1. Sei meglio di come ti avevo giudicato Maestro

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Mi chiamo Sarah, ho 18 anni, e fino a poche settimane fa stavo vivendo il mio più grande sogno fin da bambina: essere un'allieva della scuola di Amici; ahimè non ho vinto il programma, anzi, a dirla tutta non sono nemmeno arrivata in finale, ma poco importa dentro la scuola sono cresciuta sia a livello umano che artistico, sono diventata indipendente, ho imparato a fare Musica, quella vera, quella che ti porta sui grandi palchi e ti permette di vivere grazie ad essa. 

Dentro la scuola ho incontrato tantissime persone meravigliose, qualcuno con cui non solo ho condiviso lunghi mesi nella casetta di amici, ma che come me sognano di poter vivere della propria passione; ora li sto raggiungendo a Roma per la festa di fine programma, un modo per salutarci tutti e anche festeggiare Holden, che Amici l'ha vinto. 

A dirla tutta ero piuttosto sicura che sarebbe andata così, lui ha un talento fuori dalla norma, è sempre stato il fuoriclasse, l'inarrivabile, non a caso per mesi l'abbiamo chiamato "il Maestro", sebbene io e lui non abbiamo avuto molto rapporto all'interno del programma, ho sempre nutrito per lui una profonda stima dal punto di vista artistico. 

Eccomi finalmente qui, di nuovo a Roma di fronte al locale prescelto per passare la nostra serata; al mio arrivo sono già quasi tutti nel locale, mi fiondo subito a salutare Marisol e Gaia le due persone a cui sono stata più legata all'interno del programma, e poi uno ad uno saluto tutti gli altri ragazzi, soffermandomi a dare un abbraccio più lungo a Joseph per complimentarmi con lui - Complimenti Jo, te lo sei meritato - dico sorridendogli dopo essermi staccata da quel breve abbraccio - so che non abbiamo avuto chissà quale rapporto in casa, ma ci tenevo a dirti che sono davvero contenta che tu abbia vinto, te lo sei meritato - aggiungo poi mantenendo il contatto visivo con lui, - grazie Sà, sei molto gentile - ribatte lui ricambiando il sorriso. 

La serata procede molto allegramente, tra balli e alcol, tanto alcol; la sala è talmente piena che quasi mi sento soffocare, perciò decido di uscire a prendere un po' d'aria. 

Non appena chiusa la porta del locale alle mie spalle noto poco più in là qualcuno seduto a terra appoggiato ad un albero, non mi ci vuole molto per riconoscerlo nonostante il buio. 

- non è strano? che stiano festeggiando il vincitore di Amici, e quest'ultimo non sia alla festa? - dico avvicinandomi a lui. - non sono sto grande festaiolo Sà, mi sono dileguato da tutte le feste che avete fatto in casetta, non inizierò a festeggiare ora - ribatte facendomi un lieve sorriso che nasconde un velo di tristezza. 

- va tutto bene? - gli chiedo notando che evidentemente ci fosse qualcosa che non andasse - so che non sono la tua migliore amica, cioè forse non siamo nemmeno amici, ma se hai bisogno di qualcosa e posso aiutarti...insomma sono qui - fa un breve risolino in seguito alle mie parole, poi inizia a parlare - pensavo sarebbe venuto, questa volta davvero ci avevo creduto, che sarebbe venuto qui a dirmi bravo...mi ripeto sempre che non ne ho bisogno, non più almeno visto che sono cresciuto ormai, eppure ogni volta che raggiungo un traguardo spero sempre che lui si accorga di me e si presenti...e invece no, neanche vincere amici è servito - abbassa lo sguardo, ho l'impressione che stia quasi per piangere, poi senza che neanche me ne accorga riprende a parlare - scusa Sarah sto 'mbriaco fracico, m'è presa la sbronza triste, sto straparlando - cerca poi di discolparsi - non scusarti, e comunque non ti credo, ti ripeto, io e te non ci conosciamo chissà quanto, ma so perfettamente che hai qualcosa che non va, quindi perchè non me ne parli? chi è la persona che non c'è? - 

- mio padre - dice lapidario lui - non sapeva neanche che avessi vinto, però l'ho capito, cioè sta in America non può seguire i programmi italiani, così l'ho chiamato, gliel'ho detto, gli ho detto anche di questa sera, del fatto che tra qualche giorno mi sarei esibito, gli ho chiesto se volesse venire in Italia per qualche giorno per stare insieme, per vedermi esibire, gli ho persino proposto di andare io a Miami così perchè avevo raggiunto un bel traguardo, avevo vinto qualcosa e volevo condividerlo con lui... e sai cosa mi ha risposto? - si bloccò un attimo per cercare il mio sguardo, gli feci segno di continuare e riprese il suo racconto - "mi piacerebbe Jo, ma Laura sta preparando il tour, non posso assentarmi" Laura...ha dato la colpa al suo tour, quando Laura avrebbe messo in stand by tutto per permettergli di passare qualche giorno con me...non è che Laura doveva preparare il tour, è che a lui non fregava niente di vedermi - conclude il suo discorso e noto in lui degli occhi lucidi, mi fa quasi strano vedere quell'immagine, dal momento che quello che aveva sempre mostrato di lui era tutt'altro.

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