò internamente Padmé per averla salvata dall'ira del Senatore, che,  anche se decisamente molto più anziano di lei,non poteva essere attaccato in nessun modo.
"Bene, molto bene, allora prevedo un cambiamento, la Jedi fanciulla"
Disse indicando Cassiopeia, in piedi accanto all'altro lato del letto dove Padmé era seduta, che non aveva smesso di fissarlo neanche per un secondo, guardando attentamente ogni sua mossa,  non fidandosi di lui.

"Lei riposerà in questa stanza, così ci sentiremo tutti più tranquilli e al sicuro,va bene?"
Poi schioccò due dita tra loro per richiamare alcune ancelle.
"Trasportate un letto in più fino a qua."

Cassiopeia rimase sorpresa dall'iniziativa del senatore, di certo un cambiamento di stanza era l'ultima cosa che si aspettava in quel momento, soprattutto con i vari traditori che circolavano per i vari pianeti.
La giovane Jedi comunque annuì e si prese l'incarico di sorvegliare la Regina da più vicino.

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