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Quando tornarono al castello, Blaise lasciò la ragazza poco prima del dormitorio alla Torre e andò via. Isabella entrò nel dormitorio. "Dov'eri?" chiese George alzandosi dal divano e avvicinandosi alla ragazza "Ero con Blaise al campo di Quiddich, ma cosa importa a te?" chiese curiosa "Cosa ci hai fatto? Non mi piace che ci stai insieme" rispose e Isabella gli rise in viso "Sei ridicolo George, fattelo dire" e andò via. Raggiunse la stanza del fratello, dove lo trovò a giocare con Ron. "Fratellino" salutò e si buttò accanto sul letto. "Svegliami per la cena" disse prima di prendere sonno. Harry sorrise e le mise una coperta. "Penso che George sia serio con Isabella" disse Ron mettendo via gli scacchi "Può anche essere, ma ha sbagliato ed Isabella non perdona facilmente. Se la vuole davvero, deve impegnarsi" rispose Harry mentre accarezzava il viso della sorella, ancora dormiente. 

Ron andò via e rimasero soli, Harry si stese accanto alla sorella e la strinse dolcemente. Finalmente aveva capito che non doveva dargli tutte le colpe, così come lui, Isabella non aveva colpe e si diede dell'idiota. Aveva sprecato tanti anni inutilmente, ma si promise che non l'avrebbe mai più lasciata sola. E piano piano si addormentò. Fu Hermione a svegliare i due, poco prima di cena. Harry la ringraziò e passò a scuotere dolcemente Isabella che non aveva voglia di alzarsi "Mangerò dopo..." sussurrò ancora dormiente e cambiò posizione. Harry rise di poco e annuì. Così andò con Hermione e Ron a cena. Una volta seduti al tavolo, George notò l'assenza della ragazza, e con una scusa tornò al dormitorio. Salì le scale che portavano al dormitorio dei ragazzi, e poi nella stanza del fratello, dove trovò Isabella che dormiva. 

Sorrise e si avvicinò lentamente, non poté non notare quanto fosse bella. George si prese una bella sbandata per la ragazza, e si maledì quando decise di partecipare a quella malsana idea della madre, perdendo così la  fiducia della ragazza. Ma aveva intenzione di rimediare, e di corteggiarla come meritava. Si sedette sul letto e allungò una mano per accarezzargli i capelli. Isabella, aprì gli occhi pochi secondi dopo e si trovò il rosso a pochi centimetri. "Cosa ci fai qui?" chiese guardandolo "Volevo stare un po' con te..." rispose il ragazzo e la ragazza sorrise di poco "Ma tu, sei serio con me?" chiese poco dopo e vide il rosso annuire energicamente. "Anche se, potrei avere il cuore occupato da qualcun altro?" chiese subito dopo, e vide il rosso guardarla "Sarò meglio di chiunque altro." rispose accarezzandogli il viso dolcemente. 

"George, hai perso la mia fiducia, sai quanto fa male?" chiese alzandosi e mettendosi seduta "Lo so e vorrei tornare indietro, ma non si può. Ma credimi, quello che provo per te, è vero" rispose avvicinandosi e le prese le mani "Tu mi hai fottuto il cuore, Isabella" aggiunse e Isabella notò che era sincero. "Come ti ho detto...ce già qualcun altro..." rispose distogliendo lo sguardo "Blaise, vero?" chiese George pochi minuti dopo, ma Isabella scosse il capo "Non è lui, con Blaise ce solo una forte amicizia." rispose e lo vide sorridere appena "E' del castello?" chiese subito dopo, e Isabella scosse il capo "Al di fuori, ma non posso dire altro." rispose e George non insistette. "Non hai cenato...ti va di andare nelle cucine?" chiese poco dopo e così, insieme si diressero nelle cucine. 

Intanto, in sala grande Blaise si chiedeva dove fosse la ragazza, ma soprattutto dove fosse il rosso, e pensò che i due stessero insieme, e gli prese una morsa fastidiosa allo stomaco. "Questioni di cuore?" scherzò Pansy e il moro la guardò male "Taci" disse solamente e andò via dalla sala grande. Scese nei sotterranei e vide Isabella e George entrare dietro un quadro. Curioso li seguì ma li perse di vista, e diede un pugno al muro. "Tu devi essere mia" sussurrò prima di andare nel proprio dormitorio. Nelle cucine, Isabella e George stavano mangiando della torta al cioccolato e il rosso gli stava raccontando di tutte le malefatte. "Se solo metteste questo impegno negli studi, sareste i primi" disse la ragazza finendo la torta, non accorgendosi che si sporcò. Ma George lo notò, e lentamente avvicinò il viso a quello della ragazza. "Non muoverti" disse solamente, prima di posare le labbra su quelle della ragazza, e con la lingua pulire via la cioccolata da esse. 

Nello stomaco di Isabella si scatenò uno zoo. Quel gesto la fece fremere, e George se ne accorse. La portò sulle sue gambe e gli circondò i fianchi con le braccia. La ragazza, poté sentire bene il gonfiore sotto di lei e arrossì. "Tutto merito tuo" scherzò il rosso e Isabella lo colpì giocosamente. "Non qui, non davanti agli elfi, poverini" rispose alzandosi e gli sorrise "Avremo modo, se deve succedere, succederà" aggiunse prima di uscire dalle cucine e dirigersi verso l'uscita, ma s'imbatté contro il docente di pozioni. "Mi scusi" disse prontamente e il docente fece solo un cenno con il capo "Come mai qui giù?" chiese e Isabella inventò una scusa.  "Non si dicono le bugie, seguimi nel mio studio" e quasi imprecò. Pochi minuti dopo si trovò nell'ufficio del docente, pronta a ricevere qualche punizione, ma invece il docente gli chiese di aiutarlo a distillare una pozione. Isabella, fu felice di accettare e si mise all'opera. 

"Che pozione è?" chiese una volta finito di chiudere anche l'ultima fiala "Una pozione che cura le ferite" rispose il docente posando anche l'ultima fiala nelle sue scorte private. "Bello" rispose la ragazza e si andò a sedere sulla sedia "Grazie del suo aiuto" "Non deve, mi piace pozioni e tutto ciò che ne fa parte" rispose la ragazza sorridendo al docente. "Hai grande potenziale per diventare un abile pozionista, pensaci" disse prima di congedarla e Isabella sorrise. Arrivò poi nel dormitorio e dopo aver dato fastidio al fratello, andò a letto. Quella giornata era stata bella impegnativa.   

Innamorata del padrino di mio fratello [Sirius Black]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora