SARA
È sabato sono le 7:00 di mattina e stanotte non ho proprio chiuso occhio.
Avevo ancora i nervi a fior di pelle, e non riuscivo a rilassarmi.Ieri sera dopo aver finito le pulizie ho deciso di buttare, finalmente, quella maglia.
Non mi ero accorta che, mentre ero assorta nei miei pensieri, la mia adorata playlist si era fermata, proprio prima che partisse la mia canzone preferita, "Intentions" di Justin Bieber.
Ho talmente tante playlist da averne una per ogni emozione: "Sono triste", "Ho bisogno di distrarmi", "Sono troppo incazzata e ho bisogno di calmarmi".Non esiste un solo giorno in cui non ascolto un po' di musica. Mi serve sempre, in qualsiasi stato mi trovo, e dovunque mi trovo. È come un antistress, o una porta d'emergenza quando mi trovo in un luogo in cui non mi sento al mio agio.
Anche se è decisamente mattino presto, ho bisogno di parlare con la mia migliore amica Keira.
Stasera, come facciamo ogni weekend andremo in qualche locale, ovviamente scelto da lei, per spassarcela un po'.Keira ed io siamo amiche dalle medie, abbiamo passato metà della nostra vita insieme, e oltre a lei non ho nessuno, e anche lei. È sempre stata emarginata, perché entrambe all'epoca eravamo timide e imbranate, soprattutto con i ragazzi.
Ci siamo sempre raccontate qualsiasi cosa, e dopo la storia con Alex, mi ha aiutata a riprendermi.Crescendo, lei è diventata molto più festaiola di me, e vive con il solito motto:
"la vita è una" , quindi ogni volta che vede un segno di rassegna da parte mia, o la mia non voglia di uscire, me lo ripete in continuazione.
Io, infatti, sono rimasta più o meno uguale alla ragazzina che ero.Mi rotolo giù dal letto e mi dirigo in cucina a bere una grande dose di caffè, che mi faccia riprendere dallo stato da scappata di casa in cui mi ritrovo ora. Indosso una tuta oversize, i calzini con i coniglietti e le ciabatte di Stitch, e per giunta ho i capelli tutti scompigliati.
Dopo 3 buone tazze di caffè vado a farmi una doccia rigenerante per affrontare anche questa giornata, e infine cerco di scegliere cosa indossare sia oggi, che stasera.
Busso con insistenza alla porta di casa della mia migliore amica, certa che stia ancora dormendo; del resto che dovrei dire io, che ogni mattina, quando non vado al college, mi sveglio all' una di pranzo.
Finalmente dopo 10 infiniti minuti, mi apre. Vi posso riconoscere la sua figura dalle forme sinuose e seducenti avvolte da un pigiamino striminzito, che comprammo insieme nel negozio affianco casa mia il giorno prima del suo onomastico.
« Sara sono le 8:30 di mattina, diamine! » Mi rendo conto di non averla nemmeno avvisata, e di essermi catapultata qui di prima mattina, ma dovevo troppo raccontarle di ieri e del mio coraggio nel buttare la maglia.
« Sì, lo so, ma dovevo dirti una cosa importante » le dico, e senza troppi giri di parole mi fa entrare in casa.«Finalmente ti sei decisa! Te lo avrò detto un miliardo di volte che dovevi farla sparire» mi dice Keira dopo aver ascoltato ciò che ho fatto ieri. È chiaro che la sua risposta era un rimprovero, ma ho avvertito anche una nota di sorpresa nella sua voce, evidentemente si era arresa all'idea che l'avrei fatto.
«Perfetto! Quindi ora mi pare di capire che ti serve una maglia nuova, o sbaglio?»
Ogni scusa è buona per la mia migliore amica, per andare a fare un po'di shopping.
«Va bene, andiamo a fare shopping...» esordisco, «..ma decido io dove andare» puntualizzo.
«Ottimo!!», mi basta dire una semplice parola per farla felice, "shopping".
É il suo passatempo preferito, ogni volta che una delle due è giù di morale, l'altra, per farla distrare la convince ad uscire.
E che shopping sia!CIAOOOO RAGAZZI!! È UN PO' TARDI, MA È DA ORE CHE STO SCRIVENDO QUESTO CAPITOLO QUINDI HO DECISO DI CARICARLO COMUNQUE!
SPERO CHE VI STIA PIACENDO, IL PROSSIMO CAPITOLO SARÀ MOLTO INTENSO...🔥✨
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L'angelo vestito di nero
ChickLitTRAMA: Sara è una ragazza timida ed introversa, che durante il suo primo anno di liceo, incontra Alex, il classico ragazzo popolare adorato da tutte le ragazze della scuola. Ma c'è qualcosa che anche gli angeli nascondono... E forse quel qualcosa p...