nuovi incontri

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Mamma che mi urla dal piano di sotto mi fa da sveglia.
Quanto vorrei farla zittire una buona volta, pensai.
Comunque mi alzai a mala voglia andando in bagno mi vestii e mi lavai.

Presi lo zaino e corsi fuori la porta gridando un ciao a mamma.

La strada da casa a scuola era abbastanza lunga ma il tempo ce l'ho avevo quindi potevo andare tranquilla.

Quando entrai dalla grande vetrata nessuno mi notò fino a quando...

"Ehy guardate!"
"La verginella!"
"Come si fa a essere vergini a quest'eta?"

Mi voltai e vidi che un ragazzo, apparentemente, sconosciuto, che mi indicava con il braccio teso verso di me e con un grande sorriso sul volto. Le voci iniziarono a spargersi. Ragazze tutto fumo e niente arrosto mi guardavano come se fossi la feccia della scuola.

Dopo di ché, una grande risata riempì l'atrio, risate che per altro erano tutte a spese mie.

Mi voltai e con capo chino mi incammina verso il mio armadietto. Il percorso tra l'atrio e il corridoio degli armadietti non era molto lungo, ma con le risatine e gli sguardi da perdente che mi lanciavano sembrava che era una vita che stavo percorrevo quel corridoio.

Iniziai a frugare nell'armadietto inserendo qualche libro e quaderni nel mio zaino.

"Ciao bambolina!"

Chiusi l'anta ritrovandomi a meno di venti centimetri un Calum tutto contento.

"Come mai quel sorrisetto?" Perché era così felice a prima mattina? La giornata doveva ancora cominciare! Anche se i miei nervi erano già in fumo.

"Sei stato tu, non è vero?" Gli puntati un dito contro. Ne ero sicura.

"Ho ottenuto ciò che volevo.."il suo sorriso si fece più grande e luminoso. Perché doveva aver sparso la voce che sono vergine? Cosa ci guadagnava? Era tanto bello prendersi gioco di una persona che non ha ancora trovato la sua anima gemella?

"Si, una mia crisi mattutina!" Gli sbraita contro.
Che nervi questo ragazzo!

"A dire il vero volevo che tu venissi al falò con me."il sorriso diminuì, si infilò le mani nelle tasche anteriori dei jeans scuri e mi guardo' in attesa di una risposta.

I miei non mi avrebbero mai mandato a una festa figuriamoci con un ragazzo (come Calum).

"Che c'entra con la storia della *ragazza vergine*?" Domandai ancora curiosa di sapere perché proprio me! Aveva la sua biondina tutta snob. Sicuramente quella puttanella che gli stava sempre attaccata alle calcagna era più soddisfacente di una novellina, vergine come me.

"C'entra! Se tu verrai alla festa con me io spatgero' la voce che abbiamo fatto sesso in spiaggia! Semplice, no? Tu non sarai piu chiamata verginella e io mi potro' togliere la soddisfazione, un giorno, di poterti ricattare."
Il suo piano era logico ma non mi andava a genio una cosa.

"E come conti di riuscirci? Se non ti crederanno?" Incrociai le braccia al petto spostando il peso su una gamba.

Adesso rispondi, belloccio!

"O credimi mi crederanno. Questa scuola pende dalle mie labbra" si avvicinò a me tenendo la bocca semi aperta come se anche io prendessi dalle sue labbra.

Dio, che bocca!

"Non mi fido!"contrattaccai.
Adesso non aveva più il sorrisetto e sembrava scocciato dalla situazione.

"Aspetta con me!" Si voltò poggiando la schiena agli armadietti.

"Perché dovrei?"domandai.

"Dio, quanto parli! Per una volta sta zitta e aspetta!"
Poggiai anche io la schiena alla lastra di ferro, dove Calum sembrava rilassato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 01, 2015 ⏰

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Storm ||Calum Hood||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora