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È ormai arrivata sera e sto aspettando che Luca arrivi, ho messo un jeans cargo grigio e una maglietta nera che lascia le spalle scoperte, nulla di elaborato.
Ho appena finito di allattare Edo e di infornare la pasta al forno quando alle 21 precise sento il campanello suonare e vado ad aprire, è finalmente arrivato Luca.
L:- ciao Vane, come va?-
V:- tutto bene, tu?-
L:- bene, ciao piccoletto- dice riferendosi a Edo che ormai ha 11 mesi ed è seduto sul suo seggiolone
Edo lo accoglie con dei versetti
L:- quanti mesi ha?-
V:- ne ha 11 compiuti da poco-
Continuammo a parlare e a mangiare per ore, verso le 23 mi alzo per sparecchiare
L:- posso prenderlo in braccio?-
V:- se si fa tenere si, solo Francesco ci riesce, di solito piange con tutti- dico ridendo
Luca lo prende in braccio e Edo stranamente si lascia tenere
Ad un certo punto sentiamo improvvisamente la porta aprirsi e ad entrare è Francesco che sembra parecchio ubriaco
V:- Fra che ci fai qua?-
F:- Leva subito le mani da mio figlio- dice ignorandomi avvicinandosi a Luca che come riflesso si porta Edo più vicino a sè
F:- mi hai capito o no?- continua imbestialito
L:- ma non vedi in che condizioni sei? gli faresti del male, ma non ti fai schifo?-
F:- ma tu che ne sai di quanto li amo- dice ancora più infuriato
V:- Luca dagli il bambino-
L:- sei sicura? non è che gli fa del male?-
V:- non gli farebbe mai del male-
Luca passa Edo a Francesco che lo stringe tra le sue braccia e salutandomi torna a casa
V:- Fra che è successo?- dico raggiungendolo sul divano
F:- mi mancavate, mi dispiace se ho fatto quella scenata, vi amo con tutto me stesso-
V:- non puoi fare così Francesco non va bene-
F:- io vi ho accolto in casa mia e tu ci fai stare un altro-
V:- Fra ma ti rendi conto che me lo stai rinfacciando-
F:- aveva ragione Valeria quando mi diceva che tu sei venuta qui solo per i miei soldi- dice e io sento come una pugnalata nel petto
V:- ah è questo è pensi, ok- dico con le lacrime agli occhi andando in camera e facendo le valigie nel modo più veloce possibile mentre scrivo a Luca di venirmi a prendere
F:- aspetta-
V:- non aspetto proprio niente, con me hai chiuso- dico prendendo Edo e andando via
V:- Luca portami alla stazione, torno a Massafra-
L:- ne sei sicura?-
V:- si- dico trattenendo le lacrime
Seguì la mia idea, presi il primo treno per Massafra e partì.
Dopo ore di viaggio mi diressi con un taxi a casa mia, la casa in cui vivo da non appena compiuti i 18 anni, visto il frastagliato e ormai nullo rapporto con i miei.
Francesco mi mancherà ma mi ha ferito troppo con le sue parole.

Lilith - Kid YugiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora