capitolo uno ✅️

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Ero appena arrivata a Milano dopo tre ore e mezza di treno da Roma, avevo partecipato alla 22° edizione di amici e dopo tanti alti e bassi ero arrivata alla semifinale, ma purtroppo il mio percorso dentro la scuola di amici si era fermato lì, così sono ripartita la mattina dopo, la redazione mi aveva fatto rimanere in casetta una notte in più lì anche dopo la mia eliminazione perché non c'erano treni che partivano di notte verso Milano. Tecnicamente sarei dovuta andare a casa del mio migliore amico joseph carta detto Holden, ma dopo la mia elimentazione mi ha contattato mio fratello theo che non sentivo da un po ormai, e dopo un pò di disagio, è riuscito a convincermi di andare su a Milano da lui e vivere con lui visto che ormai non stavo più con mamma e papà.
E così adesso mi trovavo fuori dalla stazione di Milano tentando di capire dove diamine sia finito mio fratello visto che doveva essere già qui in stazione per portarmi a casa.

Sono le 12.30 e mio fratello è in ritardo.

Eli: "dov'è mio fratello? Doveva essere già qui cazzo..." mi lamento borbottando tra me e me...odio con tutta me stessa aspettare, continuo a lamentarmi da sola quando sento una mano che mi afferra la spalla, mi giro e trovo un ragazzo alto dai capelli verdi, ci metto un po a capire che il ragazzo in questione è mo fratello, (cavolo quanto è cambiato) penso tra me e me.

Eli: "...Matteo sei tu...?" Chiedo con voce titubante, erano talmente tanti anni che non vedevo più mio fratello che non ne ero più sicura.
Come pronuncio quelle parole il ragazzo si lancia ad abbracciarmi stringendo forte a sé,

Theo: "CAZZO ELISA QUANTO MI SEI MANCATA!" esclama theo a voce alta mentre continua ad abbracciarmi,

Non posso fare a meno di diventare tesa a quel contatto, non perché io odi mo fratello o altro, ma semplicemente non ero più abituata ad averlo intorno, e questo mi creava un po di disagio.
Quando ero più piccola theo era tutto per me, lo adoravo.
Theo per me quando ero piccola era il mio tutto, era il mio mito, il mio eroe, il cavaliere dalla scintillante armatura pronto a salvarmi da tutte le brutte situazioni.
Poi però un giorno senza darmi troppe spiegazioni a deciso di andarsene abbandonandomi in quell'inferno di casa e di non farsi più sentire se non anni dopo.
Perché avevo accettato di andare a vivere con lui allora...? Di sicuro non lo sapevo neanche io, forse non volevo ammettere che mi mancava e che volevo ricostruire il rapporto di prima...ma questa cosa non era facile da ammettere nemmeno a me stessa visto tutto il male che mi aveva provocato volendo o no.

Theo: "sorellina è tutto ok?" Mi chiede theo un pò preoccupato, ed in quel momento capisco che mi ero persa nei miei pensieri per troppo tempo.

Eli: "si theo tutto ok tranquillo" rispondo io forse con troppa freddezza visto che mio fratello abbassa leggermente lo sguardo e si allontana un pochino,

Theo: "Dai sali in macchina che andiamo a casa così ti presento a gli altri, ti mostro casa e ti sistemi, immagino che sarai stanca." Mi dice theo io annuisco e lo seguo, effettivamente sono stanca, tutte questa ore di viaggio mi hanno stremata.

Dopo circa un ora tra il traffico arriviamo finalmente a casa, prima che io possa fare qualcosa theo mi apre lo sportello della macchina mi aiuta a scendere e tira fuori le mie valigie.
Io lo ringrazio ed insieme ci dirigiamo verso l'interno del palazzo ed entriamo in silenzio dentro l'ascensore, non è che non voglio parlare, ma sinceramente ho paura di incontrate i tuoi amici per paura di non piacergli e probabilmente theo a capito i miei pensieri, visto che come arriviamo davanti al portone di casa prima di aprire mi chiede,

Theo: "in ansia sorellina ?" Chiede theo premuroso, ma il sorriso divertito sul suo volto mi fa capire che la mia faccia parla da sola.

Eli: " solo un po. Ho paura di non essergli simpatica" rispondo io con una scollata di spalle a voler levare la tensione fallendo miseramente.

Theo: "dai tranquilla vedrai che ti ameranno" risponde lui sorridendo dolcemente mentre mi stringe la mano, e questo gesto riesce a confortarmi un po facendomi calmare, lui si accorge di questa cosa e dopo un ultimo sorriso apre la porta di casa appoggiando la mia valigia all'interno e dopo essere entrati ed aver chiuso la porta alla nostre spalle esclama

Theo: "SIAMO ARRIVATI!"

My blue prince //plant//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora